capacità di prevedere il futuro (precognizione),
capacità di percepire visivamente cose non visibili naturalmente (chiaroveggenza),
capacità di comunicare con il pensiero (telepatia)14 .
Nella spiritualità cristiana (e non soltanto) fin dallinizio si è sviluppata la dottrina dei sensi spirituali chiamati anche: sensi dellanima, sensi divini, sensi delluomo interiore, sensi del cuore oppure: una specie di sensi che sono immortali, spirituali e divini; una sensibilità che non ha niente di psichico in sé; un senso superiore che non è corporeo; e ancora: una sensibilità divina, totalmente diversa da quella a cui pensiamo parlando dei sensi. Sensi spirituali a parte che ci permettono entrare in relazione con Dio e in empatia profonda con gli altri; ci permettono anche vedere, sentire, toccare, gustare e sperimentare ciò che è invisibile nel mondo che ci circonda. I sensi che ci aiutano a vedere la verità della natura e del mondo che ci circonda.
Non mi soffermerò a spiegare il significato dei sensi (materiali e spirituali), ma desidero soltanto sottolineare che esiste una stretta relazione e influenza nella nostra vita tra ciò che è materiale e spirituale in noi. La materia può soffocare lo spirito e lo spirito può divinizzare la nostra parte materiale.
Quando parlo della sensibilità spirituale non voglio indicare soltanto la relazione delluomo con Dio, ma in genere con il mondo spirituale, anche con ciò che è malefico che appartiene al male e al diavolo.
Per capire il peso e limportanza di queste due realtà (materiale e spirituale), dobbiamo sapere che esiste tra loro una notevole differenza. Lo spirito è eterno invece la materia come la conosciamo è temporanea e corruttibile. Luomo è composto da due componenti e soltanto tale può essere definito. Luomo per funzionare bene ha bisogno dellequilibrio tra la realtà spirituale e materiale. Parlando dellequilibrio non dobbiamo avere in mente qualsiasi equilibrio, ma quello con la profonda verità della natura delle cose, che proviene da Dio.
Se prendiamo in considerazione linsegnamento della Bibbia possiamo porci la domanda: quale è la vera natura delluomo, quella prima del peccato originale o quella dopo? Tra di loro esiste una notevole differenza. Una sola cosa rimane immutata prima e dopo il peccato di Adamo ed Eva luomo è creato da Dio alla sua immagine somiglianza. Per capire la differenza tra questi due momenti della storia delluomo prima dobbiamo capire la differenza tra due termini evoluzione e mutazione.
1. Levoluzione.
In biologia, con il termine evoluzione, si intende il cambiamento, allinterno di una popolazione, delle caratteristiche ereditabili col passare delle generazioni. Sebbene i cambiamenti tra una generazione e laltra siano generalmente piccoli, il loro accumularsi nel tempo può portare un cambiamento sostanziale nella popolazione, attraverso i fenomeni di selezione naturale e deriva genetica, fino allemergenza di nuove specie15 .
2. La mutazione Per mutazione genetica si intende ogni modifica stabile ed ereditabile nella sequenza nucleotidica di un genoma o più generalmente di materiale genetico (sia DNA che RNA) dovuta ad agenti esterni o al caso, ma non alla ricombinazione genetica. Una mutazione modifica quindi il genotipo di un individuo e può eventualmente modificarne il fenotipo a seconda delle sue caratteristiche e delle interazioni con lambiente16 .
Il mutante I mutanti sono delle creature (in genere umanoidi), che grazie a mutazioni del proprio DNA incidentali o create appositamente in laboratorio assumono, fin dalla nascita, delle caratteristiche diverse da quelle degli individui normali, o degli esseri viventi della medesima specie, generalmente conferendo loro abilità superiori, capacità atipiche per la specie a cui appartengono o facoltà al di sopra dell'ordinario, a cui si fa spesso riferimento col termine generico di poteri (o superpoteri). In alcuni casi vengono caratterizzati da un aspetto mostruoso. Diversamente dai mutati, individui che manifestano i loro poteri dopo lesposizione ad una qualche forma di energia, i mutanti nascono già provvisti di poteri che si manifestano dopo una certa età17 .
In genere levoluzione presuppone ordine delle cose, il loro sviluppo e la loro costruzione. La mutazione presuppone, invece, decomposizione dordine, dello sviluppo e della costruzione! In questa prospettiva levoluzionismo è qualcosa di positivo e la mutazione e qualcosa di negativo.
Spero che vi piaccia un po la filosofia. Vi propongo di meditare ciò che ha scritto san Tommaso dAquino, spiegando che cosè la forma e la materia: Compete alla forma fissare la sostanza in un genere o in una specie. Tutto ciò che ha lesistenza o è la forma stessa oppure ha una forma; poiché ciascun essere è collocato nel genere o nella specie dalla forma. La forma, poi, come tale, ha ragione di bene, essendo sorgente dellattività, termine ultimo voluto da chi opera, e realtà (actus) per cui è resa perfetta da chi la possiede18 . Tuttavia nelle cose materiali la forma da sola non costituisce lessenza di una cosa ma soltanto in unione con la materia. Delle sostanze composte ci sono noti i componenti, ossia la materia e la forma, come nelluomo il corpo e lanima. Ora non si può dire che lessenza sia solo uno di questi componenti. E che lessenza di una cosa non sia solo la materia è evidente, perché è per mezzo della essenza che una cosa è conoscibile e viene classificata in una specie o genere, mentre la materia non è principio di conoscibilità né di classificazione in un genere o specie, ma questa determinazione proviene da ciò per cui una cosa è in atto. E neppure si può dire che lessenza della sostanza composta sia solo la forma, come alcuni si sforzano di stabilire. Da quanto infatti si è detto risulta che lessenza è ciò che viene espresso mediante la definizione della cosa; ora la definizione delle sostanze naturali non comprende solo la forma ma anche la materia, altrimenti le definizioni naturali non differirebbero dalle definizioni matematiche. E nemmeno si può dire che la materia sia introdotta nella definizione della sostanza naturale come qualche cosa di aggiunto o destraneo alla sua essenza, perché questo modo di definizione è proprio degli accidenti che, non avendo una essenza perfetta, devono includere nella loro definizione un soggetto estraneo al loro genere. E chiaro dunque che lessenza comprende sia la materia sia la forma19 .
Dopo questa lunga introduzione, vorrei dire che questo che succede sul livello spirituale influisce sul livello materiale e viceversa portando le conseguenze che provengono dallatto compiuto, cioè dallazione.
Può sembrare fuori luogo, ma vorrei parlare della genetica delluomo, quella spirituale e materiale, basandosi sulla rivelazione della Sacra Scrittura. Nel Libro di Genesi è scritto: [26] E Dio disse: Facciamo luomo a nostra immagine, a nostra somiglianza () [27] Dio creò luomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò (Gen 1,26-27) . Sapiamo dal Catechismo della Chiesa Cattolica che Dio è puro spirito: Dio non è a immagine delluomo. Egli non è né uomo nè donna. Dio è puro spirito, e in lui, perciò, non cè spazio per le differenze di sesso. Ma le perfezioni delluomo e della donna riflettono qualche cosa dellinfinita perfezione di Dio: quelle di una madre20 e quelle di un padre e di uno sposo21 22. Leggendo questi testi le domande si pongono da sole. Se Dio è puro spirito e ha creato luomo alla sua immagine e somiglianza come possibile che lui è composto da due elementi materiale e spirituale? Basterebbe soltanto quello spirituale. Luomo assomiglia Dio anche attraverso il corpo? Racconto biblico della creazione nel Libro di Genesi non distingue tra natura spirituale o materiale delluomo. Luomo è luomo, materiale spirituale. Luomo non ha dubbi chi è. La sua natura è semplice: