3.1. Significato del matrimonio nella legislazione Italiana.
Art. 29. La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sulleguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dellunità familiare.
Art. 30. È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio. Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti. La legge assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima. La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della paternità 42.
A prima vista, potrebbe sembrare, come sostengono tanti, che la Costituzione non indica la differenza di sesso tra i requisiti per contrarre il matrimonio, perché parla semplicemente dei coniugi e non distingua tra maschio e femmina o marito e moglie. La domanda che dobbiamo porci è: linterpretare larticoli della Costituzione in questo modo è giusto?
La prima cosa per capire lintenzione della Costituzione è lanno della sua promulgazione: Approvata dallAssemblea Costituente il 22 dicembre 1947 e promulgata dal capo provvisorio dello Stato De Nicola il 27 dicembre seguente, fu pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 298, edizione straordinaria, dello stesso giorno, ed entrò in vigore il 1º gennaio 1948. Consta di 139 articoli e di 18 disposizioni transitorie e finali43. Non credo proprio che nel 1947 si fosse parlato del problema domosessualità nella società Italiana.
La seconda cosa. Sarebbe assurdo sostenere che i padri fondatori della costituzione avessero in mente leventualità di estendere il matrimonio anche a persone dello stesso sesso o alleventualità che in un futuro, ventanni dopo, si sarebbe posto al legislatore questo problema. Semplicemente, non hanno specificato lesigenza della diversità di sesso perché per loro era naturale che il matrimonio fosse possibile soltanto tra maschio e femmina.
Il Codice Civile non indica espressamente la differenza di sesso tra i requisiti per contrarre il matrimonio, però per gran parte degli articoli si parla genericamente di coniugi e sposi, ma diverse norme, per esempio gli articoli 107, 108, 143, 143 bis e 156 bis, richiamano il marito e la moglie come oggetti che celebrano il matrimonio:
Art. 107. Nel giorno indicato dalle parti lufficiale dello stato civile, alla presenza di due testimoni, anche se parenti, dà lettura agli sposi degli articoli 143, 144 e 147; riceve da ciascuna delle parti personalmente, luna dopo laltra, la dichiarazione che esse si vogliono prendere rispettivamente in marito e in moglie, e di seguito dichiara che esse sono unite in matrimonio.
Art. 108. La dichiarazione degli sposi di prendersi rispettivamente in marito e in moglie non può essere sottoposta né a termine né a condizione.
Art. 143. Con il matrimonio il marito e la moglie acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri. La moglie aggiunge al proprio cognome quello del marito e lo conserva durante lo stato vedovile, fino a che passi a nuove nozze.
Art. 156 bis. Il giudice può vietare alla moglie luso del cognome del marito quando tale uso sia a lui gravemente pregiudizievole, e può parimenti autorizzare la moglie a non usare il cognome stesso, qualora dalluso possa derivarle grave pregiudizio.
3.2. Significato del matrimonio secondo la Chiesa Cattolica.
Il patto matrimoniale con cui luomo e la donna stabiliscono tra loro la comunità di tutta la vita, per sua natura ordinata al bene dei coniugi e alla procreazione e educazione della prole, tra i battezzati è stato elevato da Cristo Signore alla dignità di sacramento44.
Vediamo che questa definizione è composta da diversi, termini meglio dire gli argomenti, che hanno un significato molto profondo e importante. Per capire la definizione stessa abbiamo bisogni di capire il significato di questi argomenti:
il patto,
luomo e la donna,
la comunità di tutta la vita,
per sua natura ordinata al bene dei coniugi,
e alla procreazione e educazione della prole,
tra i battezzati è stato elevato da Cristo Signore alla dignità di sacramento.
3.2.1. Il patto.
Questa è la prima parola nella comprensione del matrimonio. Uno dei principali concetti teologici della Bibbia, che esprime il rapporto tra Dio e luomo. Si può dire che la Bibbia è una lettera o una storia dellAlleanza di Dio con gli uomini. Scrivo con le persone per un semplice motivo, lalleanza di Dio nello stesso momento è:
con tutta lumanità,
e con ogni singola persona.
NellAntico Testamento cè lArca dellAlleanza: un baule placcato doro in cui sono state conservate le tavolette dei Dieci Comandamenti, che erano lAlleanza di Dio con il Popolo Eletto. Un patto può anche essere stipulato tra persone e significa unalleanza, un accordo tra persone, famiglie o nazioni in cui le parti contraenti si impegnano a cooperare e a prestarsi reciproca assistenza in situazioni concordate. Lalleanza aiuta a vivere in armonia con il mondo che ci circonda. Accordo, convenzione tra due o più parti: stabilire, stringere un patto d'amicizia con qualcuno; patto concluso tra due contendenti; osservare, rispettare il patto; tenere fede al patto; annullare, rescindere il patto; patto di pace, di alleanza45.
Il patto può essere:
1. Patto matrimoniale.
Matrimonio, promessa matrimoniale. Su questo argomento tornerò più avanti in questo capitolo.
2. Patto di sangue.
In antiche tribù, sette e organizzazioni segrete, affiliazione o iniziazione sancita mischiando alcune gocce del sangue del nuovo affiliato con quello di un personaggio autorevole della comunità46. Anche Gesù versa il suo sangue sulla croce per salvarci.
3. Patto sociale.
Secondo alcuni pensatori sta alla base della nascita della società, ossia di quella forma di vita in comune che sostituisce lo stato di natura, in cui gli esseri umani vivevano in una condizione di instabilità e insicurezza per la mancanza di regole riguardo a quelli che sono i loro diritti e doveri47.
4. Patto col diavolo.
Lespressione alleanza con il diavolo si riferisce a una persona che è disposta a fare qualsiasi cosa per raggiungere
i suoi obiettivi, o che in modo inspiegabile riesce a mantenere la sua giovinezza nonostante il passare del tempo, o che, più in generale, si vanta di numerosi privilegi senza reale e personale merito. Molti esempi di alleanza con il diavolo si trovano nelle storie folcloristiche e anche nella letteratura cristiana, dove il diavolo promette grande ricchezza, piaceri, onori e successi nella vita, in cambio dellanima della persona al momento della morte. Il patto con il diavolo parla di un chirografo48, che è stato firmato con il proprio sangue. Il più famoso di questi patti è senzaltro quello descritto da Goethe in Faust49, in cui il demonio viene identificato con la figura di Mefistofele, che lo studioso Faust invoca per raggiungere la conoscenza assoluta su temi proibiti50. Per capire un po di più il patto col diavolo, come funziona, propongo leggere le parole del papa san Giovanni Paolo II: