Mackendra lo colpì sulla schiena sorprendentemente con vigore, quando gli urlò di farla scendere. La ignorò e si guardò attorno in cerca di un modo per scappare senza incontrare le autorità umane, le quali si dirigevano verso la casa a sirene spiegate. Kyran sapeva che lavrebbero aiutata, ma non era pronto per affidarla a loro. Si impose di assicurarsi per prima cosa che la ragazza non fosse ferita. Allontanò la voce nella propria testa che insisteva sul fatto che Mackendra sarebbe stata meglio se non avesse interagito ulteriormente con lui. Forse i suoi polmoni erano danneggiati e aveva bisogno di vedere un dottore, ma ciò non lo invogliò a metterla giù. Luomo strinse invece la presa sulle gambe di lei, imprigionandole al petto.
Il fatto che i polsi minuti di lei lo stessero colpendo con ulteriore forza alimentò solamente il desiderio di Kyran di tenerla con sé. Innanzitutto si rese conto che le proteste di lei lo stavano eccitando. La cosa lo disturbava immensamente, specialmente dato che normalmente era lui a infliggere dolore e non lo riceveva. Gli si indurì il membro nei pantaloni, e listinto lo spinse a darle una pacca sul sedere mentre avanzò nel giardino.
Ti conviene non avermi schiaffeggiato il sedere. Mi avrai salvato la vita, ma adesso è meglio se mi metti giù, buffone lo ammonì.
Sul viso di lui si allargò un sorriso, e Kyran non rallentò il passo. Il tuo bel sedere è una tentazione a cui non so resistere rispose con charme prima di darle unaltra pacca sul didietro. Un istante più tardi venne circondato da una magia a lui sconosciuta che fece scomparire il mondo come lo conosceva.
CAPITOLO UNO
Kyran inciampò quando la gravità lo tradì, e per poco non fece cadere il carico prezioso che reggeva. Strinse ulteriormente la presa attorno alle gambe di lei nel momento in cui lo raggiunse la sensazione a lui nota di aver attraversato un portale. Lultima cosa che desiderava era perderla nelletere. Nel compiere un passo e poi laltro brillarono delle forti luci bianche, e svanì improvvisamente lodore del fumo, così come il rumore dellincendio e delle sirene.
Riprese in fretta lequilibrio e si guardò attorno; laria era calda e umida. Il mondo che lo circondava era completamente diverso dal solito, e gli era totalmente sconosciuto. Persino la luna e il cielo risultavano differenti. Gli insetti volavano attorno ai due, e si accorse di non aver mai visto una flora simile. Non sapeva dove si trovassero, ma i suoi sensi gli suggerivano che non erano nei pressi della civiltà. La calma della notte sparì nel momento in cui Mackendra prese a urlargli contro.
Mettimi giù, babbeo! Che cazzo è successo? Smetti di camminare e mettimi giù! Ordinò.
Fa silenzio. Il mio nome non è babbeo. Mi chiamo Kyran, e sto cercando di capire dove ci troviamo spiegò nel rivolgere la propria attenzione al cielo. La luna brillava di una luce violacea, e luomo era infinitamente grato del fatto che non fosse giorno poiché in tal caso avrebbe preso fuoco. Si chiese se in quel luogo fosse giorno, e in tal caso che aspetto avesse il sole. Kyran sapeva per certo che non si trovavano sul pianeta terra.
La sculacciò nuovamente quando la sentì prendere un respiro. Non provare a fottermi linformò. Sorprendentemente la ragazza rimase in silenzio, ma incrociò le braccia al petto frapponendole tra la schiena di lui e il petto di lei.
Kyran osservò con attenzione ciò che li circondava. Larea circostante era coperta da alberi dalle fronde rigogliose, e in lontananza percepì lodore di acqua salata oltre a quello di vari animali che però non riconobbe. Si chiese dove si trovassero.
I demoni di livello inferiore stavano attraversando i portali tra la terra e linferno. Non sapeva se avessero avuto accesso allinferno, ma doveva indubbiamente stare allerta. Era plausibile che avessero raggiunto uno dei nove gironi dellinferno. Esistevano molte leggende al riguardo, e non tutte corrispondevano a quelle umane che prospettavano fuoco e fiamme. Era superfluo aggiungere che Kyran non avesse idea di che cosa avrebbero trovato sul loro cammino.
Quando si guardò indietro vide il portale che avevano appena attraversato, e notò che era delimitato da un arco di pietra su cui erano stati incisi dei simboli a lui sconosciuti, ma era inequivocabile che detenessero un vasto potere. La pietra dellarco era ricoperta in diversi punti da piante rampicanti, mentre in altri era usurata. Si trattava di un luogo antico, che stimò antecedente ai propri settecento quindici anni.
Normalmente era possibile attraversare il portale per fare ritorno al luogo dorigine. Kyran era però piuttosto certo che il confine appena varcato si fosse richiuso; ciononostante si voltò e fece ritorno allarco. Quando lattraversò, avanzò di cinque passi prima di ritrovarsi davanti a un muro di roccia ricoperto di detriti.
La femmina infuriata lo colpì nuovamente alla schiena. Signorina, se continui così ti spoglio nuda e ti infliggo una punizione che non dimenticherai. Gli venne da sorridere quando la udì trasalire dalla sorpresa, e allo stesso tempo trattenne a stento un grugnito indotto dallimmagine descritta. Gli piaceva lidea di punirla molto più di quanto avrebbe dovuto. Non si intratteneva mai con gli umani perché i loro corpi erano troppo deboli per resistere alla propria depravazione.