Certo, piccola. Ti amo.
Questa è bella, disse Wendy dopo che Leticia se ne fu andata. Me la ricorderò.
Ehi, sono le nove, disse Gigi.
Bene, ragazze, disse Bell. Giochiamo.
Wendy e Gigi lo seguirono al tavolo sul retro, dove distribuì le buste, poi corse dagli altri giocatori.
Dopo venti minuti, Blinker venne a sedersi vicino a Bell. Deve essere difficile stasera.
Non penso che sia difficile, ma nessuno ha indovinato ancora.
Eccone uno, disse Blinker.
Uno scuolabus?
No, Willie, disse Bell. Mi spiace.
Maledizione. Gigi e Wendysi stanno ancora scervellando sul puzzle.
Spero che non si facciano male, disse Bell. Ecco che arriva Blake.
È un aeroplano.
No, mi spiace, Blake, disse Bell.
Questo è il più difficile che abbiamo avuto,disse Blake.
Forse il Ringmaster lo ha fatto troppo difficile, disse Willie. Che succede se nessuno indovina?
Il Ringmasterprende lintero piatto, disse Bell.
Ecco che arriva Gigi, disse Willie. Forse ce lha fatta.
È un pompelmo affettato, disse Gigi.
No, disse Bell. Neppure lontanamente.
Wendy corse al tavolo. Un boomerang.
Sì! disse Bell. Congratulazioni.
Evvai! Diciannovemila dollari, disse Wendy.
Vado a prenderti i soldi, disse Blinker.
Come può essere un boomerang? disse Gigi.
Ecco, disse Bell. Te lo faccio vedere. Prese quattro fogli di carta da sotto il computer.
Inizia così. Ed ecco il successivo.
Tutti si avvicinarono per vedere limmagine.
E così.
E infine così.
Certo, disse Wendy, ecco il mio boomerang.
Lo ha visto così nella sua testa? disse Willie.
Wendy annuì.
Stupefacente.
Neppure tra dieci milioni di anni, disse Gigi, sarei riuscita a capirlo.
Blinker mise un sacchetto di soldi sul tavolo.
Wendy sfogliò le banconote. Questo è il modo più semplice di guadagnare diciannove mila dollari che mi sia mai capitato.
Mettili fuori vista, disse Bell. Hai un posto sicuro dove metterli? Sono troppi soldi per essere portati in giro per strada.
In verità, disse Wendy, posso metterli nel tuo posto sicuro per stanotte?
Certo.
Poi domani me ne prenderò cura io, dopo essermi iscritta al prossimo gioco.
Bella pensata, disse Gigi. Ora possiamo metterci al lavoro?
Capitolo Otto
IlMystic Café and Coffee House a Broadway, vicino a Wall Street, era pieno allora di pranzo. I tre piani con balconi e atrio al centro con ascensore perclienti, turisti e impiegati, così come per i dirigenti che intrattenevano la propria clientela.
Mystic Café and Coffee House
Ottantacinque dipendenti correvano tra la cucina nel seminterrato e i 150 tavoli dei tre piani ristorante usando un ascensore di servizio sul retro.
Il maîtreaveva prenotato un grande tavolo per Bell al terzo piano, vicino al balcone che si affacciava sullatrio, con le sue palme alte sette metri e torreggianti bambù che circondavano una fontana di marmo. Lacqua proveniva da unapertura nel soffitto, faceva tre salti tra gli alberi, e colpiva una struttura in acciaio a forma di piramide con i lati curvi, che impediva allacqua di fuoriuscire dalla fontana. Una parete di vetro sotto le ringhiere la rendeva sicura per i bambini mentre forniva loro un a bellissima visuale.
Quanti anni hanno i tuoi figli? chiese Leticia mentre tagliava il suo pollo fritto.
Mia figlia ha due annie mezzo, rispose Lolly Cross. Questo barbecuedi mano è buonissimo. Porse una forchettata di patate schiacciate e salsa gravy a sua figlia.
Joey ha compiuto due anni il mese scorso, disse laltra donna.
Leticia guardò il suo blocco degli appunti vicino al suo piatto. Bell, dammi la tua penna.
Lui gliela porse.
Devo scrivere o non mi ricorderò niente, disse Leticia.
Io sono tremenda con i nomi, disse Lolly.
Il tuo nome è Lolly Cross, disse Leticia, giusto?
Sì. E lei è Lyrica.
La bimba guardò sua madre quando sentì il proprio nome.
È un bel nome, disse laltra donna. Io mi chiamo Anastasia Polanski, o semplicemente Ana. Guardò Bell. E lei si chiamaBell, lei Leticia, e lei Lolly. Di cosa si tratta?
Bè Bell bevve il suo tè freddo, poi tagliò un pezzetto della sua cotoletta di maiale ripiena. Vorremmo intervistarvi per un progetto.
Che tipo di progetto? chiese Lolly.
Oh, bene, disse Bell quando vide qualcuno entrare dalla porta principale tre piani più in basso. Ecco Bonnie e Andy. Li salute con la mano, e Bonnie la salutò di rimando. Emily, chiamò la cameriera. Abbiamo altri due ospiti in arrivo.
Ho capito, signor Casper. Sarò subito di ritorno.
Scusate se abbiamo cominciato senza di voi, disse Leticia mentre Bonnie e suo figlio si sedevano ai loro posti.
Oh, non vi preoccupate per questo. Ho dovuto inchiodare lultima tavola prima che ce ne andassimo.
Lultimo chiodo? chiese. Davvero?
Sì, abbiamo finito il tetto circa quarantacinque minuti fa. Porte e finestre domani.
È una bellissima notizia, disse Leticia.
Lo so. Bonnie fece un cenno di salute a una delle donne, poi parlò allaltra, Penso di conoscerla.
Posso portare qualcosa da bere a lei e al bambino? Emily porse un menu a Bonnie.
Una Coca Cola per me. Cosa vuoi da bere, Andy Panda?
Un succo darancia, per favore. Andy dovette inginocchiarsi sulla sedia per vedere il piano del tavolo.
Bonnie guardò i piatti sul menù. Non penso di potermi permettere di mangiare in questo posto.
Non si preoccupi per questo, disse Emily. Siete ospiti del signor Casper. Il Mystic si occuperà del vostro conto.
Davvero? Guardò Bell.
Lui sorrise e annuì.
Bè, in questo caso penso che prenderò il polpettone. Andy, vuoi gli spaghetti o lhamburger?
Lhamburger, per favore.
Okay. Emily fece locchiolino a Andy. E potrei avere del gelato alla fragola dopo lhamburger.
La bimba prese la palla al balzo. Io geato?
Sì, tesoro. Ne avrai un po anche tu, e il bambino.
Quando Emily portò loro le bevande, portò anche un rialzo Andy. Gli altri due bambini stavano sul seggiolone.
Dopo che la cameriera se ne fu andata, Lolly disse, Lho vista alla McKenzie Home, circa sei mesi fa. Io sono Lolly.
Oh, sì, disse Bonnie. Ora ricordo. Come va?
Uhm Guardò Bell. Abbastanza bene, finora.
Io sono Anastasia Polanski, disse laltra donna. E questo è mio figlio, Joey.
È bello conoscere entrambe, disse Bonnie. Come si chiama la sua bambina, Lolly?
Lyrica.
Che bel nome. Sorrise alla bimba. E mi piace anche Joey come nome.