Fortuna Ilaria - Legami Di Sangue стр 11.

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Mentre i guerrieri cercavano gli ibridi, scoprirono che molti dei loro rivali erano altrettanto potenti come i caduti purosangue. Ci fu spargimento di sangue su entrambi i fronti ed è stato anche documentato che alcuni caduti furono trascinati nell’altra dimensione insieme agli ibridi.

I sovrani assassini che avevano mandato qui i loro figli sapevano che era una condanna a morte. Essi contavano sul fatto che i loro discendenti si ammazzassero a vicenda e sistemassero il disordine che loro stessi avevano lasciato dietro di sé.

Soltanto pochi di quei ragazzi vagavano ancora sulla terra e la maggior parte di essi era più giovane del primo gruppo, essendo arrivati dopo la fine della guerra e dopo la fuga degli ibridi sopravvissuti. Secondo Ren, era a quel punto che le cose si misero male. Non tutti gli ibridi erano ciò che si potrebbe definire ‘demoni’...e, se non rintracciati, potevano fondersi con gli esseri umani e gli animali...generando altri ibridi per oltre un millennio.

Il grande segreto che Storm proteggeva era che la maggior parte delle creature paranormali, mutanti e mannari, o degli esseri umani con una minima abilità paranormale fossero con molta probabilità i discendenti di qualcuno di questi ibridi...ciò comprendeva anche i poteri di succubo che Ren usava per rintracciarli e che usava contro di loro. Pensare di essere parzialmente un ibrido faceva sentire Ren ancora a disagio.

In sua difesa, era abbastanza sicuro che i demoni che aveva ucciso in passato non erano di entità salvifica...o comunque era autodifesa perché avevano cercato di ucciderlo.

A peggiorare le cose c’era che Storm gli aveva svelato che alcuni ibridi originali non fossero malvagi, anche se emanavano la stessa aura di un demone di alto livello. E se questo non era abbastanza, allora bastava aggiungere il fatto che un vampiro non fosse affatto un ibrido...ma una cosa completamente diversa che aveva invaso la terra.

Ren si strofinò la tempia sinistra, fissando ancora la mappa. Tutta l’area tracciata, in cui aveva sentito una spinta di energia, era buia e, considerando che Misery non rimaneva mai nello stesso posto...era la maggior parte della città. Ma tenendo conto che lei aveva un debole per i vampiri senz’anima, poteva solo permetterle di rivendicare le aree vicine al nido di vampiri.

Ciò lasciava un sacco di poteri fuori dall’elenco e tra di essi si nascondeva il motivo della sanguinosa profezia di Storm. A proposito di Storm, non lo aveva visto da quando aveva detto di tornare sull’isola e finora non si era fatto vivo nessuno che dichiarasse di essere un membro del PIT.

Ren sorrise, sapendo esattamente come ottenere l’attenzione di Storm. Era entrato così in sintonia con il sistema informatico high-tech che non doveva fare altro che trovarsi nella stessa stanza con esso. Vide lo schermo del computer illuminarsi quando si collegò al sistema principale del PIT, poi caricò la mappa dietro i firewall che solo lui e Storm potevano eludere.

Di solito ci volevano solo pochi minuti prima che Storm rispondesse o comparisse, perciò quando i minuti trascorsero senza una risposta, Ren si preoccupò. Poi lo schermo si illuminò.

Storm apparve sullo schermo in modo che Ren potesse vederlo e si scostò dal naso un fazzoletto macchiato di sangue, prima di appoggiarsi alla sedia e sorridere a Ren attraverso la webcam.

Ren aggrottò la fronte e vide che Storm era nella casa sull’isola. “Mi sorprende che tu non sia venuto di persona...ma a quanto pare hai infranto di nuovo le regole.” lo rimproverò Ren con un sopracciglio alzato.

“Il flusso temporale nella tua zona mi impedisce di venire e mi provoca un tremendo mal di testa.” spiegò Storm, tenendo in mano il panno insanguinato.

“E allora smettila di provarci.” Ren gli lanciò un’occhiataccia.

Storm annuì. “Dovremo rimanere in contatto in questo modo finché le cose non si calmeranno. Le squadre del PIT sono in arrivo ed è ora che tu inizi ad imparare a lavorare con loro, per il bene di tutti. Dal momento che hai una memoria fotografica e hai letto i loro file, sono certo che sai su di loro più di quanto sappiano loro stessi.”

“Quindi alla fine mi getti in mezzo ad un mucchio di persone con dei poteri? Ti sembra una cosa intelligente da fare? Cosa succede se non riesco a controllarmi?” chiese Ren, non entusiasta all’idea di lavorare con qualcun altro oltre a Storm.

Storm sorrise e scrollò le spalle. “La pratica rende perfetti, Ren, e tu stai per seguire un corso intensivo di interazione umana. Zachary e Angelica stanno venendo da te, così potranno accedere alla banca dati e a tutte le attrezzature che ho installato nel castello. Inoltre gestiranno la maggior parte delle squadre del PIT in arrivo. Quanto a te, il tuo compito è cercare di scoprire cosa diavolo è che sta provocando il flusso temporale e mi impedisce di venire lì.”

Si fermò per un attimo prima di avvicinarsi allo schermo. “Rispondi alla porta.”

Il collegamento video si interruppe bruscamente, lasciando Ren a fissarlo con le sopracciglia alzate. Un forte colpo alla porta lo fece guardare in quella direzione, e poi di nuovo verso lo schermo vuoto.

“Odio quando fa così.” brontolò Ren, e si alzò dalla poltrona afferrando gli occhiali da sole per nascondere i propri occhi.

Oltrepassando le doppie porte che davano nel foyer, Ren andò alla porta e guardò i suoi ospiti... ...che stavano per diventare suoi coinquilini.

Zachary sorrise quando vide il giovane all’ingresso. “È un piacere incontrare finalmente il vero ‘asso nella manica’ di cui Storm parla da quando lo conosco.”

Ren serrò le mascelle ma afferrò la mano protesa di Zachary e annuì verso Angelica prima di farsi da parte per farli entrare. Conosceva tutti sull’elenco del PIT e sapeva quali poteri avevano. Aveva memorizzato i profili di tutti i membri del PIT non molto tempo dopo che Storm lo aveva arruolato.

Storm aveva aggiunto delle note nella versione riservata dei profili e Ren aveva scaricato mentalmente anche quelle. Storm aveva ragione...probabilmente sapeva su di loro più di quanto loro stessi sapessero.

Zachary era un po’ ribelle, Storm lo aveva descritto come una doppia personalità...un attimo Zachary scherzava e quello dopo era letale come un cobra infuriato. Aveva visto i notiziari riguardo l’incendio che un po’ di tempo fa era scoppiato in casa di un boss mafioso e dietro l’intera faccenda si nascondeva il nome del PIT, più precisamente di Zachary. La mattina successiva Zachary aveva depositato il rapporto nel sistema del PIT, confermando i sospetti di Ren.

Il potere di Angelica era un po’ più complesso, essendo in grado di uccidere i demoni con la magia che possedeva dalla nascita. Una volta Storm l’aveva definita ‘la chiave’ ma non aveva mai detto cosa diavolo dovesse aprire.

Il suo fascicolo era più grande di tutti gli altri...era come se Storm documentasse ogni suo movimento sin dalla nascita. Ren non riusciva a capire il perché...e in quel momento non se ne preoccupò. Senza dire una parola, chiuse la porta e si diresse verso la stanza che fungeva da ufficio. In qualche modo sapeva che lo avrebbero seguito.

“Allora...” disse Zachary dopo meno di un minuto di silenzio imbarazzante “...vivi da solo?”

“No.” rispose Ren. “Ho dei nuovi coinquilini.”

Angelica sorrise per l’espressione perplessa che apparve sul volto di Zachary. “Penso che stia cercando di rompere il ghiaccio.”

“Se la cava male.” disse Ren, sentendosi già soffocare.

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