Giovanni Mongiovì - Le Tessere Del Paradiso стр 17.

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Quando si seppe poi della missiva di Amjad, benché nessuno sospettò in particolare delleunuco della Regina, fioccarono le accuse e si rischiò il tumulto. Alcuni tra i baroni dicevano che gli almohadi erano già a Palermo, nascosti tra la popolazione saracena connivente e complice del califfo, e che presto si sarebbero manifestati facendo strage dei cristiani e profanando le loro chiese. Chiaramente alcune fazioni del popolo ci credettero e fecero presto a manifestare il proprio dissenso. Dunque Majone, a cui la situazione era sfuggita di mano ed era già accusato di tradimento, fu costretto ad emanare il decreto secondo il quale per i saraceni fosse proibito portare armi addosso. Così acquietava gli animi, disarmava quei nemici dellimmaginario collettivo e fugava sensibilmente le accuse rivoltegli.

Il pericolo era reale, davvero Abd al-Mumin stava conquistando lintero Nordafrica, ma la percezione del pericolo tra la popolazione cristiana del Regno superava di gran lunga il pericolo stesso. Chi cavalcava il consenso che solo la paura diffusa può determinare erano i nobili, avversi per interesse politico e personale allAmmiraglio.

Margherita di Navarra non aveva ancora trentanni, eppure dimostrava di avere tanta di quellintelligenza da rendere evidente come la sua presenza fosse sprecata accanto ad un sovrano come Guglielmo. Intelligente e spregiudicato era invece Majone di Bari, quasi ventanni più vecchio di lei, con cui più di una volta aveva sognato di condividere lo scettro regio e la corona.

Quando la Regina apprese che ai poveri cristiani di Mahdia fosse stato mostrato un messaggio proveniente direttamente dalla corte, non poté fare a meno di sospettare di Amjad, colui col quale si era confidata. Ovviamente ciò che le stava più a cuore non era tanto il tradimento del Regno, quanto invece il tradimento delle sue confidenze private.

Un giorno se ne stava seduta allo specchio, a tu per per tu con la sua immagine riflessa e la sua vanità. Vestiva morbidi abiti a foggia orientale e pure il suo trucco sembrava quello della prediletta di un emiro. Margherita, pur essendo straniera, non aveva saputo resistere al fascino delle mode in voga tra le donne di Sicilia, così lontane dagli austeri costumi del resto dEuropa.

Amjad, da dietro, le allacciava collane e orecchini, spostandole i capelli e scoprendole il collo affinché potesse valutare bene quale monile indossare. Margherita allora fissò allo specchio il riflesso degli occhi neri e profondi del suo eunuco e, dopo aver emesso un lungo respiro, gli disse:

«Sono stati così orribili questi dieci anni in cui hai dovuto servirmi, Mattia?»

«Mia Signora, per la piacevolezza mi sono sembrati un solo giorno.» rispose lui, non immaginando certo cosa nascondesse quella domanda.

«E da quale ora di questo giorno hai cominciato a raccontare i segreti detti in questa stanza?»

Adesso lo sguardo della Regina manifestava tutta la sua delusione.

«Cosa dite?» chiese Amjad, sminuendo col tono della voce laccusa di lei.

«È per denaro che vendi le mie confessioni?» ripeté il concetto Margherita.

Tuttavia questa volta Amjad sorrise irrispettoso e fece:

«Temo per voi che se davvero io avessi raccontato le vostre privatezze, la vergogna del vostro letto non sarebbe stata presa solo per una diceria e per certo qualcuno ve ne avrebbe chiesto conto. La legge del Regno è chiara riguardo allinfedeltà della moglie, e vostro marito è molto intransigente su questi aspetti tanto rigido da avere ispirato innumerevoli filastrocche riguardo al suo moralismo. A colei che porta la vergogna nel letto coniugale spetta la morte da parte del congiunto tradito. E se costui non ristabilisce il proprio onore, allora verrà bollato come complice e uomo che non merita rispetto. Pensate che se davvero avessi riferito le vostre confidenze, Sua Maestà sarebbe passato sopra alla vostra vergogna?»

«È dunque questa la vera natura dei tuoi pensieri, Mattia? Offendi la tua Regina parlando di vergogna mentre sai benissimo quale peso mi è lessere innamorata di un uomo che non è mio marito.»

Amjad non rispose, consapevole di aver toccato largomento più scomodo che riguardasse Margherita, ciò che ledeva il suo onore di regina e di moglie.

«Fammi provare quella doro col rubino.» richiese lei, ritornando alle questioni vane.

Nondimeno leunuco non aveva ancora finito di agganciare la collana che lei riprese:

«Da domani mi aiuterà un altro servitore ad indossare i miei gioielli.»

Amjad, che serviva quella donna sin dal suo arrivo a Palermo, sin da quando lei a soli sedici anni era stata data in moglie allerede al trono, si bloccò allistante, spiazzato, confuso e terrorizzato dallidea di fare la fine dellAmmiraglio Filippo e del più recente Forriāni.

«Che significa, mia Signora?»

«Ti sostituirà Luca, già a capo degli eunuchi dellharem, colui che per esperienza viene appellato gaito, benché non abbia mai impugnato armi. Entrare nel mio appartamento sarà il giusto traguardo per il suo fedele servizio.»

Impietrito, Amjad non sapeva come rispondere.

«E adesso, su cosa aspetti? Attacca questa collana!»

«Che ne sarà di me se voi mi accantonate per un altro servitore?»

«I nobili accusano lAmmiraglio di aver mandato lui quella missiva al saraceno, e di tramare insieme ai mori di Sicilia per la fine del Regno. Niente di più falso! Smonterò le accuse che minacciano luomo che amo consegnando il vero colpevole alla giustizia.»

Fu adesso che Amjad non pensò più a cosa rispondere. Sopraggiunta la rabbia imbruttì il suo viso, tirò quindi a sé la collana, più di quanto potesse sopportare il delicato collo della Regina. Alle urla strozzate per il soffocamento, Amjad chinò la testa fino allorecchio di lei e rispose:

«Voi non farete nulla di quanto avete detto, non potete permettervelo. Come reagirebbe vostro marito se gli mostrassi la chiave affidatami dal locandiere per i vostri incontri amorosi? E come reagirebbe il Re se gli facessi leggere le lettere di passione che voi e il vostro Ammiraglio vi scambiate? O credete che le abbia consegnate tutte? Le voci sono voci, è vero ma io ho le prove! E non pensate che il vostro uomo, benché potente e pericoloso, sia in grado di cancellare la minaccia dello scandalo col sangue, poiché se voi toccate me sarà un altro ad avanzare le prove del vostro adulterio. Ho già preso le mie precauzioni, mia Regina!»

E a questo lasciò la presa, un attimo prima che Margherita di Navarra diventasse cianotica per la mancanza daria.

La Regina si teneva la gola, rannicchiata sul pavimento e respirando affannosamente per la paura di star per morire e per leffettivo danno fisico subito. Quando sollevò il capo, intendendo reagire a colui che aveva osato tanto, comprese di essere rimasta sola.

Da quel giorno Amjad non vide più la donna che aveva servito per dieci anni, in quanto, ancor prima di capire se questa lavesse accantonato veramente per un altro, decise che sarebbe stato lui a non presentarsi, consapevole che quel rapporto di estrema fiducia ormai rotto non si sarebbe rinsaldato. Ad ogni modo, dal fatto che la Regina non denunciò mai quel tradimento né laggressione alla sua persona, era evidente che il ricatto delleunuco avesse sortito leffetto sperato.

Agli inizi di marzo Amjad ricevette la conferma di essere entrato nelle grazie del padrone alla cui presenza segretamente ambiva prostrarsi. Uno dei reduci di Mahdia volle incontrarlo mentre lui se ne stava in casa dellamata sorella per il consueto incontro settimanale.

«Un uomo sulla porta cerca il mio Signore.» avvertì una delle serve, saracena anchella, a cui leunuco aveva affidato la cura di Naila.

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