<<Dio santo Roby, mi hai spaventata! Buonasera anche a te Che ci fai qui, è successo qualcosa?!?>> le domando titubante.
Solitamente avverte prima di venire a farmi visita. Sento farsi strada una sensazione negativa...
<<Isabel, ho bisogno di chiederti un grande favore, vedi, non so come dirtelo. Vorrei tanto che tu mi aiutassi...>> mi dice senza guardarmi in faccia, quasi come se temesse la mia reazione.
<<Dimmi pure, sai che per te farei qualsiasi cosa!>> Esclamo incuriosita
<<Mi aiuteresti a conquistare Mattia?>> Mi chiede velocemente e sempre più intimorita in stile adesso-o-mai-più.
Questa richiesta è come un fulmine a ciel sereno che mi attraversa e le dico la prima cosa che mi passa per la testa. <<Non so se posso aiutarti.>>
<<Sei gelosa forse?>> mi chiede Roby ritrovando sicurezza in se stessa e con tono sprezzante.
Certo che questa giornata sta andando di male in peggio!
Il sangue mi è gelato nelle vene, mi sento come un ladro sorpreso con le mani nel sacco. Senza rimuginarci troppo controbatto: <<Assolutamente no, cosa ti sei messa in testa? Mattia è solo un amico. È che entrando in confidenza con lui ho saputo che è molto impegnato con il suo lavoro e quindi non ha tempo per altro.>> Mi rendo conto che sto cercando di giustificarmi arrampicandomi sugli specchi e dicendo la prima cretinata che mi possa salvare.
<<È preso solo dal suo lavoro?!?>> mi chiede sarcasticamente sfoggiando un odioso sorrisetto malizioso.
<<Smettila, con questi giri di parole! Va bene ci proverò, però non prendertela con me se non succederà nulla fra di voi.>>
<<Almeno ci avremo provato!>> esclama guardandomi malissimo.
<<Sì giusto, hai perfettamente ragione, tentar non nuoce.>> le dico fingendo un mezzo sorriso.
<<Scusami se sono passata senza preavviso. Ho provato a chiamarti, ma, come al solito, ti sarai dimenticata di attivare la suoneria del telefono. Visto che ero da queste parti sono passata un attimo. È da giorni che non ci vediamo e comunque sarei venuta anche solo per un salutino.>>
<<Hai fatto bene, sai che mi fa sempre piacere vederti. Vuoi un tè, un caffè o una bibita fresca?>>
<<No grazie, devo scappare! La mia è una visita mordi e fuggi.>>
<<Ok, mi arrendo>> dico, sollevando le mani in segno di resa.
<<Ti lascio tranquilla alle tue spaccate e giravolte. Non ti strapazzare troppo Isabel, hai il viso teso e stanco, sembri anche un tantino dimagrita, Riguardati!>> Mi dice abbracciandomi con affetto. Tempo di salutarla ed è andata via lasciandomi scombussolata e pensierosa.
Facendo ritorno a casa Roberta incontra Max e decide di parlargli a proposito della conversazione avuta pocanzi con lamica, dei suoi strani atteggiamenti e sui suoi presunti dubbi. Entrambi ipotizzano che ci sia la probabilità che Isabel si stia innamorando del bel Mattia.
È notte, ma non riesco a dormire, Max continua ad essere arrabbiato con me, Roby mi sta addosso e mi chiede favori impossibili, sono stanca, ho un sacco di cose importanti su cui devo concentrarmi e loro non mi danno tregua. Non si rendono conto che sono in una fase delicata? Sto per avere un crollo di nervi! Poi cè Mattia, già, Mattia In questo momento vorrei partire per un'altra galassia!
Non so cosa fare, a forza di pensare ho la testa che mi sta per esplodere.
Potessi andrei sulla cima di una montagna e urlerei con tutte le mie forze. Ha ragione Mattia, devo concentrarmi su una sola cosa alla volta. Adesso è importante laccademia. Basta pensare alle stronzate di Max e Roby! Mi accoccolo sotto la coperta e finalmente le mie palpebre incominciano ad appesantirsi. Voglio solo dormire e non pensare più a niente e a nessuno!
V
Camminando spensierata verso casa, delle urla attirano la mia attenzione. Riconosco la voce di Mattia, guardo verso la direzione da cui provengono le grida e assisto ad una scena sgradevole. Davanti al portone cè lui che litiga con due uomini dall'aria poco raccomandabile. Senza che nessuno se ne accorga mi fermo per capire cosa possano volere da lui; ma quando Mattia si accorge della mia presenza mi chiede utilizzando un fare aggressivo, di lasciarli soli. Questo suo atteggiamento mi ha preso alla sprovvista, prima d'ora non lavevo mai sentito utilizzare un tale tono di voce e soprattutto con me. Non dico nulla e lo guardo in malo modo, anche se in realtà avrei avuto voglia di insultarlo pesantemente. Come si permette di rivolgersi a me in questo modo? Cosa gli ho fatto per essere trattata così? Sono furibonda ma allo stesso tempo preoccupata. Quei tizi fanno accapponare la pelle. Mi auguro che lui non lavori con certa gente o peggio ancora che li frequenti. Sicuramente non sarà così, non ce lo vedo ad andare in giro con quel tipo di persone. Chi sono? Cosa vorranno da lui?
La mia curiosità scalpita, ho una voglia matta di andare da lui e bombardarlo di domande, non lo faccio per non sembrare una ficcanaso e soprattutto non lo faccio per orgoglio. Poteva usare altri modi! Rimango tutto il pomeriggio in camera per studiare e per evitare di incontrarlo. Ma la mia preoccupazione ha la meglio sui miei propositi, in fin dei conti lui cè sempre stato per me quando ne avevo bisogno. Mi armo di forza e coraggio e mi reco verso la sua camera. Adesso o mai più!
Nonostante mi tremino le gambe decido di bussare alla porta della stanza di Mattia.
<<Avanti>> dice con tono calmo.
<<Scusami se piombo qui da te, non voglio sembrarti invadente o inopportuna, ma volevo parlarti riguardo a quello che è successo oggi qui fuori.>> Mattia mi ascolta ma non mi rivolge lo sguardo.
<<Ti ricordi quando un po' di tempo fa io ero depressa e tu mi sei stato vicino? Bene, sono in debito con te; quindi se hai voglia di sfogarti o di distrarti, io ci sono.>>
<<Veramente, stavo per venire a cercarti per scusarmi con te. Mi sono reso conto di essere stato uno stronzo, ti ho trattata male gratuitamente. Scusami, ma ero molto nervoso a causa di quei due uomini che erano con me.>>
<<Hai voglia di parlarne un po?>> gli chiedo speranzosa di poter far tornare il sorriso sul suo bellissimo viso, ma anche, per avere delle risposte.
<<Mi spiace Isabel, ma adesso non ho voglia di parlarne. Giuro che appena sarò più tranquillo lo farò. Tu sarai la prima a cui racconterò tutto.>>
Rimango spiazzata e delusa dal fatto che lui non voglia aprirsi con me. Annuisco per fargli capire che comprendo.
Finalmente alza i suoi stupendi occhi verso di me, prende la mia mano e mi tira verso di lui: <<Dai, siediti e dimmi come si evolvono i tuoi progetti per il futuro.>> Dice facendomi sedere di fianco a lui sul suo letto.
Dio santo stargli così vicino è una tortura. Allontano immediatamente i pensieri maliziosi dalla mente e respirando a fondo ricollego il cervello. Sono venuta qui perché ero io a volere delle risposte e invece lui cambia palesemente discorso per evitare che io possa fargli altre domande a cui lui non vuole rispondere. Penserà sicuramente che sono unimpicciona! Accetto la sua discrezione nel mantenere i suoi pensieri tutti per sé e gli rispondo: <<Tutto bene grazie!>>
<<E la tua amica Roberta come sta? E' da un po che non la vedo.>>