Zachary aggrottò la fronte confuso. âCosa vuoi dire con... effetto collaterale?â
âPiù un negromante usa il suo potere per controllare i morti, più la sua anima brama la vita per evitare di essere portata nellâaltra dimensione dai morti.â spiegò Storm. âNon era colpa di Myra se provava il desiderio di fare sesso dopo aver usato il proprio potere...è un desiderio incontrollabile che deve essere soddisfatto.â
âà per questo che Myra lo faceva?â sussurrò Zachary. Ad essere onesti...aveva avuto una cotta per Myra tanti anni fa. Ma vederla fare lâamore con il nemico aveva trasformato quella cotta in qualcosa di molto simile al ribrezzo.
âPensavo che lo sapessi.â ammise Storm con unâespressione quasi scioccata. âI negromanti sono creature molto sensuali per un motivo...desiderano vivere.â
Zachary fece una smorfia. âE siccome Myra non ha mai scelto un compagno, ha deciso di sentirsi viva andando a letto con tutti.â
âHa provato a resistere al desiderio, allâinizio, ma più si asteneva... più il suo corpo diventava debole. I negromanti si sono sempre nutriti della forza vitale del sesso... anche se la maggior parte di essi sceglie un compagno.â confermò Storm.
âE perché Myra non ne scelse uno?â chiese Zachary, ma la sua attenzione si posò su Guy, che stava scomparendo lungo lo stesso sentiero che Tiara aveva imboccato solo pochi minuti prima. Il tizio avrebbe potuto avere una maglietta con la parola âStalkerâ stampata sul davanti.
âNon importa, ne parliamo dopo.â disse Zachary da dietro mentre si affrettava verso lâoceano.
Storm sorrise tra sé...Zachary non era davvero felice se non combatteva per salvare qualcuno da se stesso. Se Tiara era come sua madre, Zachary avrebbe avuto mal di testa per molto, molto tempo. Si voltò per tornare indietro, ma si fermò vedendo Ren uscire dalle doppie porte.
Ren prese il cellulare e lesse il messaggio. Sorrise prima di girare attorno al castello, lì dove si trovava lâenorme garage, ma si fermò quando sentì qualcosa scricchiolare sotto i suoi piedi. Guardando giù, Ren notò che il bel vetro colorato che adornava le finestre superiori del castello era in frantumi sul prato.
Si accigliò... non potevano avere un castello con finestre rotte. Alzò leggermente la mano ed il vetro che era caduto durante il volo di Kamui e Toya levitò lentamente dallâerba, ricomponendosi come un puzzle di mille pezzi. Spingendo la mano verso lâalto, Ren osservò il vetro scintillante che saliva in alto, tornando di nuovo al proprio posto al terzo piano.
Seguendo Ren, Storm alzò un sopracciglio quando vide un carro attrezzi in arrivo, e si chiese se il conducente avesse visto la scena di pochi minuti prima. Sorrise quando vide che câera Hunter al volante, e alzò una mano quando Hunter lo salutò.
Entrando nel garage, il sorriso di Storm si allargò. Ren stava girando attorno allâauto di Trevor, osservandola con occhio critico. Storm notò anche la scheda elettronica hi-tech che Ren aveva in mano.
Ren alzò lo sguardo allâarrivo di Storm e notò il suo sorriso, prima di rivolgere lâattenzione allâauto.
âPerché sorridi?â gli chiese Ren.
âA volte è bello non riuscire a vedere il futuro.â dichiarò Storm sinceramente.
âChe vuoi dire?â domandò Ren.
âSignifica che almeno per ora...sono nella mia dimensione temporale.â rispose Storm.
Ren annuì, decidendo di non tentare neanche di elaborare quellâenigma, e continuò a scorrere la mano sullâauto come per sentirla.
âCosâhai intenzione di fare con quello?â gli chiese Storm facendo un cenno verso il computer.
âPotenzierò lâauto di Trevor.â rispose Ren.
Storm si appoggiò ad una delle altre vetture. âDâaccordo, e perché vuoi potenziare lâauto di Trevor?â
âPerché mi annoio.â Ren scrollò le spalle, ma lo sguardo sul suo volto diceva che si sarebbe divertito. âE perché ho bisogno di sfogare un poâ del mio potere prima di soffocare.â.
âQuesta non posso perdermela.â rise Storm.
Ren sorrise mentre collocava la scheda elettronica sul parabrezza e fece un passo indietro per osservare la parte anteriore dellâauto. Alzò i palmi verso la macchina e fece un respiro profondo. I fari si illuminarono allâimprovviso e i cavi strisciarono fuori dal cofano rovinato, attaccandosi alla scheda e tirandola dentro.
Il corpo dellâauto cominciò a scricchiolare e a rumoreggiare, cambiando forma, e un altro colore iniziò a comparire a piccole chiazze. Le ammaccature si raddrizzavano mentre il corpo si ridisegnava. Gli pneumatici si ripararono e si riempirono di aria mentre i cerchi si trasformavano. Il cofano si aprì e Storm vide il motore ricostruirsi da solo... lâolio vecchio scompariva lentamente e lâoriginario colore cromato prendeva il suo posto.
Le chiazze di colore aumentarono e presto un bellissimo nero brillante ricoprì tutto il corpo dellâauto. I finestrini si scurirono tanto che era quasi impossibile vedere allâinterno e Storm fece un fischio mentre girava attorno allâauto. Aveva lo stesso aspetto di una classica Mustang. Storm non poté fare a meno di sorridere quando lesse il nome di Ren su un piccolo stemma cromato sul retro, al posto di quello della nota casa automobilistica.
âAlmeno non sei egoista.â Storm rise.
Alla fine Ren abbassò le mani e sorrise orgoglioso alla nuova auto potenziata. âTi presento... Evey.â.
Storm spostò lo sguardo verso Ren e alzò un sopracciglio. âEvey?â
Ren scrollò le spalle. âQuella di Stephen King si chiama Christine, quindi la mia può chiamarsi Evey. E poi, è il nome più simile ad Envy che ho trovato senza dover usare il suo nome.â.
Storm non poté fare a meno di ridere âSei terribile.â.
âMi piace pensarlo.â disse una voce femminile sexy.
Storm guardò la macchina. âParla?â
âCerto che sì.â disse Evey, e la portiera si aprì lentamente. âVuoi fare un giro?â
Storm scosse la testa, fidandosi soltanto del suo modo di viaggiare. âMi dispiace, sei molto bella ma... temo di non poterlo fare.â.
Evey sospirò âMolto bene, ma un giorno siederai sul mio sedile posteriore.â.
Storm fissò Ren. âà molto...provocante.â
Ren mise le mani in tasca. âLe auto parlanti sono sexy.â
âGrazie, Ren.â Evey fece le fusa.
âQuello che la rende perfetta...â continuò Ren â... è che la voce di Evey è una copia esatta di quella di Envy.â.
Storm serrò le labbra per placare la risata e annuì energicamente. Ren non mostrava molto spesso questo lato della sua personalità ma, quando ciò accadeva, lâattesa valeva sempre la pena.
âEvey.â disse Ren.
âSì, Ren?â rispose Evey.
âTu appartieni a Trevor, è lui il tuo proprietario.â
Evey mormorò. âTrevor si è sempre preso cura di me... adesso mi prenderò io cura di lui.â.
Storm aprì la bocca per dire qualcosa...qualsiasi cosa, ma la sua vista iniziò ad offuscarsi e le guance gli facevano un male cane. Camminò rapidamente per cercare la porta più vicina, che era lâingresso per il guardaroba, prima di ridere di nuovo.
âStai bene, Storm?â sentì Evey chiedere la porta chiusa.
âSto bene.â disse Storm. âTorno tra un attimo.â
Il labbro di Ren si contorse mentre lui ed Evey aspettavano che il capo ritrovasse il senno.
Capitolo 4
Guy seguì Tiara giù lungo i gradini, che erano stati scolpiti sul fianco della scogliera da una combinazione di mani umane e forze naturali. Seguì silenziosamente il proprio obiettivo verso la spiaggia privata.
La sagoma di Tiara tornò in vista sulla sabbia e lui si fermò a distanza, abbastanza a lungo per guardare la sua figura flessuosa. Quando i suoi piedi toccarono la sabbia, Guy rimase attonito per lâimmagine che aveva davanti agli occhi. Con i suoi lunghi, setosi capelli bianchi e la pelle dorata... ... lei sembrava una bellissima ninfa dellâacqua che era arrivata sulla terraferma per fuorviare gli uomini.