L’uomo versò velocemente le bevande e le mise su un vassoio mentre lei continuava ad asciugare il bancone. “Ti sei scottata?”
In un attimo fu proprio accanto a lei, che fu avvolta dal profumo della sua fresca acqua di colonia. Aveva inspirato il suo odore quando era stato dall’altra parte del bancone e, adesso che le era di fianco, aveva l’impressione di essere circondata da quell’aroma inebriante. Era un uomo esteticamente meraviglioso e sembrava in qualche modo interessato a lei. Ma doveva ricordare a se stessa che Aiden era fuori dalla sua portata e anche troppo giovane per interessarle. Nonostante avesse un paio d’anni più di lei, Maggie di solito era attratta da uomini molto più grandi… non che ne avesse avuti poi così tanti.
“Eh… No, sto bene. Grazie,” balbettò, mentre lui la guardava con occhi preoccupati. “Farò meglio a occuparmi di questi.” Prese il vassoio dalle sue mani, sfiorandolo mentre usciva da dietro il bancone per servire i clienti.
“Vi consiglio i dolcetti alla cannella,” disse Aiden alla coppia di signori mentre Maggie serviva loro il caffè.
“Sembra davvero una buona idea,” concordò l’uomo, guardando prima Aiden e poi la moglie. “Cosa ne pensi, Sylvia? Dolcetti alla cannella?”
Maggie notò che il viso della donna si illuminava, più o meno come accadeva a lei quando qualcuno menzionava il cibo in sua presenza.
“Ooh, sì, per favore!” La signora sorrise eccitata.
“Ne prendiamo due, grazie.” L’uomo annuì in direzione di Maggie.
“Nessun problema.” Tornò velocemente al bancone e mise due bei dolcetti caldi su un piatto. Vi poggiò sopra anche due coltelli e un paio di tovagliolini, poi sorrise ad Aiden prima di portarli alla coppia.
“Grazie per l’aiuto. Sei bravo con i clienti,” disse al cowboy quando tornò al bancone. Si era già posizionato sullo sgabello al suo solito posto e stava sorseggiando il caffè.
“Devo fare in modo che tu mantenga il tuo posto di lavoro,” disse con una risata.
“Non è questo il motivo, e lo sai.” Sospirò lei, alzando gli occhi al cielo.
Aiden si accigliò. “Questa è la seconda volta stamattina che dico la cosa sbagliata,” disse, socchiudendo gli occhi. “Va tutto bene, Maggie?”
Lei esitò, sconvolta per avergli rivelato parte dei suoi pensieri. “Oh, certo. E no, non hai detto niente di sbagliato.” Cercò di rassicurarlo ma capì di non averlo convinto. “Va tutto bene, davvero.”
Si mise a sistemare alcuni piatti in modo da non doverlo guardare, però riusciva a sentire il suo sguardo piantato su di sé.
“Ti piace lavorare qui?” le chiese dopo un paio di minuti.
Maggie si voltò di nuovo verso di lui, sorridendo. “Sì, naturalmente.”
Seguì il suo sguardo mentre l’uomo si guardava intorno nella piccola tavola calda. Era un posto accogliente con tovagliette a quadri rossi posti su tavoli con alcune gambe traballanti, circondato da sedie vecchiotte e mal assortite. Alcuni separé occupavano un lato della stanza mentre una fila di tavoli era disposta davanti alle finestre. Dall’altra parte c’era una piccola porta che conduceva in cucina, situata dietro il bancone dal quale Maggie serviva il caffè. Alcuni sgabelli tipici dei bar erano allineati di fronte al bancone dall’altro lato in modo che i clienti, come Aiden, potessero facilmente sedersi lassù e bere una tazza di caffè fumante o fare due chiacchiere con la cameriera.
“È mai affollato, qui?” domandò.
“Non proprio,” rispose Maggie. “Ma è positivo, dato che il capo si rifiuta di assumere altro personale. Dice che io gli costo già abbastanza.”
Maggie ripensò alla miseria che guadagnava lavorando lì ogni giorno. La sua unica consolazione era che si trattava di un lavoro facile e non doveva fare un lungo viaggio per arrivarci. Il problema era che Bracken Ridge, dove si trovavano, era così lontana da tutto che non avevano quasi mai clienti. Il Melrose Motel si trovava di fronte a loro, ma neanche lì gli affari andavano a gonfie vele, quindi non avevano molti ospiti per cui cucinare o a cui servire il caffè. La maggior parte delle persone semplicemente attraversava il minuscolo villaggio per raggiungere città più grandi e interessanti come Almondine e Pelican’s Heath, facendo un viaggio breve e tranquillo.
“Ma se gli affari riprendessero lo farebbe, giusto?” Aiden sembrava pensieroso.
“Sì, come no. Come se potesse succedere.” Si asciugò di nuovo le mani sul grembiule. “Detto tra me e te, è più facile che chiuda del tutto,” gli confessò in modo sommesso.
Aiden sembrava sorpreso. “E tu cosa faresti in quel caso, con l’affitto e tutto il resto?”
“Oh, non preoccuparti per me. È più probabile che mi buttino fuori da quell'appartamento prima di ritrovarmi disoccupata, comunque, quindi non farebbe molta differenza in entrambi i casi.”
Il suo volto scioccato le disse che aveva detto troppo, e si ammonì interiormente per aver lasciato che la sua lingua lunga prendesse il sopravvento. In Aiden c’era qualcosa. Era così facile parlare con lui.
“Grazie mille, cara. La colazione era fantastica.” La coppia di anziani si alzò dal tavolo, dirigendosi verso la porta.
“Sono felice che vi sia piaciuta. Vi aspettiamo di nuovo.” Maggie fu grata per la distrazione e si affrettò a sparecchiare il tavolo, notando che avevano lasciato una grossa mancia insieme al conto.
Quando tornò al bancone, Aiden stava parlando al cellulare. “Sì, digli che siamo interessati,” disse. “Decisamente. Vogliamo quel terreno al miglior prezzo possibile, va bene? Grazie, a più tardi.”
“Tutto bene?” gli chiese, sentendosi delusa quando lo vide alzarsi.
“Come al solito. Sto cercando di comprare alcuni terreni per il ranch, per allargarlo un po’.” L’eccitazione brillava nei suoi occhi mentre annuiva, sorridendo. “Ecco… che ne dici di un drink, stasera? A che ora finisci?” Si mise il cappello.
Lei si accigliò, sorpresa. “Non credi che sia un po’ vecchia?”
“Troppo vecchia per andare a bere qualcosa?”
Lei ridacchiò, col cuore che batteva all’impazzata. Le piaceva davvero quell'uomo e le piaceva la sua compagnia. Aveva ragione, però: stavano solo parlando di andare a bere qualcosa. “Va bene. Stacco alle sette.” Qualcosa le bruciò dentro e non riuscì a fare a meno di sorridere al pensiero di passare del tempo con quel muscoloso cowboy.
“Vengo qui, allora,” rispose lui con un sorriso, gettando una manciata di banconote sul bancone.
“Non vedo l’ora.” Maggie era triste di vederlo andare via ma era bello pensare che lo avrebbe rivisto entro poche ore.
* * * *
Aiden salì a bordo del suo pick-up. Gli piaceva molto Maggie Welch ed era contento di aver finalmente trovato il coraggio di chiederle di uscire. Erano passate alcune settimane da quando si erano conosciuti e gli era piaciuta fin da subito. Sembrava essere sempre felice e allegra, ed era stato uno shock vederla sconcertata e un po’ pensierosa quel giorno. Doveva essere successo qualcosa.
Percorse la strada secondaria verso Pelican’s Heath, aspettando con impazienza il momento in cui l’avrebbe rivista più tardi. Era ovvio che avesse detto la cosa sbagliata quando aveva menzionato il matrimonio. Lo aveva inteso come un complimento ma aveva capito subito di aver toccato un nervo scoperto. E cos’era quella storia di perdere sia il lavoro che la casa? Quella ragazza aveva sempre un’espressione coraggiosa ma era evidente che le cose con le andassero bene tanto quanto si sforzava di farle apparire.
Ben, suo fratello maggiore, lo stava aspettando quando arrivò al ranch. “Non cerco neanche di indovinare dove sei stato.”
Aiden sghignazzò. “Ho un appuntamento con lei stasera.”
Ben scoppiò a ridere. “Ce l’hai fatta!? Cosa diavolo ti ha trattenuto fino ad ora?”