Fortuna Ilaria - Fiamme Oscure стр 12.

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Tiara fece un respiro profondo e chiuse gli occhi, sentendo l’amore schiacciante di un fratello per la propria sorella minore dal modo in cui la teneva così stretta. Poteva anche sentire le sue mani tremare per l’emozione. Era così puro di cuore che lei provò il desiderio di conoscere un tale amore.

Zachary osservava stupito mentre Tiara sembrava brillare e le sembianze di Carley si fusero con lei. L’anima di Carley si stava legando a quella di Tiara e guardava suo fratello in confusione. Nel giro di pochi secondi, l’espressione sospettosa di Zachary si trasformò in qualcosa che poteva essere descritto soltanto come dolcezza.

“Guy.” disse piano Carley.

Gli occhi di Guy si spalancarono e lui alzò subito la testa per guardare la sorella tra le proprie braccia.

“Carley.” La voce di Guy tremò mentre le lacrime iniziarono a scendere dai suoi occhi. “Perché lo hai fatto? Doveva accadere a me.”.

Carley sorrise “Toccava a me proteggerti. Non lo rimpiango e non cambierei nulla.”.

Guy scosse la testa con rifiuto. “Non avevo bisogno di protezione...quello di cui avevo bisogno era mia sorella.” Strinse le braccia attorno a lei possessivamente. “Ti prometto che non ti lascerò andare, questa volta.”.

“Ti sei sempre preso cura di me.” disse Carley. “Ma adesso guardami.” Lei girò su se stessa, poiché era il corpo di Tiara che lui stava stringendo...non il suo. “Posso camminare di nuovo. E se voglio...posso anche volare.”.

“Possiamo rendere le cose migliori, stavolta. Troverò un modo per renderti felice.” promise lui, e si preparò nel caso in cui lei dicesse di no.

Carley sospirò piano e si chinò per dargli un tenero bacio sulla guancia. “Ora sono felice, Guy. L’unica cosa che desidero è che tu trovi un modo per essere felice...e per l’amor del cielo, trovati una ragazza!”

Guy abbassò la testa, attingendo dal terreno più potere possibile. “Tiara può riportarti in vita, Carley. Non lo desideri quanto me?”

Carley si allungò e gli spettinò i capelli come lui faceva con lei. “Mi dispiace Guy, ma no...ti prego, non privarmi di tutto questo.”.

Gli occhi di Guy si spalancarono con senso di colpa e lui rivolse il proprio sguardo offuscato dalle lacrime verso sua sorella. “C’è un modo per ottenere entrambi quello che vogliamo.”.

Proprio mentre le labbra di sua sorella si aprirono in confusione, Guy spinse forte il palmo contro di lei e il petto di Tiara, sussurrando rapidamente le parole dell’incantesimo che aveva memorizzato poco meno di un’ora prima. L’esplosione di potere fece volare Tiara all’indietro, lasciando dietro di sé una temporanea ombra di se stessa, prima che sbiadisse in un’immagine di Carley ancora in piedi davanti a lui.

“Cos’hai fatto?” mormorò Carley.

Guy rimase stupito, adesso lei era stabile senza la connessione di Tiara. Lei non gli aveva dato altra scelta e lui si rifiutava di lasciarla andare di nuovo. Quindi aveva preso una decisione e aveva legato il suo spirito a questo mondo.

Zachary scattò in avanti con le braccia aperte, afferrando Tiara prima che la sua testa colpisse la sabbia. Assicurandosi che lei avesse ancora polso e respirasse, guardò Guy, notando che il mago stava ancora guardando il punto in cui prima era in piedi Tiara, come se potesse ancora vedere Carley.

Carley guardò Tiara, poi guardò suo fratello con disapprovazione. “È una cosa cattiva...avresti almeno potuto avvertire Tiara di cos’avresti fatto.”.

“Le chiederò scusa.” Guy sorrise e si asciugò alcune lacrime dalla guancia. “Adesso che hai un legame tra i mondi, non avremo bisogno di nessun medium.”.

Carley ridacchiò sapendo che l’incantesimo era innocuo, ma almeno adesso poteva andare in giro, anche se lui e Tiara erano gli unici in grado di vederla. “Ricordati di non parlare con me davanti alla gente. Penseranno che sei impazzito.” Guardando il castello, si rese conto che avrebbe potuto anche essere la spia segreta di Guy, se il PIT ne aveva bisogno. Gliene avrebbe parlato più tardi.

“Ti voglio bene, fratellone, ma dovresti chiedere scusa a Tiara prima che Zachary decida di arrostirti.” Si chinò e posò le labbra sulla fronte di Guy, anche se sapeva che lui non poteva sentirle. “Io sarò qui.”.

Guy vide Carley sorridergli prima che la sua immagine svanisse, lasciando la sagoma furiosa di Zachary nella sua linea diretta di visione.

“Che diavolo le hai fatto?” ringhiò Zachary mentre teneva il corpo rigido di Tiara stretto al proprio petto.

Guardando il viso rilassato di Tiara, le scostò alcune ciocche di capelli quando il vento le fece svolazzare sulla sua guancia e le sue labbra. Si calmò subito, pensando a parecchie cose nello stesso momento. La sua pelle era morbida così come sembrava...e anche i capelli.

Zachary rabbrividì mentre essi ricadevano dalle sue dita come fili di seta. Il suo sguardo si posò su quelle labbra carnose in un silenzio attonito quando il desiderio di baciarla gli strinse il petto. La sua innocenza preservata la rendeva più bella e seducente di quanto avesse mai pensato di sua madre...quella consapevolezza lo spaventava in modi che non riusciva a capire.

Guy osservò le emozioni che si rincorrevano sul volto di Zachary mentre l’altro interagiva con il corpo inerte di Tiara. Un nodo si strinse alla bocca del suo stomaco, non gli piaceva affatto che Zachary fosse così vicino a lei... dimenticando praticamente chi l’aveva tenuta tra le braccia poco prima.

Alzandosi dalla sabbia bagnata, Guy accorciò rapidamente la distanza tra loro e si fermò accanto a Zachary per un attimo. Strinse inconsciamente i pugni prima di inginocchiarsi accanto a Tiara, e guardò con aria dolce il suo viso.

“Non le ho fatto del male... lo giuro. Non lo farei mai.” disse Guy con voce profonda, pensando davvero ogni parola. Si sporse e fece scorrere le dita sulla sua guancia morbida, e quasi ringhiò quando le braccia di Zachary si strinsero attorno al suo corpo, ma mantenne il controllo. “Mi ha dato l’unico dono che nessun altro avrebbe potuto darmi e le devo tutto per questo.” Guy riprovò.

“Ti ho chiesto cosa diavolo le hai fatto per farla svenire.” chiese Zachary, spingendo la mano di Guy lontano dalla guancia di Tiara, non fidandosi del mago. Aveva già fatto quell’errore una volta. “Lei non è come noi quando si tratta di guarire. È umana, idiota, e questo la rende fragile.”.

Guy lasciò cadere la mano lungo il fianco comprendendo il senso di protezione di Zachary, ma non si allontanò. “Ho combinato un incantesimo che io e Carley abbiamo trovato qualche anno fa con il potere della negromanzia emanato da Tiara, mentre lei permetteva a Carley di usare il proprio corpo come tramite.” Allungò di nuovo la mano solo per trovare Zachary a respingerla una seconda volta.

“Sta’ lontano.” gli ordinò Zachary.

“È grazie a lei che ora potrò vedere Carley ogni volta che voglio.” Guy continuò, ignorando la richiesta. “Tiara mi ha ridato mia sorella...e per questo sarò per sempre in debito con lei.”

“Se Tiara non si sveglia e mi dice che sta bene, allora ti spedirò da tua sorella nel modo più rapido possibile.” Zachary lo minacciò, per poi sussultare quando dita morbide gli sfiorarono le labbra.

Entrambi gli uomini volsero lo sguardo verso la piccola donna, ma erano gli occhi di Zachary che Tiara cercava.

Zachary rimase quasi senza fiato quando vide per la prima volta da vicino il vero colore degli occhi di Tiara. Erano pieni di lucenti pagliuzze dorate e verdi che sembravano muoversi a caso, quasi ipnotizzandolo, e lo fissavano con innocenza tentatrice.

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