Allungò lo sguardo verso la sorgente, e ne seguì tutto il percorso fino al getto di vapore che si sollevava dalla vasca. Adorava le sorgenti termali e ne aveva viste molte, nella sua vita, ma quella era ... di gran lunga la più bella, adorabile come il pane bianco a cassetta! Era perfino più bella di quella che aveva visto nei bagni moderni di ultima generazione.
Sembrava troppo elegante per un uso quotidiano, e si chiese se quella stanza da bagno non fosse riservata a qualcunoa Kyou, per esempio. Rabbrividì a questo pensiero. Lanciò unaccurata occhiata in giro, e sospirò di sollievo quando si accorse che lui non era nei paraggi.
Guardò nervosamente Hiroki e Hiraru. "Perché mi avete portata qui?"
I bimbi le fecero un largo sorriso e si misero a saltare, eccitati. "Vogliamo che sei la nostra mamma e ci fai il bagno come faceva lei! esclamarono. Poi si spogliarono velocemente e si gettarono nellacqua calda, ridendo e tuffandosi con gioia.
Kyoko spalancò gli occhi: "La vostra mamma?" Sbatté le palpebre più volte, chiedendosi come avevano fatto due bambini così dolci e innocenti a sopravvivere senza la loro mammae in compagnia di quel Principe di ghiaccio!
*****
Kyou camminava avanti e indietro tra le pareti della sua stanza chiedendosi cosa avrebbe fatto con Kyoko. Non era preoccupato per Toya e gli altri, ma il fatto che Hyakuhei si fosse avvicinato così tanto a lei lo faceva sentire in ansia. Se lui non lavesse messa in salvo, cosa le avrebbe fatto, quel demone?
Ringhiò a questo pensiero. Sapeva esattamente cosa le avrebbe fatto. Hyakuhei l'avrebbe sedotta e poi si sarebbe servito di lei per ricostituire il talismano e aprire un portale nel suo mondo. Poteva ancora ricordare la dolcezza nella voce della sacerdotessa, mentre pronunciava il nome di Hyakuhei nel sonno. Quel pensiero da solo era sufficiente a fargli fumare il cervello! Suo zio non era degno di toccarla ... non gli avrebbe permesso nemmeno di sfiorare ciò che adesso era suo!
Smise di camminare e fissò il vuoto. Suauna cosa sua Gli piaceva come suonava. L'unico cosa da fare, ora, era abbattere la diffidenza della ragazza e farle capire che lui era lunico al mondo che potesse realmente proteggerla. E per farlo, doveva averla al fiancosempre.
Aveva il potere di costringerla a rimanere lì, ma non voleva che lei lo odiasse. Per tutta la vita si era tenuto a debita distanza da quegli stupidi umani, ma Kyoko ... non voleva che se ne andasse. Se non avesse mai lasciato il castello, il male non lavrebbe raggiunta. Ma voleva che lei desiderasse di restare, come i gemelli.
Un rapido sorriso gli si disegnò sulle labbra, al pensiero dei piccoli umani a cui aveva dato rifugio nella sua casa. Ritornò per un attimo indietro nel tempo, al momento dellincendio.
Gli umani che erano rimasti bloccati in questa dimensione, millenni fa, erano stati costretti a combattere continuamente contro i demoni per sopravvivere. Ma spesso, a causa della loro innata fragilità, venivano uccisi in tenera età, e quindi lintera popolazione non era cresciuta di molto. Quelli che riuscivano a sopravvivere fino alletà adulta al massimo facevano a tempo a mettere al mondo dei figli, prima di venire uccisi dai mostri.
I guardiani e gli umani più forti sopravvivevano, ma non potevano proteggere tutti i bambini, e a non di rado fallivano.
Questo era quanto era successo con i gemelli. Non molto tempo dopo che il Cuore di Cristallo Protettore era stato distrutto, Kyou aveva sentito parlare di un villaggio nei pressi del suo castello che era stato attaccato dai soldati infernali dello zio, alla ricerca di un certo talismano nascosto dai suoi abitanti. A Hyakuhei interessava quel talismano, e voleva impossessarsene. Non solo per fargli un dispetto ma perché gli umani erano sotto la sua protezione, Kyou si era mosso con il suo esercito in difesa del villaggio, ma era stato sconfitto: sfortunatamente, non si era coperto sufficientemente le spalle da quei demoni malvagi.
Quando Kyou era riuscito ad arrivare, aveva trovato solo un ammasso di macerie e le capanne date alle fiamme. Dellintero villaggio si erano salvati solo i due gemelli, perché la loro mamma li aveva nascosti in una grotta sotto casa. Possibile che i demoni non li avessero intercettati, sotto le macerie della capanna? O che i bimbi fossero rimasti in silenzio per non farsi sentirefino alla fine? Su questo aspetto Kyou era ancora molto confuso. Comunque, era riuscito a localizzarli e li aveva tratti in salvo. Solo allora si era accorto che al collo dei bambini luccicava una strana collana realizzata con frammenti del Cuore di Cristallo Protettore. Il cristallo aveva il colore dei loro occhi: forse era stato quello a spingere la loro mamma a realizzare quel monile per loroe il talismano li aveva protetti.
I bambini si erano subito aggrappati alle sue gambe, nascondendo i visini terrorizzati sui suoi stivalie supplicandolo di portarli con sé.
Kyou li guardò e ciò che lo colpì fu che non solo la collana aveva il colore dei loro occhi, ma ogni frammento aveva la forma di una lacrimacome quelle che vedeva rigare le loro guance. Che strano, che un monile di quel genere avesse quella forma! Avrebbe ricordato loro per sempre il massacro degli umani e le tante lacrime che lintero villaggio aveva versato. Forse era per questo che il cristallo li aveva protetti: perché un giorno ricordassero...e vendicassero quelle morti. Considerando la natura sconosciuta del cristallo e i molti segreti che celava... probabilmente era così.
Capì che Hyakuhei era venuto al villaggio proprio per quelle collane. Allora gliele sfilò dal collo e le nascose nella sua camicia. Poi si disse che il suo dovere era di proteggere il cristallo, non gli umani, e che la cosa migliore era di lasciare i bambini doveranoma cera quella nefasta debolezza nel suo cuore che gli imponeva sempre di fare le scelte sbagliate, quando si trattava di umani. In questi casi, cedeva sempre ai sentimenti, maledicendosi e odiandosi. Così fece ciò che non avrebbe mai voluto fare: prese i bambini con sé. In fondo quei piccoli umani non erano dissimili da lui e i suoi fratelli guardiani. Anche loro non avevano più famiglia.
A quel tempo aveva già conosciuto Kyoko, e provava una forte curiosità per quella sotto-razza nefasta. Quando vide i bambini sgambettare incerti dietro di lui nel tentativo di seguire i suoi lunghi passiquando vide le lacrime rigare i loro volti e sentì le loro vocine disperate gridare aiutocapì che senza di lui sarebbero morti.
Tornò indietro, li prese piangenti tra le braccia e li nascose nel suo castello, dove la barriera avrebbe sbarrato per sempre il passo al malvagio Hyakuhei. Avrebbe vegliato su di loro e prima o poi avrebbe capito perché il nobile Cuore di Cristallo Protettore si prendeva il disturbo di proteggere quella stupida razza umana.
Scrollandosi quei ricordi dalla mente, si sfilò dal collo i monili che quel giorno aveva sottratto ai bambini e si mise a studiarli con attenzione.
I frammenti del cristallo erano lì, e fluttuavano misteriosi sotto i suoi occhi. Intorno a loro aveva creato una barriera invisibile, che vietasse a qualsiasi demone di accedere ai loro segreti. I frammenti brillavano, come una miriade di minuscole lacrime in un mare di dolorele stesse che aveva versato il villaggio e le stesse che avrebbero versato i gemelli, quando da grandi sarebbero stati in grado di ricordare la famiglia perduta. Di tanto in tanto, di notte, i bambini scivolavano via dal loro letto e si accoccolavano sperduti accanto a Kyoue allora rimanevano incantati a guardare le collane, senza pronunciare una parola. Kyou non comprendeva il loro comportamento, ma ormai non faceva più caso alle stranezze degli umani.