Marco Fogliani - Scherzi Del Diavolo стр 3.

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Alla loro vista Dario rallentò, cercando di ricordare se potessero esserci stati due passeggeri sullo stesso motorino. Poi addirittura fermò la sua utilitaria e fece per andare loro incontro, fingendo di voler prestare aiuto; ma fu vero stupore quando riconobbe nel più malconcio dei due il suo amico Giorgio.

Giorgio! Sei tu? Ma cosa ti è successo?

Andavo tranquillamente in motorino e sono stato urtato da dietro, non ho visto né come né da chi.

Un mascalzone, un pirata della strada lha investito ed è scappato senza prestare soccorso, aggiunse laltro signore. Ma voi vi conoscete? E ricevendo dai due risposta affermativa, costui si congedò: Allora può prendersi cura lei del suo amico, vero? Ho un impegno e devo proprio andare, ma vado via tranquillo sapendo che è in buone mani.

Così Dario rimase solo con Giorgio. Lo aiutò ad alzarsi e, sostenendone il passo zoppicante, a raggiungere la sua utilitaria, dove lo fece sedere. Qui Giorgio scoppiò in lacrime.

Oh, Dario, che sbaglio che ho fatto. È tutta colpa di quella maledetta Diablo!

Vuoi dire che è stata una Diablo ad investirti?, chiese Dario in cuor suo preoccupato.

No, non credo, anche se non mi sorprenderebbe. Voglio dire che quella macchina porta una jella pazzesca. Da quando lho comprata non me ne è andata bene una. Ho litigato coi miei e soprattutto con mia moglie, da cui mi sono quasi separato. In ufficio ora tutti mi detestano. Prima ero un uomo felice; poi non so cosa mi è successo. Sono diventato vuoto, arido, crudele. Tutto è andato allo sfascio. Per questo oggi sono venuto a riconsegnarla, a strappare quel maledetto contratto; ma evidentemente non è bastato. E sì che mi sembrava di aver fatto un così grande affare. Pensa che lho addirittura consigliato a destra e a manca, spargendo la voce a tutti i miei amici. Qui Giorgio si interruppe e, preoccupato, guardò Dario. A proposito, tu che ci fai qui? Non mi dirai che sei venuto anche tu fin quaggiù per comprarla?

Dario fece il vago. Lofferta sembrava buona, da come lavevi descritta.

No, non ti fidare. Ti farà un contratto scritto a caratteri piccolissimi: leggilo tutto con attenzione. Purtroppo io lho fatto troppo tardi. Firmandolo, rinuncerai alla tua anima: cè scritto proprio così! In un impeto dira lho strappato in mille pezzi, altrimenti te lo farei leggere, perché capisco che sia difficile da crederci. Ma devi credermi. E oggi, tornando a consegnargli la macchina, ho preteso che strappasse la sua copia del contratto. Sta qui a due passi, e sospetto che sia stato lui volontariamente a investirmi.

Adesso calmati. Sei già stato tanto scosso per la botta. Se ti agiti non migliori certo la situazione. Ti accompagno alla fermata dellautobus, non è molto lontana da qui.

Forse sarebbe meglio se mi portassi all'ospedale, a un pronto soccorso, a farmi visitare, ribatte Giorgio un po confuso.

Suvvia, non esagerare. Non buttarti troppo giù: sei giovane, una tempra forte, cosa vuoi che ti sia successo? Vedrai che a casa, con un po di riposo, ti riprenderai subito.

Per Giorgio, che in cuor suo pensava di meritarsi ben altro trattamento (magari essere riaccompagnato a casa, non certo scaricato subito), fu un altro duro colpo al morale, già a terra dopo lincidente. Non insistette più di tanto mentre scendeva, zoppicando, alla fermata dell'autobus.

Ci sarebbe anche da recuperare il motorino, devo portarlo ad aggiustare. Puoi occupartene tu, visto che sei già qui con la macchina?

Certamente, gli rispose Dario. Adesso vado e lo carico nel bagagliaio. Stai tranquillo, te lo farò riavere a casa al più presto.

Dario salutò sbrigativamente Giorgio e poi, facendo inversione di marcia, ritornò a prendere il motorino. Ma solo dopo averlo sistemato a bordo gli venne in mente che, se avesse acquistato la Diablo, non poteva tornare a casa guidando due auto.

Non fa niente, pensò, caso mai glielo riporto un'altra volta, con calma. E poi, continuando nei suoi pensieri: Però, che idea: vendersi l'anima. Per forza gli è successo di tutto: lui ci crede a queste cose. Io per fortuna no. Sono ateo, figuriamoci se posso credere di avere un'anima. La compravendita dell'anima mi sembra un'altra ciarlataneria, un possibile modo molto astuto per fare soldi, questo sì. Fossi stato più furbo magari ci avrei pensato già da tempo. Però, quellAbdul: ne sa una più del diavolo. E, a proposito di furberie, cominciò a vagliare il modo e la possibilità di risparmiare anche le commissioni a Giorgio o addirittura a intascarsi le sue, dato che il suo amico aveva restituito la macchina.

Non fa niente, pensò, caso mai glielo riporto un'altra volta, con calma. E poi, continuando nei suoi pensieri: Però, che idea: vendersi l'anima. Per forza gli è successo di tutto: lui ci crede a queste cose. Io per fortuna no. Sono ateo, figuriamoci se posso credere di avere un'anima. La compravendita dell'anima mi sembra un'altra ciarlataneria, un possibile modo molto astuto per fare soldi, questo sì. Fossi stato più furbo magari ci avrei pensato già da tempo. Però, quellAbdul: ne sa una più del diavolo. E, a proposito di furberie, cominciò a vagliare il modo e la possibilità di risparmiare anche le commissioni a Giorgio o addirittura a intascarsi le sue, dato che il suo amico aveva restituito la macchina.

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