Le avventure del Principe Amir 1
Il Diaspro rosso
Roberto Borzellino
Переводчик Игорь Бобович
Иллюстратор Алессандра Комякова
© Roberto Borzellino, 2022
© Игорь Бобович, перевод, 2022
© Алессандра Комякова, иллюстрации, 2022
ISBN 978-5-0055-9327-6 (т. 1)
ISBN 978-5-0055-9326-9
Создано в интеллектуальной издательской системе Ridero
С новым увлекательным учебным пособием вы сможете разнообразить свои знания итальянского языка, углубить и расширить их. Каждая глава дополнена текстовыми упражнениями, с помощью которых вы можете проверить свое понимание прочитанного и просто записать решения в книгу. Правильные ответы на упражнения можно найти в разделе «Решения» в конце книги.
В каждой главе есть словарь с переводом сложных слов. Эти слова выделены курсивом в тексте. Перед Вами идеальная языковая подготовка в практическом формате.
Где-то на просторах необъятного Тихого океана затерялся сказочный остров Астагат; правит им мудрый султан Мохаммед Али. Султан женат на прекрасной Адиль и вместе они воспитывают двух сыновей, Амира и Ахмеда.
Посередине волшебного острова возвышается гора, со всех сторон окруженная непроходимым Лесом Обманов и Заблуждений. Свирепая ведьма Лютьен, поселившаяся в темной и сырой пещере на склонах этой горы, время от времени прерывает свой вековой сон и жутким колдовством нарушает спокойное и мирное течение жизни островитян.
Волею случая Амир обнаруживает в королевской библиотеке тайную «Книгу воспоминаний», со страниц которой он узнаёт о своем высоком предназначении: расправиться с ведьмой при помощи загадочного камня «Красной Яшмы».
Удастся ли ему отыскать могущественный талисман? Сможет ли он противостоять черным силам злобной Лютьен?
RINGRAZIAMENTI
Per quanto riguarda i ringraziamenti ho il piacere di menzionare Igor Bobovich, per la sua paziente e competente opera di traduzione del glossario, dallitaliano al russo, nonché la bravissima Alexandra Khomyakova, per loriginale illustrazione dei capitoli di questo romanzo. Grazie di cuore.
Lisola di Astagatt
Capitolo primo
ASTAGATT E LA FORESTA DEGLI INGANNI
In una lontana e sperduta isola delloceano Pacifico chiamata Astagatt, viveva un re, Amir Sultan, con la sua regina, Fatima. Il re governava i suoi sudditi con giustizia e magnanimità e per questo gli abitanti dellisola lo avevano soprannominato «Amir il Giusto».
Da pochi giorni il re aveva compiuto venticinque anni e sembrava nel pieno della sua maturità fisica e mentale. Governava la piccola isola fin da quando aveva sedici anni, avendo ereditato il trono alla morte dei suoi genitori. Il padre Mohammed Pascià Sultan e la madre Adeela, erano morti tragicamente in un naufragio, di ritorno da una visita di stato nella lontana Cora.
Sullisola regnava la pace da molti secoli e gli abitanti dellunica città, Astagatt, la capitale, vivevano in modo mite e semplice. Qui le occupazioni principali erano la pesca, la pastorizia e lagricoltura mentre solo i più ricchi e benestanti potevano dedicarsi alle arti, allo sport e alla letteratura. Insomma, lisola offriva tutto quello che un essere umano poteva desiderare.
Ad ogni modo non era facile raggiungere lisola di Astagatt perché era circondata dalla cosiddetta «Barriera»; un enorme «muro dacqua» alto più di trenta metri, frutto di chissà quale strano incantesimo. Gli abitanti dellisola erano ormai abituati a quellimmenso spettacolo che, per tanti secoli, era riuscito a tenere lontano tutti gli indesiderati. Infatti, la «Barriera» poteva essere superata solo per pochi giorni allanno e, senza una guida esperta, qualunque nave avrebbe fatto, inevitabilmente, naufragio.
Astagatt, in tutto larcipelago, veniva considerata come un paradiso sulla terra. Le sue spiagge erano incontaminate, con sabbia bianchissima e finissima; i ruscelli e le piccole cascate dacqua purissima scendevano dolcemente dai pendii delle colline e la vegetazione, ricca e rigogliosa, offriva una varietà sterminata di frutta esotica, gustosa e buonissima da mangiare.
Cosa si poteva desiderare di più?
Ma le cose belle hanno i loro lati oscuri ed anche Astagatt non ne era immune. Il centro dellisola, da tempo immemore, incuteva enorme timore tra gli abitanti, proprio lì dove si ergeva maestosa lunica grande montagna. Tuttintorno vi era una fitta distesa di alberi secolari che anche la potente luce del sole, a stento, riusciva a penetrare con i suoi raggi. Già dal suo strano nome «La foresta degli inganni» chiunque poteva intuire che era meglio starsene alla larga.
Unantica leggenda raccontava che sulla cima di quella montagna, perennemente imbiancata dalla neve, in una grotta buia e fredda, viveva un pericoloso ed unico abitante, la vecchia e malvagia strega Luthien.
In realtà, nonostante il trascorrere dei secoli, fino a quel momento nessuno laveva mai vista ma sullisola si continuavano a tramandare, di padre in figlio, delle orribili e raccapriccianti storie di cui era stata protagonista Luthien. Gli abitanti, in questo modo, cercavano di conservarne il ricordo anche per evitare che qualche sprovveduto, malauguratamente, potesse avvicinarsi troppo a quel luogo maledetto e cadere preda della vecchia strega.
Solo in un libro era riportato dettagliatamente la descrizione della malvagia Luthien, oltre allelenco dei suoi poteri ed il modo per poterla uccidere. Il suo nome era «Libro dei ricordi».
Naturalmente faceva parte della collezione privata dei sovrani e solo ai re e ai loro discendenti che, per secoli, si erano succeduti sul trono dellIsola di Astagatt, era consentito leggerne il contenuto. Il libro conteneva una sibillina profezia che recitava, pressappoco, così: «Un giorno non troppo lontano da un re giusto e sincero nascerà un giovane e coraggioso principe. che riuscirà ad attraversare indenne la Foresta degli inganni. Lui sarà leletto perché troverà uno speciale e potente talismano il Diaspro Rosso che dovrà portare sempre con sé. ma se questo non avverrà allora lui perirà come un comune mortale. Questo prezioso dono ho nascosto nel fondo degli abissi e solo una tragedia sfiorata permetterà al re giusto e sincero di ritrovarlo. Leletto supererà indenne la foresta degli inganni scalerà la montagna e raggiungere il nascondiglio segreto di Luthien. Il mio prezioso dono lo guiderà e proteggerà da ogni inganno ma se lui non la ucciderà per altri mille anni il potere della strega sopravviverà».
Sullisola si raccontavano storie terribili sulla vecchia strega Luthien che, dotata di enormi poteri, con i suoi incantesimi riusciva ad attirare, allinterno della foresta degli inganni, tutti gli sprovveduti. Più di una volta era capitato che qualcuno, spinto dalla curiosità, si fosse avventurato allinterno di quel luogo sinistro e non fosse più tornato indietro. Questi disgraziati venivano persuasi, da una voce suadente e gentile, ad inoltrarsi sempre di più allinterno della foresta.
«Vieni vieni da me non avere paura qui troverai oro e argento in abbondanza», ripeteva una cantilena incessante, «vieni vieni da me non avere paura qui troverai lelisir di lunga vita». Le parole della strega erano accompagnate dal suono di una musica irresistibile.
Per quei poveretti non cera scampo. Senza nemmeno rendersene conto si ritrovavano, addormentati e appesi a testa in giù, nella dimora della strega Luthien, sulla cima della montagna.