L. G. Castillo - Dopo La Caduta стр 10.

Шрифт
Фон

“Come sai, Jeremiel è il tuo fratello maggiore. Come era usanza a quei tempi, il primogenito aveva dei diritti superiori a tutti gli altri della famiglia. Con il suo diritto di primogenito, doveva sposarsi prima di Lahash, e lì è entrata in gioco la tua famiglia” disse guardando Naomi.

Lei si mise una mano sul petto. “La mia famiglia?”

“Naomi.” Raphael le si avvicinò e le prese la mano. “La famiglia della tua vita precedente viene dalla Città di Ai. Tuo padre possedeva una locanda ed era un uomo d’affari di successo. Era uno dei leader più stimati della città.” Le lasciò la mano e guardò verso Jeremy e Lash. “Voi due siete nati da una madre umana e da un padre angelico.”

“Rebecca” disse Lash.

Raphael annuì, e si intristì al suono di quel nome.

“Quindi siamo Nephilim” disse Jeremy, tornando a sedersi.

“Cosa?” sussultò Naomi. “Ma i Nephilim non sono giganti cattivi?”

“Alcune delle storie che sono state raccontate nel corso degli anni non sono totalmente accurate” disse Raphael. “Così come ci sono persone malvagie, ci sono stati Nephilim che hanno approfittato del proprio retaggio. Per quanto riguarda i miei figli, ho insegnato loro l’umiltà e il rispetto per coloro che li circondano. E, a quei tempi, non sapevano di essere per metà angeli.”

“Pensavo che tutti i Nephilim fossero stati eliminati” disse Naomi.

Raphael sorrise. “Conosci bene le Scritture.”

“Catechismo tutti i mercoledì. Ho bigiato una volta, ma Chuy ha subito fatto la spia con Welita. Non sono più riuscita a sedermi per una settimana.” Naomi sospirò con un sorriso stampato in faccia, ricordando.

Raphael fece un respiro profondo come per prepararsi a dire qualcosa di difficile. “Fra gli umani, i Nephilim si distinguevano per la propria bellezza e la propria forza. Molta gente in città li adorava come se fossero degli dei. Jeremiel”—lanciò uno sguardo circospetto a Lash—“era il preferito di tutti, umani e Nephilim, per le sue capacità e la sua forza. Molte famiglie avrebbero voluto far sposare le proprie figlie con lui, inclusa la tua, Naomi.”

“Ha senso” mormorò Lash.

Naomi gli accarezzò una gamba. “Fa parte del passato. Io sono qui con te adesso.”

Sollevando lo sguardo, Lash le passò le dita sulla guancia. “È vero, lo sei.” Si girò verso Raphael e vide nuovamente una strana espressione sul viso di Jeremy. La ignorò, non volendo fare agitare nuovamente Naomi.

“Non è che tu non avessi capacità o forza, figlio mio. Temo di essere stato anch’io ad aver indirizzato l’attenzione delle persone su Jeremiel e lontano da te. Dal giorno in cui vi siete incontrati, era chiaro che Naomi voleva solo te. Ed io”—deglutì—“io ho fatto tutto ciò che potevo per tenertela lontana.”

Guardò Lash con il tormento negli occhi. “Questo è un ricordo che vorrei tanto poter cancellare. Credimi se ti dico, Lahash, che non passa giorno in cui non mi penta delle mie azioni.”

“Ma perché avresti fatto una cosa del genere?” chiese Naomi, con voce rauca per il dolore. “Perché avresti dovuto voler ferire tuo figlio in questo modo?”

Raphael guardò Jeremy e poi si girò verso di lei. “Perché io . . . io preferivo Jeremiel.” Fece una pausa, gli occhi fissi sul pavimento, enunciando le parole lentamente, con cautela. “E lui preferiva . . . te.”

Lash scattò in piedi e gridò a Jeremy. “Fuori di qui!”

“Ma dai, Lash” disse Jeremy a voce bassa, guardandolo fisso. “È stato tanto tempo fa.”

Lash fece un passo minaccioso verso di lui e guardò verso il basso l’angelo dorato che minacciava di portargli via tutti quelli che amava. L’aveva fatto in passato. Cosa gli avrebbe impedito di farlo ancora? “Ti sei comportato stranamente da quando hai messo piede in questa casa. Qual è il motivo?”

Jeremy deglutì. “Non ci siamo esattamente lasciati in buoni rapporti l’ultima volta che ci siamo visti. Non sapevo cosa aspettarmi.”

Mentre parlava guardava Lash con intensità, come se si stesse sforzando di convincerlo.

Lash studiò il suo viso, cercando di leggergli dentro. Jeremy aveva la sua tipica faccia da poker. Maledizione! Sta nascondendo qualcosa.

“Che cosa non mi stai dicendo?”

“Per favore, Lash. Questo non ha più importanza.” Le mani morbide di Naomi gli toccarono il braccio teso e lo girarono perché la guardasse. “Nel corso dei lunghi anni in cui hai conosciuto Jeremy, per quanto tu possa ricordare, ha mai provato a portarti via qualcosa?”

“Sì. Ti ha lasciata morire, quando avrebbe potuto salvarti.”

“Questo è un altro discorso. Il suo incarico era portarmi qui. Quando l’ho incontrato per la prima volta, mi hai detto che era un tuo amico. E, se ricordi, io volevo colpirlo con un cric.”

Lash sorrise. “Bei tempi.”

Naomi lo guardò con aspettativa.

Lui sospirò. “Oh, va bene. No, Jeremy non mi ha mai portato via niente.”

“E?”

“Ed è sempre stato onesto con me.”

“Quindi, per quale motivo ti aspetti qualcosa di diverso adesso?”

Quello che diceva aveva assolutamente senso, e questo non gli piaceva. Ricordi o meno, non riusciva a togliersi di dosso la sensazione che Jeremy la volesse ancora. Guardò dritto negli occhi azzurri di Naomi, incorniciati da spesse ciglia nere. Era talmente bella. Come poteva prendersela se un altro uomo o angelo la desiderava?

“Hai ragione. Mi sa che sono un po’ troppo paranoico.”

Naomi gli diede un bacio sulla guancia e poi si rivolse a Raphael. “Non ricordo niente di tutto questo, e quei pochi flash di memoria che sono affiorati sono sempre stati di Lash, e ora capisco perché. Amo lui e niente, nessuno, potrà mai portar via il mio amore per lui. È per questo che ci vogliamo unire ufficialmente al più presto, appena saranno terminati i preparativi.”

Il viso di Raphael si illuminò. “Che notizia meravigliosa!”

“Ne sei felice?” chiese Lash.

“Certamente. Non sono la stessa persona che Lucifero ti ha mostrato nelle visioni. Forse ho dovuto perdere te e Jeremiel per rendermi conto di aver sbagliato a quei tempi. Puoi perdonarmi per il passato, per la mia incapacità di essere stato un buon padre per te?”

Lash guardò gli occhi supplichevoli di Raphael. In tutto il tempo durante il quale l’aveva conosciuto, perlomeno le volte che poteva ricordare, era stato sempre dalla sua parte, a guidarlo, ad aiutarlo. Anche quando lui aveva fatto di tutto per allontanarlo da sé, lui non se ne era mai andato. E adesso capiva perché. Raphael stava facendo del suo meglio per recuperare, per essere un padre migliore. “Sì . . . padre.”

Il viso di Raphael si rischiarò. “Sono orgoglioso di voi—di entrambi.”

Si alzò e prese Lash fra le braccia. Lash guardò Naomi, sorpreso. Lei li osservava con gli occhi lucidi.

“Abbraccialo anche tu” scandì con le labbra.

Lui annuì e poggiò una mano sulla schiena di Raphael stringendo leggermente. Sentì un calore attraversargli il corpo e una sensazione di pace che non provava da molto tempo.

Ваша оценка очень важна

0
Шрифт
Фон

Помогите Вашим друзьям узнать о библиотеке

Скачать книгу

Если нет возможности читать онлайн, скачайте книгу файлом для электронной книжки и читайте офлайн.

fb2.zip txt txt.zip rtf.zip a4.pdf a6.pdf mobi.prc epub ios.epub fb3

Популярные книги автора