Oh, Signore. Mi appoggiai allo schienale della sedia, per prendere i soldi dalla tasca dei pantaloni. Proprio divertente. Ora devo andare.
Perché te ne devi andare? chiese Siskit.
Ho bisogno di dormire. dissi.
Domani è domenica. Nessuno lavora. aggiunse Prija.
Cè gente costretta a lavorare tutti i giorni.
Sulle femmine o sui libri? chiese Prija.
Non ti arrendi mai, vero? Sorrisi.
Lei scosse la testa, ridendo.
Devo iniziare un nuovo libro.
E di che parla?
Non te lo posso dire. E una storia triste.
A me piace leggere.
Pensi di essere capace?
Leggo meglio di come scrivi tu.
Buonanotte, signore.
Ci vediamo domani. disse Siskit.
Ti porteremo in un bel ristorante. disse Prija.
Scossi il capo: sapevo che stavano scherzando.
CAPITOLO TRE
Un bussare alla mia porta mi spaventò. Chi poteva essere? Diedi unocchiata allorologio sul microonde: le quattro pomeridiane di domenica.
Aprii la porta e mi trovai faccia a faccia con due ragazze sorridenti.
Prija mi scavalcò entrando. Allora, sei pronto per uscire? Ti devi cambiare questa camicia puzzolente! Esaminò con cura il mio appartamento.
Siskit mi sorrise e mi abbracciò.
Che bello vederti, Siskit! le dissi Credevo che steste scherzando quando mi avete parlato dellandare fuori a cena! Chiusi la porta.
Ti abbiamo avvisato che saremmo venute a prenderti. Disse Prija, sedendosi davanti allo schermo del PC.
Ho creduto che non faceste sul serio, perché non vi ho mai detto dove alloggiavo.
Che roba è? chiese Prija, indicando le cifre sul monitor.
La stima del budget necessario per i lavori di ristrutturazione dellospedale e la nostra offerta.
Wow, quanti numeri! Guardo la cifra del totale. Cosa? Diciassette milioni di dollari?
Si, questa è la stima che hanno fatto i miei soci.
Prija si alzò. Siskit, tu che sei pratica di conti, dai unocchiata a questo. Porse la sedia alla sorella. Vai daccapo.
Le due ragazze cominciarono a scorrere i numeri.
E una cosa piuttosto noiosa. dissi Allora, è tutto esatto?
Oh Oh! disse Siskit, indicando alla sorella delle cifre. Scorse velocemente la pagina successiva.
Che cosè il mix pronto? chiese Prija.
E la miscela di calcestruzzo, pronta per lutilizzo. risposi.
E quante sono dodicimila iarde?
Feci un rapido calcolo mentale. Circa 120 camion pieni.
Le sorelle si guardarono. Guarda, che cè un errore sui 120 camion di calcestruzzo. esclamò Prija.
Che dici? Mi fiondai anchio a guardare lo schermo.
Guarda. 204 dollari per dodicimila metri cubi di calcestruzzo. E mindicò il numero.
Santo cielo! Mi precipitai al telefono. Dovrebbero essere 20.400 dollari! Feci il numero. Scendi allultima pagina. IL telefono squillò. Sottrai 20000 dal totale. Ehi, numero Tre!
Che cè?
A che punto siamo con la nostra offerta per i lavori di ristrutturazione dellospedale?
Che ore sono lì?
Le quattro del pomeriggio. Allora? Dai unocchiata alla cifra totale dei costi.
Ma che cè? bofonchiò luomo dallaltro capo del telefono Vuoi darmi almeno il tempo d svegliarmi prima di cominciare a urlare?
Ma che fai, dormi?
Di solito è quello che si fa a notte fonda. Dammi il tempo di aprire gli occhi e accendere il PC.
Tamburellai impaziente con le dita sul tavolo.
Ok, sono davanti al PC e sto guardando lofferta.
La vedi la cifra totale per i costi del mix pronto?
Aspetta, sto arrivandoOddio!
Proprio così!
Dovrebbero essere 20400 dollari, non 204!
Esatto. A che punto siamo della trattativa?
Beh
Cioè?
Abbiamo presentato lofferta venerdì.
Crollai sul divano. Cosa? Che avete fatto? Sentii la pressione schizzarmi a mille.
Abbiamo presentato
Chi, chi lha presentata? Senza il mio consenso? urlai.
Io e il numero Due abbiamo pensato
Se quellofferta verrà accettata, e probabilmente sarà così con quelle cifre, chi pagherà i 20000 dollari di disavanzo sul mix pronto?
Io non
Cazzo! Ne hai fatte di stronzate nella tua vita, ma questa è sicuramente il massimo!
Lo so, ma ora che
Mettiti subito al telefono e vedi se puoi ritirarla. O se puoi modificarla, se lhanno già accettata. I miei contabili per ora hanno trovato questerrore, ma stanno verificando anche tutto il resto. E auguriamoci che non ci sia altro!
Ituoi contabili?
Sì. Fammi chiamare subito dal numero Due! Interruppi la comunicazione e, furioso, lanciai il cellulare sul tavolo.
Le ragazze mi fissavano. Io sprofondai nel divano, a braccia conserte, e tirai un lungo sospiro.