Lily amava la natura. Amava stare allaperto. Dopo un po di giorni rintanata in casa iniziava a diventare irrequieta. Specialmente quando era lontana dal suo appartamento vicino alla palude, a Charleston. Nonostante la vista fosse sulla piscina e non sulla palude, amava stare vicino allacqua. Lodore di muffa delle aree paludose la faceva sentire a suo agio.
Il fatto di dover sopportare una rottura nella parte più a sud dei Monti Blue Ridge, con Donovan intento a comportarsi come un completo idiota, le stava facendo riconsiderare tutta la storia del a proprio agio nella natura.
«Per favore, Lily, non sarebbe nemmeno dovuto accadere.»
Merda. La diga costruita per arginare le lacrime cedette, spezzata da un mix contrastante di rabbia, disperazione e umiliazione. Lily non sapeva come reagire a quel colpo devastante. Come aveva potuto fare una cosa del genere, dopo una relazione di cinque anni, una relazione che Lily considerava sana e felice per non parlare del fatto che avevano fatto sesso ogni notte in campeggio. Perché quel tradimento? Cosa aveva fatto di sbagliato?
«La conosco?»
«No.»
«Oh. È più carina di me?»
«Maledizione, Lily. Mi rifiuto di degnare questa domanda di una risposta.»
Lily sbuffò. Significava che lo era.
Camminarono a lungo in silenzio. Ci vollero alcune ore prima che riuscisse a tollerare di nuovo la sua voce. Avrebbe fatto meglio a continuare a leccarsi le ferite in silenzio, invece che subire altre ferite allorgoglio tornando sullargomento, ma non riusciva a capire come avesse potuto desiderare unaltra, quando gli aveva dato tutto. Alcuni suoi amici erano gelosi di lui e della loro ottima vita sessuale. Sapeva che Donovan ne aveva parlato con loro, perché le avevano fatto della avance, guadagnandosi un sostanzioso schiaffo in faccia. Il fatto che amasse il sesso non significava che lo avrebbe fatto con chiunque.
«Rispondi a questa domanda e smetterò di assillarti.»
Donovan inalò bruscamente, quasi fosse lui quello fatto a pezzi dallinterno. «Che cosa?»
«Perché hai avuto bisogno di andare da unaltra? Cosa cè di così sbagliato in me?» Non riuscì a guardarlo mentre lo chiedeva. Al contrario, puntò lo sguardo sui propri piedi in movimento, sperando che gli ultimi due giorni dellescursione finissero in fretta per poter fuggire da lui. Allinizio, sembrò che Donovan non avesse intenzione di rispondere, ma dopo una lunga pausa lo fece.
«Onestamente, mi sento come se dovessi rinunciare alla mia virilità per ciò che sto per dire, ma sei troppo difficile da gestire a letto.»
La terra si sollevò e la afferrò per il piede, scagliandola nel fango. Almeno, così le sembrò durante la caduta. La sommità del suo zaino la colpì alla nuca e Lily rimase a fissare come una stupida la bussola, mentre dallo zaino cadeva oltre la sua testa e dentro un cespuglio lì vicino. Si voltò e guardò con aria minacciosa la radice, ancora avvolta intorno al suo piede.
«Stai bene?» Donovan la raccolse praticamente da terra.
Lily fece una smorfia e soffiò via la terra dal palmo sbucciato. Sia le sue ginocchia che il suo orgoglio erano rimasti feriti, ma la sua mano sanguinava. «Dammi il kit di pronto soccorso, per favore.»
Si sarebbe occupata della mano prima di commentare la rivelazione di Donovan. Si sfilò lo zaino e tutto il contenuto si riversò a terra, come una pignatta piena di odio. Di bene in meglio. Iniziò a ricacciare le sue cose nello zaino, imprecando, e gettò uno sguardo furioso verso Donovan. Chiuse la cerniera ancora funzionante. Donovan le passò il kit di pronto soccorso e rimase in piedi alla sua sinistra, con le mani in tasca, apparentemente perso nei propri pensieri un fatto di per sé spaventoso.
Lily usò la borraccia per versare dellacqua sulla ferita. Per disinfettarla, rovistò nel kit demergenza in cerca della bottiglietta di acqua ossigenata e la applicò, grugnendo per il bruciore. Il taglio era al centro del suo palmo, per cui Lily optò per uno dei grandi cerotti, invece che fasciarlo con una garza. Benché non necessitasse di punti o altro, un po di ghiaccio lavrebbe certamente fatta sentire meglio.
Lily restituì il kit e attese che Donovan lo rimettesse nel suo zaino, ma non appena lo ebbe fatto, non riuscì più a trattenersi. «Per favore, spiegami come faccio a essere difficile da gestire a letto. E io che pensavo che i ragazzi considerassero una fortuna il fatto di fare sesso praticamente ogni giorno per cinque anni, eccetto un paio di giorni al mese.» Non aveva intenzione di suonare tanto amareggiata, ma come altro avrebbe potuto suonare? Le spalle di Donovan si irrigidirono, mentre si rimetteva lo zaino. Evidentemente, aveva sperato che si fosse dimenticata della questione.
«Amo il tuo amore per il sesso. Veramente. Il problema è che la maggior parte delle volte ti ci vuole troppo tempo per raggiungere lorgasmo. Mi sento un completo stronzo a venire prima di te. Se non ti procurassi piacere, non avresti più bisogno di me. Già consumi troppe batterie al mese. So che usi il tuo vibratore quasi ogni giorno. Come pensi che mi faccia sentire, sapere di non essere in grado di soddisfare i tuoi bisogni?»
Lily arrossì. «Ehm Non lo uso tutti i giorni. Forse una o due volte alla settimana, quando sei al lavoro e sono troppo irrequieta per riuscire a concentrarmi.» Forse un giorno sì e uno no. Di certo non giornalmente. E lidea che ci mettesse troppo tempo era ridicola. Con Donovan era già buona che durasse dai sette ai dieci minuti. Okay, a volte per lei quel tempo non era sufficiente. Ma era proprio necessaria tutta quella fretta? Dovera la passione in un approccio da una botta e via? Non aveva alcuna voglia di diventare una di quelle coppie che pianificavano i rapporti segnandoli sul calendario, al pari di un appuntamento dal dentista, per poi non vedere lora di togliersi il pensiero e tornare alla normalità. Oltretutto, quale ragazzo usava lespressione raggiungere lorgasmo in una frase? Idiota.
«Sei perennemente eccitata!» Donovan si fermò, chiuse gli occhi e alzò la testa al cielo. Come se Dio in persona dovesse inviare degli angeli del Paradiso per premiarlo per essersi ribellato contro la fidanzata dissoluta e immorale. Ex-fidanzata. «Scusa, non volevo farla suonare come una cosa brutta. Non lo è. È fantastico e il sogno di ogni uomo. È solo che, a volte, mi sembra tu mi stia prosciugando per soddisfare i tuoi bisogni, come una succuba.»
Wow.
«Se non mi avessi battuta sul tempo, ponendo fine alla nostra relazione, dopo questo commento di certo lo avrei fatto io stessa.» Che genere di uomo tradiva la fidanzata per il troppo sesso? Non aveva alcun senso. Scambiare troppo sesso con altro sesso. Che ipocrita! Forse concedersi tutte le notti la rendeva troppo facile. Oh, no, è vero. Donovan non aveva voglia di fare fatica. Voleva spargere il suo seme e andare a dormire. Per fortuna, sparava a salve.