Si abbassò per raccattare lo zaino, ma qualcuno la precedette. Era Tasuki, che le porse galantemente la borsa e le sussurrò: Pronta per la lezione di matematica?
Kyoko annuì e si mise a ridere. Non sarò mai pronta! scherzò. Tasuki non capì subito la battuta. Poi, vedendo che lei continuava a ridere, afferrò e alzò gli occhi al cielo, gemendo per finta: Oh, a chi lo dici! Non faccio in tempo a pensare di aver capito tutto, che il Professore se ne esce con qualcosa di nuovo e devo ricominciare tutto daccapo!
Afferrò Kyoko per mano e la tirò verso il corridoio: Dai, che ti mostro la porta dellinferno!
Shinbe strinse gli occhi, quando vide Tasuki schizzare via con Kyoko, stringendola con fare possessivo. Ma cosa crede di fare? - mormorò tra sé - Ora gliela faccio vedere io! E scrocchiò le dita, con limpulso irrefrenabile di mollare un pugno sulla faccia di quel bellimbusto.
Chiuse gli occhi, e lanciò intorno a sé unondata di energia, per verificare che larea fosse libera dai demoni. Quando londa di potere investì Kyoko e raggiunse Tasuki, Shinbe si accigliò. Quel tipo non era un demone maquellaura gli era stranamente familiare.
Quando entrarono nellaula di matematica, Tasuki la spinse subito verso il banco vuotoma Kyoko si fermò di botto: davanti a lei cera proprio il ragazzo con i capelli argentati che aveva visto in segreteria! Malgrado le stesse di spalle, lui sembrò percepire la presenza di Kyoko e subito si voltò verso di lei, fissandola con i suoi bellissimi occhi dorati. Era così bello che Kyoko non riuscì a staccargli lo sguardo di dosso ma rimase lì a fissarlo, come inebetita.
Quanti ragazzi nuovi sono arrivati, oggi? esclamò Tasuki ad alta voce, non rivolgendosi a nessuno in particolare.
Sei gli rispose Kyoko con aria sognante, ricordando le parole che aveva borbottato la segretaria.
"Behil mio posto è questo mugugnò Tasuki, andandosi a sedere.
"Behil mio posto è questo mugugnò Tasuki, andandosi a sedere.
Kyoko provò un senso di déjà vu quando notò un libro di matematica aperto sul banco del ragazzo dai capelli argentati, come se lui la stesse aspettando. Si scrollò di dosso quella sensazione, nella convinzione che fosse stato linsegnante a deciderlo, visto che lei era nuova. Ma più si avvicinava a lui, più si sentiva turbata. Era come se ogni ormone nel suo corpo si fosse risvegliato di colpo.
Quando si sedette al banco e lui le si avvicinò, sentì il sangue arrivarle alla testa. Girò lo guardo, e notò la faccia livida di alcune compagne, che la stavano fissando. Intuendo che quella sarebbe stata lora più lunga della sua vita, Kyoko abbassò gli occhi e si massaggiò le tempie.
Quando il compito in classe ebbe inizio, Kyoko si rese conto che aveva dimenticato tutto, anche se si trattava di una materia che lei conosceva molto bene. Kyou invece andava avanti spedito, come se il compito fosse una cosa da nulla, e lei, che si era bloccata già alla seconda operazione, sospirò di frustrazione.
La professoressa stava andando in giro per i banchi e, quando notò che Kyou aveva quasi finito, gli disse: Bene Kyou, visto che sei a buon punto perché non dai una mano a Kyoko? e poi andò avanti a controllare gli altri, lasciando Kyoko nel pieno imbarazzo.
Kyou si girò subito verso di lei, e una ciocca dei suoi lunghi capelli le sfiorò la mano. A quel tocco morbido Kyoko sussultò: eh sì quellanno avrebbe avuto molto bisogno dellaiuto del suo compagno di banco!
Lui le sorrise, come se le avesse lento nella mente. La guardò fisso negli occhi, le prese una mano e poi le sussurrò: Dai qua, ti aiuto io.
Alla fine della lezione, Kyoko aveva ritrovato la memoria su come risolvere quel problemino di matematica. Nel pomeriggio lei e Kyou avevano anche finito i compiti per lindomani. Quando le due ore di matematica terminarono, anche Kyou le chiese se poteva tenersi il libro per quel giorno, proprio come aveva fatto Tasuki. E, parlando del diavoloecco Tasuki che laspettava davanti alla porta dellaula di Economia domestica
"Davvero hai questo corso?" gli chiese Kyoko, strizzando locchio a Kyou.
"Scherzi? Non ci crederai, ma questanno si sono iscritti più maschi che femmine! - esclamò lui, con uno strano scintillio negli occhi - A noi ragazzi piace imparare a cucinare per le persone che amiamo!
Poi Tasuki la prese sottobraccio. "Inoltre, gli alunni si mangiano quello che cucinano, quindi risparmiamo sul pranzo!
"Ah! Ecco la verità! - ridacchiò Kyoko - Ecco perché ti sei iscritto a questo corso! Kyoko gli fece un sorriso malizioso, ben sapendo di essere una vera frana in cucina. Fino alla sera prima non si era mai avvicinata ai fornelli e quindi temeva che i suoi compagni di corso lavrebbero presa in giro. Adessobeh, o imparava a cucinare o avrebbe passato a latte e Cheerios tutta la vita!
Quellaula era molto diversa dalle altre. Invece dei banchi e della cattedra cerano fornelli e tavoli da lavoro. Sembrava più il retro di un ristorante che una classe.
"Qui, postazioni libere! esclamò Tasuki, portandola rapidamente in fondo allaula, proprio davanti ai fornelli e al pentolame. Kyoko lanciò unocchiata in giro e si accorse che nella sala c'erano ben cinque fornelli, attrezzati di tutto. Chissà se i ragazzi avrebbero cucinati da soli o in gruppo.