I suoi occhi si spalancarono, quando sentì il suono della voce inquietante di suo fratello penetrargli improvvisamente nella mente. Fratello ... massacreresti i miei figli per lei? Salvala allora ... la farai a pezzi solo più tardi. Sei un demone, un assassino a sangue freddo ... pensi davvero che lei potrebbe amarti?"
Hyakuhei scrutò a fondo loscurità, sapendo che il fratello era lì da qualche parte e lo stava osservando. Smettila di perseguitarmi, Tadamichi. Ti annoia così tanto uccidere, che preferisci guardare me, mentre lo faccio? Con un ringhio profondo recise il legame con il suo gemello e urlò, vedendo che la ragazza era già scomparsa. Sentiva dentro di sé un'incontrollabile gelosia nei confronti di chiunque osasse separarlo da lei.
Sentì un sussurro quasi impercettibile alle sue spalle e si voltò di scatto, scagliando con la mano unondata di potere avanti a sé. Una forza terribile colpì Amni nel petto.
Il vampiro fu scaraventato dall'altra parte della stanza, andando a sbattere contro lo specchio dietro il bancone e mandando in frantumi una pila di bicchieri dai vino. Qualsiasi rumore nel locale si fermò e tutti rimasero attoniti a guardare quello che era successo. Hyakuhei si maledisse per la sua imprudenza.
Amni si alzò e vacillò in direzione di Hyakuhei. I due si fissarono per un attimo, sancendo un muto patto con gli occhi, mentre gli avventori del locale rimanevano zitti e atterriti a guardare. Maledizione! Gli umani non dovevano mai assistere a cose del genere.
Vedendo che Amni non si era fatto niente, lentamente tutti i ragazzi ripresero a fare ciò che stavano facendo e la tensione nel locale svanì. Hyakuhei voltò le spalle al barista, senza perdere tempo a cancellare il ricordo di ciò che era successo dalla testa di quegli stupidi umani: ci avrebbe pensato il giovane vampiro. Lui aveva cose più importanti da fare.
Uscì nel vicolo e ghignò maleficamente, quando vide i tre mezzosangue cominciare ad accerchiare il loro simile e la ragazza.
Ti piace così tanto vedermi uccidere i tuoi figli, Tadamichi? Allora guardami! sussurrò nella sua mente, mentre la sua aura nera si colorava di sangue. Avvertendo il suo potere assassino i quattro mezzosangue si bloccarono e si voltarono a guardarlo, con i loro occhi neri come la pece. Ma non appena lo videro lo scambiarono per il loro signore Tadamichi, e provarono a fuggire, per sottrarsi alla sua rabbia omicida.
Con un movimento troppo rapido per essere visibile ad occhio umano, Hyakuhei scivolò accanto a quello che gli era più vicino e gli artigliò il petto con la mano. Sogghignò di piacere vedendolo morire, poi gli coprì la bocca con laltra mano e gli torse velocemente il collo, che si spezzò con uno schiocco secco.
Il vampiro si irrigidì per un attimo, riprese le sembianze umane che aveva quando era stato trasformato, e infine crollò a terra in un mucchio di polvere grigiastra. A questa scena, gli altri vampiri cominciarono visibilmente a tremare di paura e di orrore: il loro signore era lì e seminava la morte!
Gli occhi di Hyakuhei divennero neri come la notte più scura, prima di posarsi sui mezzosangue terrorizzati. I demoni sibilarono violentemente di paura, e poi svanirono nellombra. Hyakuhei si ripulì lentamente la mano dai resti del vampiro ucciso e si mise con calma sulle tracce degli altri.
Il secondo fu molto più semplice da affrontare, e presto si trovò senza testa ... letteralmente. Per quanto riguardava il terzo ... Hyakuhei decise di divertirsi un po'. Si materializzò accanto al muro in cui il mezzosangue sperava di confondersi. Lo lasciò fare per un po, poi gli si parò davanti pericolosamente.
Gemendo piano, l'ultimo vampiro rimase ammaliato dallo sguardo di Hyakuhei. Lui fece un respiro profondo, poi inclinò la testa di lato e gli tese una mano, in modo che il vampiro potesse prenderla. Il mezzosangue barcollò lentamente verso il suo signore, incapace di resistere al fascino del maestro. Una volta faccia a faccia, Hyakuhei lo afferrò e lo tirò verso di sé.
Non era fatta per te. gli sussurrò piano. Aprì le labbra, aspettando che le zanne gli crescessero per intero, poi le affondò nella gola della vittima. In parte provava disgusto per ciò che stava facendo, ma togliere la vita a un suo simile in quel modo aveva i suoi vantaggi. Poteva scavare nella sua mente e fare suoi tutti i pensieri e i ricordi, mentre quello morivae così venire a conoscenza di dove si nascondevano gli altri mezzosangue.
Con sua grande delusione, quel vampiro aveva pochi ricordi. Ritirò rapidamente le zanne strappandogli dal corpo un grosso pezzo di carne. Sputò con disgusto il sangue della vittima e lasciò cadere il corpo pe terra. Non provò alcun sentimento di pietà per il vampiro morente che lo guardava con occhio supplice.
Il sangue che aveva bevuto quella sera gli usciva a fiotti dalla ferita. comunque non era il suo. In quello stato era troppo debole per chiedere aiuto ai suoi simili, ma Hyakuhei non voleva rischiare che potesse sopravvivere. Gli mise un piede sulla testa e vi si appoggiò con tutto il suo pesofracassandogli il cranio.
Fece un passo indietro e lo guardò soddisfatto, quando si vide la scarpa imbrattata del sangue della sua vittima, che lentamente stava trasformandosi in cenere.
Lanciando unultima occhiata quella massa informe che era diventato il mezzosangue, Hyakuhei non provò alcun rimorso nellaverlo uccisonellaverli uccisi tutti, e di avergli strappato la ragazza dalle mani. Ora rimaneva lultimo, quello più audace, che aveva osato sfiorare la giovane umana che lui aveva scelto come SUA preda. Sorrise, al pensiero dellabominio che gli avrebbe fatto.
Quei mezzosangue avevano bisogno di un vero maestro, quello che Tadamichi non era mai stato per loro. Non gli aveva insegnato niente del codice donore dei vampiri. Lunico pensiero che erano in grado di formulare quegli ottusi mezzosangue era: Mordete gli umani e nutritevi di loro! Questa era lunica cosa che Tadamichi era riuscito a scolpire nelle loro menti.
Suo fratello li aveva trasformati in nient'altro che demoni bastardi senza alcuna morale vampirescail che li portava a comportarsi da bestie idiote. Ad esempio, come avevano osato, quei tre, provare a ribellarsi a lui, un Antico? Non sapevano che, se ne incontravano uno, dovevano subito sottomettersi e inginocchiarsi ai suoi piedi? Hyakuhei si convinse ancora di più che aveva fatto bene a ucciderlierano poco più che animali.
Si voltò lentamente nella direzione in cui era andato l'ultimo vampiro. Si aggiustò il colletto e si mise tranquillamente sulla scia del suo odore. I suoi piedi si muovevano silenziosamente sullimpiantito del marciapiede, e Hyakuhei dovette resistere all'impulso di scopare mentalmente quella creatura in fondo così eccitante, come aveva fatto con tanti suoi simili.
Questa nuova razza di vampiri che Tadamichi aveva creato era un gruppo di imbecilli sensuali ... pronti a scappare al primo segnale di pericolo. Tadamichi non gli aveva mai detto che, se si mostravano forti, sarebbero sopravvissuti alla morte...
Cominciò ad infuriarsi, perché non riusciva a capire dove quel mezzosangue avesse condotto la ragazza. Stava arrivando in centro città, e le strade si facevano sempre più piene di gente. Hyakuhei ignorò lodore lasciato dalle prostitute sui marciapiedinon erano meno demoni degli altri. Ogni tanto la luce di un lampione scoppiava, a causa del suo furore mentre ci passava sotto.
"Dove vai così di fretta, ragazzo? - gli chiese lascivamente una puttana, mentre lui le passava davanti - Se cerchi una femmina con cui divertirti, passa la notte con me!
Hyakuhei lanciò alla donna uno sguardo mortale. Nello stesso momento, il parabrezza dell'auto accanto a lei esplose verso l'esterno, facendo urlare di paura la gente là intorno. La puttana fece un balzo allindietro per il terrore, e Hyakuhei riprese il suo inseguimento. Sapeva che a questo punto la ragazza doveva essere sua ... e che non avrebbe permesso a nessuno di avvicinarsi a lei. Se qualcuno avesse solo osato pensarlo, gli avrebbe strappato il cuore e glielo avrebbe ficcato in gola!