Marisa Santi - Danzando Verso La Felicità стр 11.

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<<E la tua amica Roberta come sta? E' da un po che non la vedo.>>

Perché me lo chiede? Mi rendo conto di essermi irrigidita e facendo finta di niente rispondo senza soffermarmi troppo: <<Sta bene, grazie. Sai, veramente dovrei chiederti qualcosa da parte sua. Sono giorni che me lha chiesto ma non ho mai avuto modo di farlo, vorrebbe sapere se volessi trascorrere un po' di tempo con lei. Potreste uscire insieme una sera; lei ci terrebbe davvero tanto.>>

Non so perché ma ho una fottuta paura della sua risposta. Il sangue mi sta ribollendo e vorrei non averglielo mai chiesto. Sono un emerita cretina! Preferirei sfracellarmi al suolo piuttosto che vedere Mattia con unaltra donna, figuriamoci con la mia migliore amica!

<<Roberta è molto carina, ma il mio cuore e i miei pensieri appartengono ad un'altra donna.>> Risponde Mattia abbassando lo sguardo verso il pavimento.

Improvvisamente ho un attacco di tachicardia. Non riesco nemmeno a guardarlo, voglio solo uscire da questa cazzo di stanza.

Roberta ha perfettamente ragione; mi sono innamorata di Mattia dal primo momento in cui lho visto. Dal preciso istante in cui lui è entrato nella mia vita sono rimasta incantata da lui e poi a mano a mano ho iniziato a provare qualcosa di più profondo. Il solo pensiero che lui possa essere legato ad unaltra donna mi fa male. Vorrei non essere mai entrata nella sua stanza. Cerco di tenere duro per non fare trapelare nulla. Senza guardarlo in faccia per evitare che si accorga del mio stato danimo riesco a sillabare: <<Capisco, scusa per linvadenza!>>

Per evitare di mostrargli la mia tristezza, trovo una scusa banale per poter uscire da questa infelice situazione: <<Perdonami ancora per avere invaso il tuo spazio, devo andare a dare una mano a mia madre per la cena.>>

<<Tranquilla, grazie Isabel per linteressamento e ricordati che puoi venire qui a parlare con me ogni volta che vorrai!>>

<<Grazie.>> Sussurro.

Esco dalla porta, respiro a fondo e mi precipito in camera mia per soffrire in silenzio e lontana da sguardi indiscreti.

Non so da quante ore sono chiusa qui dentro a piangere, mi sento svuotata, non sono nemmeno scesa per cenare. Adesso che ho la consapevolezza di amare Mattia non so cosa fare, come farò a togliermelo dalla testa, non posso credere che lui ami unaltra. Chi sarà mai? Isabel quanto sei idiota, come potevi pensare anche solo per un istante che un ragazzo così potesse non avere qualcuno? Mi rendo conto che in realtà di lui non so niente. Comè potuto succedere? Perché mi sono innamorata di lui? È così irraggiungibile, indecifrabile e con un umore altalenante. Da che pulpito, anche il mio umore ultimamente fa i capricci! Inizio a capire quale sia il motivo del mio malessere. In questi ultimi mesi non ho più punti fermi. Amo Max? Non lo so Gli sono affezionata ma con lui non ho mai provato quello che sento quando guardo o penso a Mattia. Max è sempre stato mio amico, può essere davvero che io abbia accettato di stare con lui solo per sfinimento? Allinizio ero felice, almeno credo. Ci sentivamo spesso ma è anche vero che la maggior parte delle volte è sempre stato lui a fare i salti mortali per me. Mi piace fisicamente, ha un sorriso fantastico e in passato mi ha fatto sentire al sicuro tra le sue braccia. Mi sento una merda nei suoi confronti. Devo togliermi Mattia dalla testa! Torna sul pianeta terra Isabel, hai un uomo che ti ama e che per te farebbe qualsiasi cosa! Povero Max sto ferendo i suoi sentimenti. Da domani devo evitare Mattia e devo solo pensare a superare gli ultimi esami e realizzare il mio sogno.

VI

I miei genitori mi hanno organizzato una festa a sorpresa per aiutarmi a ritrovare un po' di serenità e per gratificarmi per gli sforzi degli ultimi mesi. Hanno Invitato tutti i miei amici, compreso Mattia.

Sono davvero sorpresa e felice. Per fortuna nell'ultimo periodo con Max va molto meglio, siamo tornati affiatati da fare invidia a chiunque, la classica coppia perfetta. Sto riuscendo a darmi una calmata e a mascherare i miei sentimenti per Mattia. Ho capito che non ci apparteniamo e che tra noi non accadrà mai niente. Non è giusto pensare o desiderare luomo di un'altra e soprattutto non è giusto ferire luomo che mi ama. Più mi guardo intorno e più mi rendo conto di quanto sia fortunata.

Sembrano divertirsi tutti e la festicciola organizzata dai miei sta svolgendo per il meglio, il cibo è fantastico, mia mamma ha fatto preparare i miei piatti preferiti e mi stanno sommergendo di affetto e regali.

<<Dai Isabel, apri i pacchettini>> Mi incalza Rossana distraendomi dai miei pensieri.

<<Sì, vieni, così li vedi anche tu!>> Le dico conoscendo la sua curiosità.

I ragazzi mi hanno regalato una tuta e le ragazze due completi intimi: uno è in pizzo nero e laltro sempre in pizzo ma color cipria e con un perizoma così ridotto che indossandolo non lascerà niente allimmaginazione.

Un bigliettino attira la mia attenzione:

Vederti danzare mi emozionerà sempre, riesci a farmi assaporare la sensazione di libertà, ogni tuo movimento per me è poesia. Mattia

Leggendolo sono entrata per un attimo nel panico. Apro la scatola che accompagnava il bigliettino per vedere cosa contiene e con stupore ci trovo un Ipod.

Guardo Mattia e lui sorridendo mi dice: <<Questo è più comodo del cellulare per ascoltare la musica quando vai a correre.>>

<<Grazie>> gli dico accennando un timido sorriso.

Pazzesco, è un buon osservatore, penso che nessuno abbia mai fatto caso a cosa indosso e a che cosa uso per ascoltare la musica quando vado a correre.

Vengo distratta dal campanello, qualcuno sta suonando alla porta e mi domando chi possa essere. Ecco che la mia curiosità viene premiata: ci sono degli ospiti non graditi, i due brutti ceffi con cui Mattia litigò tempo fa davanti al portone.

Mattia si irrigidisce alla loro presenza, l'invita ad uscire accompagnandoli alla porta e va via con loro, abbandonando la festa senza salutare.

Sono molto preoccupata per lui, ho pensieri sempre più confusi e mi domando cosabbia da nascondere e cosa possano volere da lui quelle brutte persone.

Non voglio far trapelare la mia preoccupazione e cerco di ridere e di farmi coinvolgere dallallegria degli altri anche se vorrei solo poter rimanere sola con le mie riflessioni.

La festa sta volgendo al termine e di Mattia neppure lombra. Continuo a guardare la porta del salone sperando di vederlo rientrare e assicurarmi che stia bene. Sono preoccupata, vorrei poter chiedere a mia madre, magari lei sa qualcosa inerente al passato di Mattia. Poi ci ripenso: no, non è giusto, voglio che sia lui a raccontarmi tutto.

A mano a mano vanno via tutti, compreso Max, che spero non si sia reso conto della mia non presenza. Devo fare qualcosa per restare alzata il più possibile e attendere il ritorno di Mattia, ho bisogno di accertarmi che stia bene.

<<Isabel, dammi una mano a sistemare per favore.>> chiede mia madre distraendomi dalla confusione che ho in testa.

<<Sì mamma>>

<<Contenta per la sorpresa?>>

<<Molto, davvero, tu e papà siete stati fantastici. Grazie!>> dico abbracciandola forte.

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