Dakota Willink - Inviolata стр 8.

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A sorpresa allungò la mano verso il bordo della sua maglietta e la tirò sopra la testa. Un soffio daria uscì dai miei polmoni e le mie palle si indurirono. Quando si piegò per togliersi gli short, imprecai sottovoce.

Merda!

Lultima cosa di cui avevo bisogno era quella di essere preso come un guardone. Dovevo assolutamente andarmene da lì; tuttavia, feci una pausa quando mi resi conto che stava indossando un bikini sotto I vestiti. Incapace di distogliere I miei occhi da lei, il mio sguardo viaggiò attraverso le forme delle sue curve, completamente estasiato mentre la vedevo muoversi verso il bordo del molo. Sollevando le braccia sopra la sua testa si tuffò nellacqua e scomparve dalla mia vista.

Pochi momenti più tardi riemerse e nuotò verso il limite dellacqua. Una volta raggiunta uscì e tornò sul molo. Il cane la seguì scodinzolando e con il bastone in bocca in ansiosa attesa di un altro lancio.

Sentii Cadence ridere.

No, Dahlia. Basta per questa sera.

Sembrava che la loro breve visita al lago stesse per finire e capii che era il segnale che me ne andassi. Non volevo che lei per caso mi trovasse. Avrebbe probabilmente pensato che fossi un pazzo guardone.

Mi allontanai dal mio nascondiglio dietro allalbero e mi avviai lungo il sentiero. Proprio mentre me ne stavo per andare sentii un debole urlo subito seguito da un tonfo. Il cane cominciò ad abbaiare. Mi girai, ma non riuscii a vedere Cadence da nessuna parte. Lunica cosa che vidi furono le increspature dellacqua alla luce della luna.

É caduta nellacqua? O è saltata di nuovo?

Aspettai che tornasse in superficie. Passarono i secondi ma sembrarono dei minuti.

Cadence non cera. Il cane continuava ad abbaiare.

Merda.

Senza pensare, corsi verso lacqua. Mi tolsi frettolosamente I miei sandali in pelle e corsi verso il bordo del lago. Il cane mi vide e il suo abbaiare divenne folle e protettivo. Cominciò a inseguirmi nellacqua ma la ignorai. Una volta che lacqua raggiunse la mia vita mi tuffai e cominciai a nuotare verso la zona dove avevo visto lacqua incresparsi.

Cominciai una ricerca inutile. Non riuscivo a vedere nulla. Solo oscurità. Ombre danzavano mentre i raggi della luna erano interrotti dalla corrente che facevo a ogni bracciata. Cercai di trovare il fondo del lago. Le mie mani si intrecciarono con il letto spesso di erbe e roccia. Non ci volle molto prima che cominciassi a essere confuso, mentre vecchie immagini si annodavano al presente, annebbiando la mia visione e disorientandomi.

Una piscina.

Un paio di occhi spalancati e di arti rigonfi.

Le urla.

La polizia.

Mi colpì tutto allimprovviso, I ricordi cominciarono a tormentarmi fino a quando persi completamente lorientamento. Non ero nemmeno sicuro di essere più nel posto giusto, sapevo solamente che dovevo trovarla. I polmoni cominciarono a pungereavevo bisogno di aria subito.

Tornai velocemente in superficie per respirare e mi guardai attorno. Ero vicino al bordo del molo e al punto dove avevo visto lo spruzzo.

Prendendo un altro profondo respiro mi immersi di nuovo. Era tutto quello che potevo fare per evitare che il panico avesse ragione di me.

Mi feci spazio nellacqua per quelli che sembrarono secoli prima di tornare di nuovo in superficie. Il mio cuore stava battendo allimpazzata e mi stava mancando sempre di più il fiato mentre provavo a respingere i miei timori. Rimasi sul posto per un paio di secondi prima di decidere di nuotare verso una zona meno profonda. Una volta che sentii i miei piedi toccare il fondo fangoso urlai con voce rauca, Cadence! Cadence!

Sentii una forte inspirazione sopra di me e guardai verso lalto.

Cosa stai facendo qui? chiese Cadence. Era sul molo sopra di me, il volto inorridito e accusatorio.

Il sollievo mi inondò prima di essere sostituito velocemente dallimbarazzo. A leicon le braccia agitate nel lago e il modo in cui urlavo il suo nome chiaramente allarmatodovevo essere sembrato un completo idiota. Avrei dovuto aspettare un po di più che lei riemergesse. Invece avevo agito dimpulso, permettendo stupidamente che le mie paure del passato avessero la meglio su qualsiasi tipo di pensiero razionale.

Invece lei era in piedi. Stava perfettamente bene, sul molo asciutto e non era affogata nel fondo del lago.

Sono un completo imbecille.

Cercando di recuperare un minimo di dignità, la guardai direttamente e cercai di sembrare il più tranquillo possibile.

Sono andato a fare una passeggiata e sono finito qui. Pensavo fossi caduta, le dissi alzando le spalle. In più le lanciai un sorrisetto impertinente anche se non ne avevo nessuna voglia. Quando i miei occhi andarono verso il suo diaframma nudo, lei sussultò di nuovo. Incrociando le braccia sul suo corpo indietreggiò fino a scomparire dalla mia vista.

Maledizione.

Cercai di affrettarmi a uscire dal lago ma la pressione dellacqua contro le mie cosce mi rallentò. Quando ci riuscii, Cadence aveva già indossato la sua maglietta e i suoi short e si stava mettendo le scarpe. Il suo cane, Dahlia, era disteso tranquillo ai suoi piedi. Entrambe alzarono lo sguardo quando salii sul molo.

Non è educato spiare le persone, borbottò bruscamente Cadence quando camminai verso di lei.

Non stavo spiando. Come ti ho detto, stavo facendo una passeggiata e sono finito in questo posto, le dissi. Lei non rispose. Invece si piegò per silenziare la radio che stava ancora suonando. Aspetta, è una bella canzone. Non spegnere.

La sua postura rigida sembrò addolcirsi un po mentre mi guardava con occhi curiosi.

Ti piacciono gli U2? chiese.

A chi non piacciono?

Lei sorrise leggermente, sembrando rilassarsi un po prima di irrigidirsi di nuovo.

Vero, ma si sta facendo tardi. Dovrei andare, disse.

Non volevo che se andasse. Volevo che riaccendesse la musica. Volevo stare sul molo con lei, ascoltare insieme nella notte tranquilla mentre guardavamo le stelle che punteggiavano il cielo. E se una cosa tirava laltra, non mi sarei lamentato.

Per quanto volessi convincerla a farlo subito, pensai fosse meglio non farlo. Forse un altro giorno. Il mio orgoglio aveva appena subito un colpo piuttosto grosso dopo la folle ricerca del suo corpo potenzialmente affogato. Cera bisogno di più tempo prima di fare un altro passo verso di lei. Inoltre, lei era chiaramente a disagio in mia presenza. Solo che non ero sicuro che fosse per la condotta stupida che avevo avuto in precedenza nei suoi confronti o per il fatto che stavo violando la sua privacy lì al lago.

Lei si piegò per raccogliere il suo Boombox, poi fece un segnale con un fischio a Dahlia. Il cane balzò in piedi. Non ero sicuro di cosa dovessi fare, ma allungai il braccio e afferrai con le mie dita il suo braccio magro. Lelettricità sembrò sfrigolare sotto il mio palmo, scioccandomi così tanto che quasi lo lasciai. Invece strinsi la presa.

Cadence, dissi, il suo nome uscì quasi come una domanda.

Sì?

Mi dispiace di averti spiato. Non intendevo farlo.

Alla luce della luna, fui in grado di vedere la sua faccia arrossarsi per le mie parole e la sua pelle accaldarsi sotto la mia mano.

Va bene, disse timidamente, prendendomi di sorpresa. Grazie per aver cercato di ecco, salvarmi.

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