Amy Blankenship - Cuori Maledetti стр 16.

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Aveva iniziato con storie d'amore storiche in cui l'indiano rapiva la ragazza bianca e la portava nella sua tenda, e la teneva prigioniera finché lei non sinnamorava pazzamente di lui. Poi era passata alle storie di natura paranormaleo vampiri, ad esempio. Anche in quel caso, mostri che rapivano le ragazze e non le uccidevano, ma anzi le vittime si innamoravano di loroAi tempi della vecchia scuola era convinta che quel tipo di letture fosse il massimo per una ragazzina innocente come leima ora che era arrivata in quel college ed era circondata da tutti quei maschi meravigliosi i suoi ormoni sembravano impazziti.

Nell'ultimo anno aveva letto ogni tipo di romanzo paranormale su cui poteva mettere le mani e più cupo era, meglio era. Tanti ne aveva letti che ormai aveva capito che la sua innocenza era andata...anche se solo nella mente.

Quando la campanella di fine intervallo suonò si rese conto che si era talmente sprofondata nelle sue fantasie che non aveva mangiato che tre acini duva. Dopo aver rimesso la borsa termica nello zaino provò ad alzarsie si trovò davanti una mano pronta ad aiutarla.

Era Tasuki. Sei pronta? le chiese, e finalmente sorrise, notando che lei lo stava guardando con gli stessi occhi sognanti che aveva riservato ai ragazzi nuovi. Forse non tutto era perduto.

Kyoko ricambiò il sorriso. "Andiamo da Shakespeare. esclamò.

"Ehi, che ne sai che oggi abbiamo Shakespeare in programma?" chiese Tasuki, confuso.

"Beh, immagino che in questa scuola non si portino classici di vampiri! ridacchiò Kyoko. Quando entrarono in classe, Tasuki indicò il banco vuoto in fondo, poi andò a vedere se l'insegnante aveva una copia in più di Romeo e Giulietta.

Kyoko era già seduta e stava tirando fuori i suoi libri quando la sedia accanto a lei raschiò il pavimento. Alzò lo sguardo e il respiro le si bloccò in gola. Il ragazzo che aveva visto guardarla dalla sua motocicletta durante lintervallo si era seduto accanto a lei, dopo aver appeso la sua giacca di pelle allo schienale del sedile.

Quando Tasuki tornò col suo libro di Giulietta e Romeo trovò il posto accanto a Kyoko occupato. Sconfitto di nuovo, vero? mormorò a se stesso. Tornò dal Professore. Scusi, non è che ne ha due copie da prestare?

Fino a qualche giorno fa sì, poi laltro ieri notte qualcuno ha fatto irruzione nella scuola e ha rubato quasi tutti i libri di questo corsosoprattutto quelli di letteratura, matematica e scienze. Roba da non crederci! rispose linsegnante, e tornò con la testa sui registri che aveva sulla scrivania.

Tasuki rimase un attimo interdetto: che aveva detto? Che mancavano i libri di letteratura, matematica e scienze? Strano. Guardò con sospetto il ragazzo accanto a Kyoko.

"Mi scusi professore. - chiese di nuovo - Ma questi ragazzi nuovi che si sono trasferiti oggi, i maschi intendo, sa da dove vengono, chi sono?

Il professore parve riflettere. "Non so molto di loro. Una cosa però mi è rimasta impressa: sono tutti fratelli, adottati dalla stessa famiglia e, come puoi notare, gemelli. E non hanno mai frequentato una scuola pubblica fino ad ora, hanno sempre studiato privatamente. Prese un pacco di fogli e li consegnò a Tasuki. Puoi distribuirli, per favore?

Tasuki si sentiva confuso e turbato. Quando si avvicinò a Kyoko per portarle il libro si rilassò, vedendo che lei gli sorrideva come al solito. Ho trovato una sola copia, mi dispiace. - le sussurrò, chinandosi su di lei - Comunque, possiamo sempre fare i compiti insieme. Ma si rialzò di botto, quando vide lo sguardo minaccioso del nuovo compagno di banco della ragazza, e quasi gli parvedi sentirlo ringhiare.

"Grazie." disse Kyoko, e subito si voltò verso il ragazzo nuovo. Voleva dirgli che avrebbero dovuto condividere il libroma non riuscì a proferire parola. Quando lui si tolse gli occhiali e si voltò a guardarla, Kyoko vide che i suoi occhi erano di un meraviglioso blu ghiaccio. Ma non era proprio un colore normale. Eraqualcosa di più profondo, immenso eoscuro. Era come se dentro vi ardesse una luce oscura.

Quando si era girato verso di lei, i suoi lunghi capelli per un attimo le avevano sfiorato la guancia, e a quel tocco morbido Kyoko era quasi trasalita. Dobbiamo fare a metà. riuscì a malapena a sussurrare.

"Bene, allora io sarò Romeo e tu la mia Giulietta. rispose Kotaro, con voce ammaliatrice.

*****

Kyoko si avviò con Tasuki alla lezione di recitazione. Il suo nuovo compagno di banco in tuta di pelle sembrava leggere Romeo e Giulietta da quando era bambino! Si scrollò di dosso il suo sogno ad occhi aperti quando entrarono nellauditorium della scuola e capì che non sarebbe stata una lezione qualsiasi.

"Oggi addobberemo la sala per la festa di maschera di venerdì. - le disse Tasuki - Si terrà proprio nella sala di fronte. Qui abbiamo raccolto tutto quello che ci serve. Infatti Kyoko vide gruppi di studenti carichi di roba che correvano affannati di qua e di là. Andiamo a dare una mano. suggerì Tasuki.

Afferrò un paio di scatole e si voltò a guardarla, in attesa che lei lo seguisse. Kyoko afferrò una scatola dal pavimento e quasi barcollò sotto al suo peso. Stava per cadere quando, prima ancora che Tasuki potesse soccorrerla, una mano laveva già afferrata.

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