I pretesi debitori l'ascoltarono tranquillamente; poi si misero a grattarsi in capo, a tossire, a sbadigliare, a starnutare, e Caleb sollecitandoli ad una risposta, la fecero in questi termini: Non sappiam che dire. La qual frase è il rifugio universale de' contadini scozzesi, quando viene fatta ad essi una domanda, di cui riconoscono la giustizia in loro coscienza, ma contro la quale grida la voce del loro interesse.
Allora, Caleb mise nelle mani dei notabili di Wolfhope una inchiesta formale, affinchè gli somministrassero un certo numero d'uova, e una certa quantità di burro, che equivalessero al debito arretrato di questa antica onoranza cui nessuno aveva pensato. Fu anche assai compiacente per soggiugner loro, che se gl'incomodava il pagarla in natura, non avrebbe avuta difficoltà di ricevere invece danaro o altre derrate. Indi li lasciò affinchè potessero concertare insieme in libertà sui modi del pagamento che lor più a grado tornassero.
Ma presero una risoluzione del tutto diversa dai conti che avea fatto Caleb, quella cioè di resistere ostinatamente ad una tale intimazione. Il bottaio, personaggio d'alto affare in un villaggio, ove la pesca delle aringhe era la principale bisogna, ed uno dei padri coscritti di quel comune, disse, che le loro galline aveano cantato assai lungo tempo pei lôrdi di Ravenswood, ed essere omai tempo che cantassero per chi dava loro il nudrimento e il pollaio. Gli applausi universali dimostrarono quanto garbasse all'assemblea una tale sentenza; ma la difficoltà stava nel trovare i motivi su cui fondare il rifiuto. Se non volete altro, ripigliò il medesimo oratore, farò un salto a Dunsa; andrò a trovare Davy Dingwall, e saremmo ben disgraziati, se non raccapezzasse qualche buon appiglio per salvarci il nostro burro e le nostre uova.
Venne dunque assegnato un giorno per tenere nuova adunanza, in cui prendere un definitivo partito intorno all'intimazione di Caleb, il quale fu avvertito, affinchè potesse egli pure trovarvisi.
Egli venne quindi colle mani aperte e collo stomaco vôto, divisando di empir bene le une a profitto del suo padrone, e di refocillar l'altro per proprio conto, il tutto a spese dei debitori di Wolfhope. Ma ogni speranza lo abbandonò, allorchè entrando nel villaggio dalla parte di levante, vide arrivare dalla parte di ponente un tal uomo che anche troppo avea imparato a conoscere. Era questi Davy Dingwall, scaltro procuratore gran mastro di astuzie, quel medesimo che avea secondato ser Guglielmo Asthon in tutte le liti contro la casa di Ravenswood, e che munito allora di tutti i chirografi feudali di quel villaggio, veniva a sostenere giuridicamente le parti degli abitanti.
Spero di non avervi fatto aspettare, sig. Balderston, gli disse, in tuon di beffarlo, il procuratore. Eccomi pronto a discutere, regolare, e terminare con voi la picciola differenza insorta fra il sig. Edgardo Ravenswood
Fra l'onorevolissimo Edgardo, lord di Ravenswood, sclamò con enfasi Caleb; perchè comunque prevedesse che la vittoria non si deciderebbe per lui in questo affare, voleva almeno salvar l'onore, se non potea l'interesse.
Sia, come vi piace! rispose Dingwall, non discuterò con voi sopra quanto è affare di semplice cortesia. Diremo dunque, insorta fra lord Ravenswood, proprietario della torre di Wolfcrag da una parte, e John Whitefish, e i rimanenti abitanti del villaggio di Wolfhope dall'altra.
Una trista esperienza avea insegnato a Caleb, qual fosse l'avversario con cui si trovava impacciato, e che quello stipendiato campione del fôro era più formidabile di tutti i livellarj della baronia uniti insieme. Perchè, se avesse avuto che fare unicamente con essi, poteva ricorrere, appellarsi alla rimembranza dei tempi andati, mettere in campo l'antica predilezione degli abitanti di Wolfhope verso i loro Signori, rinverdir vecchie usanze, e adoperare con buon successo la sua facondia, divenuta di niun effetto a fronte di quell'impassibile rappresentante. Il fatto provò quanto i timori di Caleb fossero ben fondati. Indarno pose in opera tutti gli stratagemmi del suo ingegno e della sua arte oratoria, indarno accozzò una farragine d'argomenti tolti dalle venerabili pratiche dei maggiori, dal rispetto dovuto ai lôrdi di Ravenswood, dai rilevanti servigi che questi aveano prestati al villaggio, da quelli che prestar potrebbero per l'avvenire. Il procuratore non si dipartiva dai suoi chirografi; l'onoranza richiesta non era stata eccettuata nel riscatto generale; non v'era più luogo ad armar pretensioni per essa. E quando Caleb, volendo provare se un po' d'audacia gli riescisse meglio, motivò le conseguenze funeste che dovea aspettarsi il villaggio, ogni qual volta il Lord lo privasse della sua protezione, e si fece ancora capire che potrebbesi ricorrere a vigorosi provvedimenti per far valere i diritti del feudatario, il curiale gli rise in faccia.
A' miei clienti basta quella protezione che possono assicurare da se medesimi al loro villaggio, credo poi che lord Ravenswood, giacchè bisogna chiamarlo lord, abbia bastanti faccende per proteggere il castello che gli rimane. Quanto alle minacce di vie di fatto, d'atti arbitrarj, di oppressione, con cui parrebbe che il sig. Balderston ci volesse impaurire, lo prego badar bene, che il tempo presente non è il secolo dei nostri buoni padri. Noi abitiamo al mezzogiorno del Forth, lontano assai dai montanari; i miei clienti, l'ho detto, si credono in istato di proteggersi da se stessi, ma, dato il bisogno, chiederebbero al Governo la protezione di un caporale e di quattro abiti rossi, sufficienti, e al di là, per mettere il villaggio in sicuro contro ogni atto di violenza che il lord di Ravenswood, o il suo satellizio volessero sovr'esso sperimentare.
Se Caleb avesse potuto raccogliere nei suoi occhi tutte le folgori dell'aristocrazia, le avrebbe lanciate contro questo ribelle ai privilegi feudali, senza sgomentire delle conseguenze che ne fossero potute derivare. Ma i suoi fulmini non valendo nulla sopra quel capo, si vide obbligato a ritornare al castello, ove rimase una mezza giornata, invisibile e inaccessibile per chicchessia, e sino per Misia, perchè essendosi chiuso nella propria stanza, zufolò per sei ore continue una medesima arietta, impiegando tutto quel tempo a fregare un unico piatto di peltro che sperava far parere, a furia di lustrarlo, di argento.
La conseguenza di questa infelice spedizione si fu la perdita di tutti que' contingibili che potea sperare da Wolfhope, e dal distretto di Wolfhope, i quali luoghi erano per esso l'Eldorado e il Perù, e di fatto in diverse incalzanti circostanze gli aveano prestato gran giovamento. Il diavolo mi porti via (esclamò preso in quella memoranda giornata da un impeto di collera straordinaria), il diavolo mi porti via se metto un'altra volta piede sui sassi di questo cencioso paese! E mantenne, fino al giorno famoso per tutti gli avvenimenti precedentemente narrati, la sua parola, credendosi di gastigare in tal guisa i livellarj ribelli. Chi l'avrebbe creduto? Fu questa realmente per essi una spezie di punizione. Il sig. Balderston, agli occhi di tal gente, era un uomo, anzichè no, meritevole di considerazione; il pensavano in corrispondenza con persone d'alto grado, invanivano d'averlo presente alle loro picciole feste; in varie occasioni trovavano utili i pareri del sig. Caleb; lo ascoltavano come un oracolo. In somma, diceano, par che manchi qualche cosa al villaggio, dopo che il sig. Balderston non esce più del castello. Ma quanto al burro e alle uova, era una domanda fuor di ragione, come glielo ha provato ottimamente il sig. Dingwall.
Tal era lo stato scambievole delle due parti, quando Caleb, con suo grave cordoglio, si vide ridotto a scegliere fra due partiti asprissimi entrambi: l'uno di confessare alla presenza d'un ragguardevole personaggio, o del suo servo, chè era anche peggio, l'impossibilità di procurarsi di che desinare; l'altra di trasportarsi a Wolfhope per implorare la compassione di quegli abitanti. Ciascuna di tali cose non offeriva al suo animo che l'immagine dello avvilimento; pure gli fu d'uopo sottomettersi alla necessità, e imprendere il viaggio dalla torre al paese; il qual tempo venne da lui trascorso meditando agli stratagemmi da porre in opera quando vi fosse giunto.