Amy Blankenship - Cuori Maledetti стр 20.

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"Taci, uomo di poca fede! - ridacchiò Shinbe, mentre il ragno si dissolveva lentamente - Quando avrà finito di sciogliersi ci vorrà un microscopio per trovarlo. Ma adesso ... Si voltò come una furia e saltò addosso a Toya. Poi lo annusò con cura.

Toya gli lanciò uno sguardo dodio, che Shinbe ignorò del tutto. Così Toya lo afferrò per la collottola e lo sollevò a parecchi centimetri da terra, scuotendolo come un panno di bucato. Non farlo mai più! gli sibilò. Poi lo lasciò cadere con una smorfia di disgusto.

Shinbe si alzò dal pavimento con un sorrisetto malizioso. E tu chiami me pervertito. Non c'è da stupirsi che Spiderman si fosse invaghito di te. Profumi di Kyoko lontano un miglio! I suoi occhi color ametista saettarono di rabbia. Come mai?

Ma Kyou interruppe il litigio. Ehi! - esclamò con la sua profonda voce da baritono - Ma se siamo tutti qui a fare cazzotti tra di noichi sta proteggendo Kyoko?

*****

Quando Kyoko aveva chiesto a Tasuki se poteva usare il suo cellulare per chiamare un taxi, lui le aveva subito offerto un passaggio ovunque lei volesse andare. Kyoko accettò con gratitudine, perché aveva un po paura ad avventurarsi da sola in una città che ancora non conosceva.

"Vuoi andare al centro commerciale? Nessun problema! Ehi, se vuoi, posso aiutarti a scegliere un costume per il ballo in maschera." disse Tasuki, già pregustando i vari costumi che le avrebbe fatto provare. Ma poi tornò in sé, pensando che, se le avesse consigliato dei costumi discinti, come aveva in mente di fareanche gli altri studenti della scuola lavrebbero vista così abbigliata. Immagino che tu voglia andarci per comprarti il costume, no?"

Kyoko sospirò e guardò fuori dal finestrino della macchina, incerta se dirgli o no la verità. Mentre erano imbottigliati nel traffico vide davanti ai cancelli della scuola lo stesso ragazzo solitario della mattina. Era ancora lì? A far che? E perché attirava tanto la sua attenzione?

Scrutandolo meglio, si accorse che il giovane si manteneva perfettamente immobile in mezzo al caos cittadino, proprio come se fosse una statua, e i suoi occhisì, ora non poteva sbagliare: erano neri come la notte, non verde smeraldo come le era sembrato quella mattina.

Lo fissò finché lauto non fu troppo lontana per distinguerlo bene. Ma sentiva che lui la stava ancora guardando: lo sentiva dentro, come una fame rabbiosa e inestinguibile. Aguzzò lo sguardo e, incredibilmente, gli parve di vedere in quella figura ormai lontanissima un movimento delle labbra. Maera impossibile!

Cosa? pensò, sforzandosi di comprendere cosa stesse dicendo il ragazzo misterioso. Ma Tasuki la scrollò da quella specie di suggestione.

"Lo conosci?" le chiese, fissando lo specchietto retrovisore. Qualcosa in quel ragazzo lo turbava. Conosceva tutti, a scuola, ma di sicuro quello non lo aveva mai visto prima. Non è uno studente. si disse.

Kyoko si appoggiò allo schienale, ma poi non riuscì a trattenersi e si voltò di nuovo. Per fortuna Tasuki aveva girato langolo e il ragazzo non si vedeva più. Solo allora Kyoko parve risvegliarsi da quella specie di trance. No, non lo conosco. mormorò. Poi cercò di cambiare argomento. Scusa Tasuki, ma sono un po nervosa. Sai, è stato il mio primo giorno di suola qui, e devo ancora raccapezzarmi. E poinon sono mai stata in un centro commercialeo in un qualsiasi negozio.

"Cosa? - esclamò Tasuki, sorpreso - Mi prendi in giro?

"Per niente. Kyoko lo guardò fisso. Sai tenere un segreto?

Tasuki annuì, e strinse con forza il volante "Non ti tradirei mai, Kyoko. Anche se ci siamo appena conosciuti mi sono già affezionato a te. Puoi fidarti.

"Grazie." Kyoko si sistemò per bene sul sedile, fissò il vuoto davanti a sé e, lentamente, cominciò a raccontargli tuttoma proprio tutto della sua vita. A questo punto capirai perché ho bisogno di rifarmi il guardaroba. concluse.

Erano dieci minuti che Tasuki aveva parcheggiato lauto davanti al centro commerciale, mentre lei continuava a parlare. Quello era il racconto più triste che avesse mai sentito. "Vuoi dire che nessuno ti ha mai baciata? sussurrò. Lei lo guardò stranita, e lui sorrise. Poi Tasuki si avvicinò a lei, la prese tra le bracciae la baciò.

Non fu un bacio di passione, ma uno scambio daffetto, un tentativo casto di penetrarle il cuore. Kyoko spalancò gli occhi e lo lasciò fare. Quando Tasuki si staccò da lei emise un profondo respiro e rimase un attimo in silenzio, godendosi la meraviglia del suo primo bacio. Tasuki era in ansia, la guardava fisso, chiedendosi se non fosse stato un errore, se non avesse osato troppo, la prima volta che uscivano insieme. Ma si rasserenò, quando Kyoko si voltò verso di lui e gli sorrise. Allorale era piaciuto!

Pazzo di gioia, Tasuki le indicò il centro commerciale che avevano davanti. Sai una cosa, Kyoko? Oggi inauguriamo la frase: Spendi pazzamente, dei soldi non me ne frega niente! esclamò.

*****

Tama era sulla soglia della palestra abbandonata e fissava con odio i cinque guardiani che uscivano dal retro dellIstituto. Avevano appena ucciso il demone ragno che loro gli avevano inviato contro, proprio come preventivato. Quel mostro era stato solo un banale esperimento, e pazienza se era stato sconfitto.

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