Джек Марс - Obiettivo Primario стр 14.

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“Don?”

“Trudy, entra pure. Voglio presentarti Luke Stone. È l’uomo di cui ti avevo parlato. Luke, questa è Trudy Wellington. È la nostra nuova analista. Un altro genietto, si è laureata al MIT da adolescente e ha passato un paio d’anni alle stazioni di intercettazione della CIA. Ora è con noi, pronta a fare un balzo in un nuovo livello di spionaggio.”

Luke strinse la mano alla giovane donna. Lei era un po’ imbarazzata e non riusciva a reggere a lungo il suo sguardo. Che diamine, era ancora una ragazzina.

Lanciò un’occhiata tra Don e Trudy. Qualcosa nel loro linguaggio del corpo…

Nah, era impossibile. Don era sposato da trent’anni. Aveva una figlia e un figlio più grandi di questa ragazza.

“Trudy ci aggiornerà sulla missione che stiamo per intraprendere.”

La ragazza si sedette al tavolo delle conferenze. Luke e Don fecero lo stesso. Lei subito prese la tastiera, spinse in avanti il piccolo schermo e inserì i propri dati. Il desktop del suo computer personale apparve sul grande display piatto sul muro.

“Sai già come usarlo?” domandò Don.

“Sì, beh… Avevamo un impianto audio-visivo come questo al MIT, ovviamente. Non al dipartimento della CIA dove ho lavorato, ma immagino che anche loro l’abbiano da qualche parte. Prima Swann mi ha dato l’accesso. Credo che volesse vantarsi un po’.”

“In ogni caso, sei brava,” commentò lui.

Luke annuì. Dovette trattenere un’altra risata. Ripensò al Don dagli occhi di ghiaccio come lo aveva conosciuto negli ultimi anni, pronto a paracadutarsi in zone di combattimento, che comandava gli uomini sul campo, e uccideva senza pietà i cattivi. Sembrava assurdamente orgoglioso della sua piccola agenzia, dei gadget nel suo ufficio e dei giovani civili che li sapevano usare con tanta facilità. Beh, buon per lui.

Sullo schermo apparve il documento d’identità di un membro del corpo dei Marines degli Stati Uniti. Mostrava un soldato con un taglio di capelli a spazzola, la mascella squadrata e uno sguardo minaccioso. Sembrava sarcastico, irritato e pronto ad ammazzare qualcuno tutto insieme. Aveva l’aria del genere d’uomo che avrebbe svolto il suo servizio attivo oltre oceano, poi sarebbe tornato a casa e avrebbe passato il suo il permesso temporaneo in mezzo a risse nei bar durante. Un tipo duro.

Luke ne aveva visto molti così. In effetti, ne aveva sbattuti a terra più d’uno.

“Mi comporterò come se nessuno di voi due avesse alcuna idea di cosa stiamo parlando, né della missione in programma,” esordì Trudy. “Potrebbe rendere la conversazione più lunga del necessario, oppure no. Ma almeno così avremo tutti le stesse informazioni. Vi va bene?”

“Bene,” disse Don.

“Per me va bene,” concordò Luke.

Lei annuì. “Allora iniziamo. L’uomo sullo schermo è l’ex sergente del corpo dei Marine Edwin Lee Parr. Trentasette anni, cresciuto nel Kentucky, a sud di Lexington. Ex combattente, è stato in azione durante l’invasione di Panama nel 1989 e nella guerra del Golfo. È stato anche in missione di pace alla fine della guerra nel Kosovo. Una medaglia al valore e una stella di bronzo per servizio meritevole durante l’invasione di Panama. Congedato con onore nel dicembre 1999, dopo dodici anni di servizio.

“Parr è tornato a casa e in seguito ha girato per il paese per un anno e mezzo, svolgendo lavoro di sicurezza. Ha il porto d’armi e per lo più ha lavorato come guardia del corpo personale, principalmente per uomini d’affari, spesso trafficanti di diamanti. È stato assunto da una ditta di nome White Knight Security, e ha viaggiato tra New York, Miami, Chicago, Los Angeles e San Francisco. Qualche viaggio documentato a Tokyo, Hong Kong e Londra, anche se non è chiaro come siano state gestite le leggi sul porto d’armi in quei casi.”

Luke fissò gli occhi furiosi dell’uomo. Non sembrava un brutto lavoro per un ex combattente. Non troppa azione, ma molto movimento. Avrebbe potuto piacere anche a…

“Poi c’è stato l’11 di settembre,” disse Trudy.

“Si è riarruolato?” domandò Luke.

Lei scosse la testa. “No. In pochissimo tempo, è cresciuta molto la domanda di appaltatori militari con esperienza. La White Knight Security ha creato un nuova divisione chiama White Knight Consultants. Edwin Parr è stato il loro primo esperto di zone di combattimento. Ha fatto un tour in Afghanistan e ora è in Iraq da venticinque mesi.”

Luke stava iniziando a sperare che arrivasse al punto. Il pensiero di Edwin Parr in una zona di guerra, praticamente senza il controllo di una catena di comando, e che stava guadagnando dieci volte lo stipendio di un soldato normale lo irritava. Per usare un eufemismo.

“Venticinque mesi?” ripeté. “Che cosa sta facendo là? Voglio dire, oltre a riempirsi il conto in banca?”

“Edwin Parr sembra essere andato fuori controllo,” rispose Trudy.

Si interruppe e distolse lo sguardo dalla tastiera e dal mouse per un istante. “Le prossime foto sono esplicite.”

Luke la fissò.

“Credo che possiamo sopportarle,” replicò Don.

Trudy annuì. “Parr è stato licenziato dalla White Knight quattro mesi fa, nonostante il suo rapporto di cinque anni con loro. La White Knight nega qualsiasi conoscenza delle sue attività e della sua posizione. Disconoscono ogni responsabilità per le sue azioni.”

Una nuova immagine apparve solo schermo. Mostrava forse una dozzina di corpi stesi in una qualche piazza del mercato. I corpi quasi non erano riconoscibili come umani: erano stati fatti a brandelli da una bomba o un’arma a ripetizione di alto calibro.

“Parr sta operando nel nord ovest dell’Iraq, in quello che è noto come il Triangolo Sunnita, fuori dalla portata delle truppe della coalizione. Opera insieme ad almeno una decina di appaltatori ex Marine o Marine ancora in servizio, oltre a un paio di quelli che riteniamo essere uno o due Marine disertori. È ritenuto responsabile di aver ordinato un massacro di civili nel bel mezzo del mercato all’aperto di Falluja, e pensiamo che questa sia una foto scattata subito dopo il massacro. Almeno quaranta persone devono essere morte nell’attacco.”

Luke era interessato. “Perché avrebbe dovuto farlo?”

Una nuova immagine apparve sullo schermo. Mostrava due torsi bruciati e senza testa appesi a un ponte.

“I corpi che vedete sono stati identificati come i resti degli ex appaltatori dell’esercito americano Thomas Calence, di trentun anni, e Vladimir Garcia, di trentanove anni. La loro jeep è stata attaccata da ribelli sunniti. Sono stati catturati, decapitati e bruciati. Al momento della loro morte, nessuno dei due uomini era sul libro paga dell’esercito. Il massacro della foto precedente sembra essere la vendetta per le morti di Calence e Garcia, e parte di una serie di ritorsioni. Calence e Garcia erano stati colleghi di Parr.”

“Che cosa stavano facendo?” chiese Luke.

Apparve un’altra immagine, una mappa del così detto Triangolo Sunnita.

“Il Triangolo Sunnita era la roccaforte di Saddam Hussein in Iraq. Il sud del paese è principalmente sciita, e Saddam si è dato un gran da fare per sopprimerli, anche con frequenti massacri. Il nord è soprattutto curdo, e semmai loro hanno ricevuto un trattamento persino peggiore degli sciiti. Ma l’Iraq centro-settentrionale e nord-occidentale è sunnita. Saddam è nato lì, e la gente lì gli è leale. L’esercito americano ha fatto molta fatica a pacificare questa regione, e la maggior parte è ancora una zona proibita. Crediamo che Parr operi là perché è in quell’area che è nascosto il grosso delle ricchezze di Saddam.

“Sembra che Parr stia scoprendo sistematicamente denaro, armi, diamanti, oro e altri materiali preziosi nascosti, oltre anche ad auto di lusso. Si fa dire i luoghi dei nascondigli tramite l’uso della tortura e dell’omicidio sugli ex luogotenenti di Saddam e l’intimidazione della popolazione locale. La gente del luogo detesta Parr, e stanno cercando attivamente di farlo fuori.

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