"No, non ancora. Chiama i membri del consiglio e fagli sapere cosa è successo. Dite loro di stare lontani dal complesso fino a nuovo ordine. Gerrick, tu e Jace vedete se riuscite a mettere altre protezioni intorno a Zeum, fornendo più protezione possibile oltre i cancelli. Io porto Elsie e la bambina di sopra". Ordinò Zander.
"Sì, Capo", arrivò la risposta unanime mentre i guerrieri e i compagni si disperdevano.
"Io resterò qui per assicurarmi che non passi nulla", abbaiò Orlando, i suoi occhi verdi lampeggianti di rabbia.
Zander sentì quello che stavano provando tutti: violati e sotto attacco. Questo mandò i suoi istinti protettivi alle stelle. Sentì il suo sangue ribollire dal bisogno di annientare il nemico. Zander sapeva che Orlando si sarebbe trasformato in un attimo e avrebbe caricato qualsiasi intruso troppo sicuro di sé. Niente sarebbe passato sotto gli occhi del mutaforma.
"Sì, tienimi informato, O.", rispose, voltandosi e dirigendosi al piano di sopra, verso le loro stanze. Doveva essere un'occasione felice, la nascita del suo primo erede; e invece, stava portando la sua compagna e sua figlia a nascondersi nei confini della sua casa.
Fanculo questi demoni. Era stanco delle loro stronzate. Tutto questo doveva finire, ora. Il problema era che non importava quanti ne uccidessero, altri dieci prendevano il loro posto. Era un cerchio senza fine, cazzo.