Amy Blankenship - Sanctuary Serie Legami Di Sangue Volume 9 стр 11.

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Shhh. le sussurrò lui allorecchio Andiamo..

Tabatha annuì e rimase in silenzio mentre lo seguiva nella stanza della sicurezza. Lui chiuse la porta ed entrambi guardarono il monitor, vedendo la ragazza ancora in piedi lì dove lavevano lasciata. Tabatha inspirò quando la vide asciugarsi una lacrima sulla guancia.

Poverina. Odio vedere le persone sole e così spaventate. Chissà perché è da sola, è così bella.. Guardò Kane, vedendo i muscoli della sua mascella scattare, e capì che stava stringendo i denti. Perché hai cambiato idea allimprovviso e hai deciso di farla restare? Tabatha sussurrò come se la ragazza potesse sentirli.

Kane fece un cenno verso il monitor Fa bene a non dire a nessuno che cosè.. La ragazza, intanto, si appoggiò alla porta e poi si mise seduta. Kane scosse la testa, vedendo il modo in cui lei stava ancora fissando le coperte con gli occhi pieni di lacrime.

Non può essere una creatura più rara di te. Tabatha si accigliò, vedendo la preoccupazione negli occhi del suo compagno. Tornò a guardare il monitor e sentì il cuore spezzarsi quando la ragazza abbracciò le coperte, come se qualcuno potesse portargliele via allimprovviso.

Penso che sia uscita dalla crepa insieme ai demoni. disse Kane, evitando la questione della creatura rara.

Doveva riflettere e trovare buona ragione per non prendere il telefono e chiamare subito Dean. Ovviamente lei aveva vissuto tra i demoni per chissà quanto tempo, e il prezzo che doveva aver pagato era inimmaginabile. Non si fidava di nessuno e, adesso che lui ne conosceva il motivo, non poteva certo mandarla via. Guardò Tabatha, sentendo improvvisamente la sua tristezza.

Kane... tu mi ami davvero? gli chiese lei.

Lui annuì guardandola negli occhi Con tutto me stesso..

Tabatha sorrise per la dolcezza delle sue parole e disse Allora fidati di me e lasciami entrare nella tua anima, non sei più da solo. Allungò una mano e gli accarezzò la guancia. Sei preoccupato e voglio esserlo anchio. Magari riesco addirittura a scacciare i tuoi demoni..

Kane fece un respiro profondo. E se ti dicessi che, probabilmente, la ragazza è lunico esemplare femmina della sua razza sulla Terra? disse, con la mente che correva allimpazzata. Deve stare con i suoi simili, con quelli della sua specie ma, se lo dico a loro, distruggerò tutto quello che hanno adesso. Non voglio sentirmi responsabile..

Tabatha si accigliò pensierosa. Era contenta che lui stesse provando a dirle tutto, anche se non era molto chiaro. Vide che stringeva lo schienale della sedia così forte da far diventare bianche le nocche delle dita e, a giudicare da ciò, capì che la cosa era un peso per lui.

Il mio primo istinto è stato quello di alzare la cornetta e dire agli uomini della sua specie che lei è qui. Si sta nascondendo da qualcosa e, con il loro aiuto, sarebbe più protetta. Io voglio dirglielo, ma è sbagliato. Scagliò via la sedia, che si schiantò contro il muro spaventando entrambi. Maledizione!.

Poi guardò Tabatha Anche tu glielo diresti... e sbaglieremmo entrambi..

Cosa succederebbe se glielo dicessimo? chiese lei tranquillamente, ancora non del tutto sicura di cosa si trattasse.

Kane inspirò profondamente prima di fidarsi di lei e rivelarle i suoi pensieri più intimi. I due uomini in questione smetterebbero di amarsi e sposterebbero quellamore verso di lei... ma solo uno dei due può averla. Alla fine laltro perderebbe tutto o, nel peggiore dei casi... lei potrebbe rifiutarli entrambi e il danno sarebbe già stato fatto..

Kane allungò una mano e le accarezzò la guancia. Dire di lei a Kriss e Dean li distruggerebbe inevitabilmente..

Tabatha sbatté le palpebre, realizzando quello che Kane aveva cercato di dirle... la ragazza era una femmina di caduto. Guardò di nuovo il monitor e ricordò la prima volta che aveva incontrato Dean. Era furioso perché lodore di Kriss era addosso a lei e credeva che fossero stati insieme. Possessivo e spaventoso erano le uniche due parole che le venivano in mente.

Si morse il labbro inferiore mentre ragionava su quello che aveva detto Kane. Se Kriss e la ragazza si fossero messi insieme, non cera dubbio che Dean sarebbe diventato molto pericoloso. E se invece fosse stato Dean a mettersi con lei... quanto avrebbe sofferto Kriss? Proprio lui le aveva rivelato il motivo per cui un caduto può stare solo con un altro caduto. Sarebbe stato da solo senza Dean e la cosa lo avrebbe distrutto.

Kane chiuse gli occhi, ascoltando i pensieri di Tabatha. Lui guardava la cosa dal punto di vista di Dean, mentre lei era più preoccupata per Kriss... cera da aspettarselo, ovviamente.

Hai un cuore grande. disse lei, cogliendolo di sorpresa. Gli sorrise e scivolò tra le sue braccia, premendogli lorecchio sul petto per ascoltare il suo battito cardiaco. Hai ragione. Io non ci avrei pensato su e li avrei telefonati subito, pensando che fosse la notizia più bella del mondo. Perché io tu riesci a vedere oltre le cose e io no?.

Guardando lo schermo, aggiunse Mi sento male per lei, però. Probabilmente pensa di essere sola al mondo..

Kane allungò una mano e spense il monitor Ma noi non siamo senza cuore, adesso ha un posto dove stare se le serve un rifugio e ho la sensazione che la vedremo un bel po..

Mi serve qualcosa per distrarmi. disse Tabatha sensualmente, prima di uscire velocemente dalla stanza.

Donzelle in pericolo... le adoro. Kane si diresse verso la camera da letto e si fermò per guardare il panorama... lei era stesa sul letto con la camicia da notte di seta ancora addosso e gli sorrideva. Kane si avvicinò al letto togliendosi i pantaloni.

Tabatha non capiva come lui riuscisse a rendere sexy un gesto così semplice, e con ottimi risultati. In pochi secondi, la sua camicia da notte sparì e si dedicarono di nuovo al passatempo preferito di Kane, la tortura sessuale... o almeno era così che Tabatha la vedeva.

*****

Sul tetto, intanto, Aurora cedette finalmente alla tentazione delle coperte. Ne stese una a terra e vi gettò un cuscino, abbracciando laltro. Si avvolse nellaltra coperta e si distese, ripensando alla coppia che laveva trovata... avevano entrambi occhi color ametista.

Abbracciò il cuscino ancora di più quando si ricordò di unaltra persona con gli stessi occhi e si chiese se luomo con cui aveva fatto lamore fosse della stessa razza. Aveva accusato luomo biondo di essere un vampiro anche se sapeva che non lo era, ma non aveva nientaltro con cui paragonarlo.

Non temeva i vampiri, ce nerano parecchi nel regno dei demoni. Una delle tante volte in cui era scappata da Samuel, era finita in un nido e le creature lavevano assalita come uno sciame di api arrabbiate. Era riuscita ad ucciderne buona parte a mani nude, prima di essere sopraffatta.

Ricordava ancora la sensazione degli artigli che le strappavano i vestiti e delle zanne che affondavano nella sua carne. Non sapeva chi fosse rimasto più sorpreso, se lei o i vampiri che, mordendola, iniziarono a bruciare dallinterno.

Alla fine, quelli rimasti tornarono indietro quando realizzarono di non poterla prosciugare. Lei alzò lo sguardo e vide Samuel che le sorrideva. I brandelli dei pochi vestiti che lui le faceva tenere furono strappati via e lei fu costretta per molto tempo in quelle condizioni, senza allontanarsi da lui.

Avrebbe potuto riprendersi i vestiti ma Samuel aveva insistito perché lei facesse lamore con lui senza opporre resistenza, se voleva riavere il suo pudore e, in quel momento lei concluse che quella qualità era piuttosto sopravvalutata.

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