Marco Fogliani - Scherzi Del Futuro стр 7.

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Nel buio mi rimase impressa negli occhi l'immagine di quel severo moralista, che per me avrebbe fatto meglio a godersi la sua meritata pensione. Occhi vivaci, sguardo stranamente malizioso a dispetto delle sue parole: e se fosse stato lui il padre, l'amante, l'amico della signorina Kanakis?

Uscii. Era ora di pranzo, ma sinceramente l'appetito mi era completamente passato.

LA MISSIONE DELL'ULISSE VOLANTE

Il comandante Ulisse aveva il volo nel sangue, già per tradizione familiare. Ed era un navigatore esperto di vecchio stampo, di quelli che riconoscevano e chiamavano per nome le diverse parti di un motore, e che ancora sapevano compiere tutte le manovre azionando e regolando manualmente i propulsori, il timone e le ali senza l'aiuto di assistenti automatici computerizzati. Sì, proprio come in quei videogiochi di vecchio tipo di cui egli, neanche a dirlo, era appassionato.

Avvicinandosi a Deltoide, il pilota automatico aveva segnalato problemi nell'avviare la fase di atterraggio, ed ora l'Ulisse Volante era parcheggiata, in modalità manuale ed a motori spenti, appena al di fuori dell'orbita stazionaria del piccolo pianeta.

Base Deltoide, qui è Ulisse Volante. Chiedo l'autorizzazione a entrare nel vostro spazio orbitale.

Dal grande schermo rispose il volto scuro e brizzolato di un ufficiale non certo alle prime armi.

Autorizzazione non concessa.

Come? Può ripetere per favore?

Avete problemi di ricezione? Ho detto autorizzazione non concessa. Ed aggiungo che la sosta in orbita stazionaria è consentita solo per un massimo di un'ora, o in caso di avaria grave al motore. Insomma, siete pregati di andarvene.

Ma come , obiettò il capitano, ci deve essere un errore. Ho volato per mesi per arrivare fino a qui, seguendo un piano di volo regolarmente autorizzato. Protocollo ADS5557294. Se vuole può contattare l'armatore, è una compagnia seria con cui non ho mai avuto problemi di questo genere. Deve esserci stato un malinteso.

No no, nessun malinteso. La sua compagnia non c'entra. È che da qualche giorno da noi è in vigore una nuova normativa. Siamo finalmente entrati a pieno titolo nella USPA, l'associazione dei piccoli pianeti. Ora qui è USPA a tutti gli effetti, e valgono tutte le sue disposizioni.

Ma non capisco. Non vedo la logica per cui io

Il graduato lo interruppe. Adesso non ho tempo da perdere. Se vuole dia un'occhiata al notiziario, lì è spiegato tutto. Ed al suo posto sul video comparve l'inizio di un filmato pronto per essere avviato con un click.

Stizzito, il capitano fece scorrere il filmato, in cui con voce suadente e melliflua venivano spiegati proprio i concetti che immaginava e che a grandi linee già conosceva. La precarietà orbitale e gravitazionale dei piccoli pianeti, che potevano risentire conseguenze dal passaggio nelle vicinanze di velivoli spaziali di grandi dimensioni; i rischi, non solo ambientali, delle politiche di aumento di massa, attuate da alcuni pianeti di piccole dimensioni proprio per stabilizzarsi e far fronte a questo problema; i vantaggi ed i requisiti dell'adesione all'USPA, tra cui il blocco orbitale magnetico ed un sistema di difesa antiaereo tali da scongiurare l'impatto non solo con una grande astronave, ma addirittura con corpi celesti di dimensioni pari o anche maggiori a quelle del pianeta stesso.

Strano, pensò il capitano. Deve esserci stato di recente qualche stravolgimento politico o cambio di governo, perché tutte le altre volte che sono venuto su Deltoide non solo non mi hanno mai fatto storie, ma ricordo di aver sempre ricevuto un'accoglienza particolarmente calorosa ed ospitale. E così, giusto per lo sfizio di verificare la sua ipotesi, cercò e trovo facilmente sempre nel notiziario il resoconto della recente destituzione ed uccisione del tiranno Spasmodus, che aveva retto Deltoide per diversi decenni fino, appunto, ad una settimana prima.

Non fosse stato per la presenza del blocco orbitale e del sistema missilistico, confermati anche dalle sue apparecchiature di bordo, il capitano avrebbe saputo come sfogare la sua rabbia e la sua stizza su quel pianetucolo. Ma così Non c'era che adeguarsi, e decidere le opportune azioni da intraprendere di conseguenza.

Meglio sentire il parere di una persona esperta, pensò. Ed il pensiero gli andò subito al suo contatto con la società committente, persona non solo cordiale e fidatissima ma disponibile ad essere disturbata a qualsiasi ora.

Ciao Pedro, come va? Sono appena arrivato a ridosso di Deltoide ed avrei un certo problemino da risolvere.

Ulisse fece in tempo a vedere solo un istante l'espressione preoccupata di Pedro, che il collegamento sparì. Ritornò pochi istanti dopo, con Pedro che prese sùbito la parola.

Scusa Ulisse, ho fatto cadere la linea e ti ho richiamato in modalità protetta, perché quelli dell'Autorità ultimamente stanno registrando ed archiviando tutto quanto passa sui collegamenti standard. Da adesso in poi certi tipi di problemi li discuteremo in questo modo, per evitare noie più gravi sia a te che a noi. E credo di aver già capito che problema hai incontrato. Ma tu sei arrivato solo oggi su Deltoide? Da piano di volo avresti dovuto arrivarci quasi tre settimane fa.

Lo so, Pedro, ma visto che ci passavo vicino ho fatto una sosta prolungata su Trituzio. Mettiamola così, diciamo che ho avuto un guasto serio ai propulsori.

Siamo su linea protetta, Ulisse, e puoi dirmi la verità. Lo so che quando passi per Trituzio ti ci fermi sempre più del dovuto. È il tuo pianeta natale, se non sbaglio.

Sì, lì c'è mia madre, qualche cugino e anche un'amichetta. Mi sono preso un anticipo delle vacanze, che male c'é?

Niente, se non fosse che non hai rispettato il contratto che hai stipulato con noi, e non ce ne hai dato comunicazione ufficiale. Adesso sono problemi tuoi.

Ma voi siete sempre in grado di sapere dove mi trovo!

Sicuro. Ma non possiamo certo stare lì a tirarti le orecchie da anni luce di distanza; e per quanto ci riguarda tu hai già portato a termine l'incarico che ti avevamo affidato. Adesso il problema è tutto tuo, e te la devi vedere per conto tuo.

L'immagine di Pedro sparì, e Ulisse rimase come una statua di sale, interdetto e sorpreso per la risposta ricevuta tanto da non riuscire neanche a dire nulla. Una reazione del genere da Pedro davvero non se l'aspettava.

Un paio di secondi e il volto di Pedro ritornò a video.

Scusa lo scherzetto, ma volevo proprio vedere la faccia che avresti fatto. Guàrdati. E così dicendo gliela ripropose a velocità rallentata. Ecco, pensò Ulisse: invece una cosa del genere da lui te la devi sempre aspettare.

Ma non è che prima ti abbia detto una balla, proseguì Pedro. la situazione sta esattamente in quei termini. Però, se mi prometti che non dici a nessuno chi te le ha date e che appena puoi le fai sparire, ti posso mandare le traiettorie spaziali delle navicelle di perlustrazione confederali nel tuo quadrante. In genere non le cambiano per dei mesi, e dovresti stare tranquillo. Relativamente tranquillo, perché con alcuni modelli hanno aumentato il raggio di sorveglianza. Ma è riportato tutto nelle mappe mobili che ti sto mandando. Beh, adesso vèditela tu, la nave è tua.

Già, e devo anche fare il pieno di energia. A navi grandi come la mia non lo fanno dappertutto. Speriamo di non trovare altri pianeti che mi chiudano le porte in faccia. Se continua così dovrò cambiare mestiere, o almeno astronave, commentò Ulisse.

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