âLo so.â Angelica si addolcì, sapeva riconoscere un tipo solitario quando ne incontrava uno.
Zachary lanciò unâocchiataccia ad Angelica. âEhi, tu dovresti stare dalla mia parte.â
âPerché?â Angelica rise. âChe tu ci creda o no, alcuni di noi possono stare per giorni senza aprire bocca. Con te...sono fortunata se trascorro due secondi senza sentirti dire qualcosa.â
âIo so stare zitto!â esclamò Zachary. âGuarda!â
Poi Zachary scivolò sul divano e incrociò le braccia al petto con le labbra serrate. Angelica roteò gli occhi, prima di alzarsi per dare unâocchiata più da vicino al sistema informatico che Storm aveva predisposto.
Ren la guardava attentamente, pronto a rispondere a tutte le domande che lei avrebbe potuto fargli e poi guardò Zachary. Per qualche ragione lâaltro ragazzo trovava molto interessanti i bottoni della sua camicia. Ren contò mentalmente fino a cinque prima dellâinevitabile esplosione.
âBAH!â gridò Zachary. âNon ce la faccio.â
Ren rise, facendo girare Angelica e Zachary con sorpresa. Non durò a lungo e Ren si passò una mano tra i capelli prima di guardare gli altri. âAndate ad esplorare il castello, ci sono un sacco di camere da letto.â disse, dopo che tutte le tracce di umorismo svanirono dal suo volto.
Angelica annuì âVado a prendere la mia valigia.â
Una volta uscita, Ren guardò Zachary e si trovò faccia a faccia con lâaltro lato della personalità del piromane. âSono curioso...tu che poteri hai?â
âI tuoi.â disse Ren âE quelli di Angelica...e di chiunque altro sia a portata di mano della mia personalità di succubo.â
Zachary girò il palmo e lo aprì, visibilmente soddisfatto che i propri poteri fossero ancora lì.
âNon ho detto di averti privato del tuo potere.â Ren scrollò le spalle, rifiutandosi di ricorrere a banali trucchi per dimostrare quello che stava dicendo. Incrociò lo sguardo di Zach e vide lâuomo disturbato dietro la maschera. âStando vicino a me, mi stai dando il tuo stesso potere.â disse lui per chiarire.
âMi occuperò di Angelica mentre siamo qui.â annunciò Zach di punto in bianco.
âIo non sono una babysitter, potrai occuparti di tutti quelli che arrivano.â lo corresse Ren. âNon è compito mio.â
Zach annuì come se avesse appena vinto una guerra strategica. âSo che Storm sta riunendo un esercito.â
Ren annuì âGià .â
âNe avrà bisogno.â Zach si strofinò le mani sulle gambe e si alzò. âChi altro ha chiamato?â
âQuasi tutti, per quanto ne so.â rispose Ren. âMa ce ne sono alcuni che non è riuscito ancora a rintracciare.â
âPosso fare qualcosa?â gli chiese Zach.
Ren fece un cenno verso il computer. âTrova quelli che Storm non riesce a trovare. Ha fatto un elenco di tutti quelli che mancano ancora allâappello.â
Zach sorrise e si avvicinò al computer. âVediamo chi ha perso per strada lâonnipotente.â
Ren lo guardava, completamente affascinato da questo totale cambio di atteggiamento. Non sapeva quale lato preferiva...ma sapeva di quale si fidava di più.
Capitolo 4
Angelica era distesa sul letto con un paio di cuscini appoggiati alla testata dietro di sé, cercando di sfuggire al sonno...il suo nuovo passatempo preferito. Appena ritornata con la sua valigia, capì che Zachary aveva cambiato personalità con Ren mentre lâaltro uomo era seduto sul divano a fissarlo. Zachary le aveva detto di trovarsi una stanza e dormire, così lei aveva finto di farlo. Aveva camminato per un poâ lungo i corridoi prima di scegliere una porta a caso e aprirla. Dopo aver visto lâinterno, sorrise e mise la valigia sul letto. La stanza era decorata nei toni del viola, accentuati da oro e tenui tonalità di lavanda.
Il letto a baldacchino, probabilmente imperial size, era enorme, con cuscini e coperte dorati e viola. Le lenzuola e le federe erano color lavanda e lei quasi ridacchiò per le piccole nappe dorate ai loro angoli.
Sul lato opposto della stanza câera un grande armadio. Mentre lo apriva si aspettava quasi che fosse pieno di abiti da ballo in vecchio stile. Per sua delusione era vuoto. Sulla parete di fronte al letto câera unâantica toeletta con un grande specchio.
Accanto al letto câera una scrivania con penne e fogli, insieme ad una nota in cui câera scritto che la porta dati per il suo portatile era lì sotto. Angelica quasi rise nel leggerla e si chinò per dare unâocchiata. Abbastanza sicura, vide il punto di accesso, prese subito il suo portatile e lo collegò.
Dalla sua pigra posizione sul letto aveva una vista perfetta della luce della luna che splendeva sullâoceano, attraverso i vetri del balcone. Sorrise perché quello sì che era un balcone.
Buona parte delle persone che la conoscevano avrebbe pensato che non le piacevano cose così da femminuccia...ma tutte le bambine fantasticano di essere una principessa in un castello e lei non era diversa. Lei fingeva anche di essere Cenerentola o la Bella Addormentata, aspettando che il suo principe venisse a prenderla.
Peccato che non credesse più alla storia del cavaliere con lâarmatura scintillante che venisse a salvarla dai grandi demoni cattivi che circondavano il castello.
Con un sospiro, Angelica guardò di nuovo il suo disegno e tracciò altre linee prima di posare la matita sul comodino accanto a lei. Poggiando lâalbum sulle gambe, alzò la mano e scrutò il palmo dovâera impresso il simbolo. Non era una bruciatura né un tatuaggio...era lì e basta.
Riprendendo lâalbum, guardò il ritratto di Syn che aveva fatto e aggiunse il simbolo nellâangolo in basso a destra della pagina. Sbatté le palpebre quando lâimmagine iniziò a sfocarsi e abbassò di nuovo lâalbum, chiudendo gli occhi per un attimo solo per impedire che le bruciassero.
Syn apparve accanto al letto di Angelica non appena lei si addormentò. Si era fatto strada silenziosamente nella città e nel castello, indagando la mente di tutti quelli con cui lei aveva avuto a che fare. Doveva acquisire dettagli sulla sua vita in modo da sapere esattamente con cosa avesse a che fare. Finora, le informazioni più interessanti le aveva ottenute dalla mente di Zachary.
Lâuomo biondo era tagliente come una frusta ma nascondeva quel particolare sotto molti strati. Aveva anche un potere tutto suo, proprio come un ibrido. Zachary le era stato assegnato come suo protettore e prendeva sul serio il proprio compito. Syn sapeva che Zachary avrebbe dovuto superare rapidamente la sua cotta per Angelica...lei non era fatta per gli ibridi.
Zachary aveva letto il suo dossier che conservato dal PIT a partire dalla nascita fino ad ora. I dettagli erano molto accurati e, sfruttando le informazioni nella mente di Zachary, Syn concluse che câerano diverse persone del suo passato, della sua infanzia per essere più precisi, che presto sarebbero andate incontro ad un destino molto spiacevole.
Syn promise silenziosamente che le avrebbe cancellate dalla faccia della Terra senza che lei lo sapesse. Lei non avrebbe mai più conosciuto il dolore del rifiuto e di qualsiasi tipo di violenze.
Syn aveva visto negli occhi di Zachary i ricordi di Angelica che combatteva i mostri di questo mondo e capì che era pura fortuna che fosse ancora viva. Era sicuro che lei ne fosse consapevole, anche se con la sua interessante visione di questo mondo non lâavrebbe mai ammesso. I suoi occhi si posarono sulle labbra di lei, sapendo la vera ragione per cui era venuto da lei stanotte.
Chinandosi su di lei, Syn mise delicatamente le mani sul cuscino ai lati della sua testa e lasciò che le proprie labbra tentatrici vagassero sulle sue. Quando lei inalò profondamente nel sonno, le labbra di lui si aprirono e soffiò dolcemente. Lui vide i fili argentati del potere fluire dalle proprie labbra verso le sue. Era la sua promessa...il dono di un dio del sole nel dare il respiro vitale alla propria anima gemella, per la sua protezione. Dâora in poi, qualsiasi ferita ricevuta sarebbe guarita altrettanto rapidamente di come lâaveva subita...e lei non sarebbe mai invecchiata.