Блейк Пирс - Corsa Contro la Follia стр 8.

Шрифт
Фон

“Lì la situazione è molto confusa. Sembra che l’FBI di Seattle e la polizia locale non si trovino d’accordo su nulla, almeno per quanto riguarda questo caso. Ecco perché c’è bisogno di voi, che lo vogliate o no. Posso contare su di lei, Agente Paige?”

Improvvisamente, Riley seppe che cosa fare. Nonostante i suoi problemi personali, avevano davvero bisogno di lei per risolvere quel caso.

“Conti pure su di me” rispose.

Bill annuì, sospirando in modo appena percettibile di sollievo e gratitudine.

“Bene” Meredith disse. “Volerete entrambi fino a Seattle domattina.”

Meredith tamburellò con le dita sul tavolo per un momento.

“Ma non aspettatevi un’accoglienza calorosa” aggiunse. “Né i poliziotti né i federali saranno felici di vedervi.”

CAPITOLO SEI

Riley temeva il primo giorno di scuola di Jilly quasi quanto un caso difficile da affrontare. La ragazza sembrava piuttosto seccata, e Riley temeva che potesse fare una scenata all’ultimo momento.

E’ pronta per questo? Continuava a chiedersi. Sono pronta per questo?

Inoltre, il tempismo sembrava sfortunato. Riley era preoccupata, perché doveva volare fino a Seattle quella mattina. Ma Bill aveva bisogno del suo aiuto, e questo l’aveva fatta decidere senza esitazioni.

Jilly sembrava stare bene quando avevano discusso dell’argomento a casa, ma Riley non sapeva davvero che cosa aspettarsi ora.

Per fortuna, non doveva accompagnare la ragazza a scuola da sola. Ryan si era offerto di guidare, e anche Gabriela ed April si erano unite a loro per offrire il loro sostegno morale.

Quando uscirono tutti dall’auto, nel parcheggio della scuola, April prese Jilly per mano e si recarono insieme verso l’edificio. Le due ragazze slanciate indossavano entrambe un paio di jeans, stivali e giacche calde. Il giorno precedente, Riley le aveva portate a fare spese e aveva fatto scegliere una nuova giacca a Jilly, insieme ad un copriletto, dei poster e dei cuscini per personalizzare la sua camera.

Riley, Ryan e Gabriela seguirono le ragazze, e il cuore di Riley si scaldò mentre le guardava. Dopo anni di scontrosità e ribellione, April sembrava all’improvviso incredibilmente matura. La madre si chiese se forse era proprio questo di cui la figlia aveva sempre avuto bisogno, occuparsi di un’altra persona.

“Guardale” Riley si rivolse a Ryan. “Stanno legando.”

“Non è meraviglioso?” l’uomo esclamò. “Sembrano proprio sorelle. E’ questo che ti ha portato a lei?”

Era una domanda interessante. Quando inizialmente aveva portato Jilly a casa, Riley era rimasta colpita soprattutto dalla diversità che esisteva tra le due ragazze.

Ma ora, stava diventando sempre più consapevole delle somiglianze. April era la più pallida tra le due, con gli occhi nocciola come sua madre, mentre Jilly aveva gli occhi castani e una carnagione olivastra. Ma ora, mentre le due teste di capelli scuri si muovevano insieme, sembrava si assomigliassero molto.

“Forse è così” rispose alla domanda di Ryan. “Non ho smesso di pensarci. Tutto ciò che sapevo era che lei si trovava in serio pericolo, e forse potevo aiutarla.”

“Probabilmente le hai salvato la vita” l’uomo replicò.

Riley sentì un nodo in gola. Quella possibilità non le era venuta in mente, ed era un pensiero che la rendeva più umile. Era euforica e terrorizzata al contempo da questa sensazione di nuova responsabilità.

Tutta la famiglia si recò nell’ufficio del consigliere d’orientamento. Calorosa e sorridente come sempre, Wanda Lewis accolse Jilly con una cartina della scuola.

“Ti accompagnerò dritta alla tua aula per l’appello” promise la Signora Lewis.

“Vedo che è un bel posto” Gabriela si rivolse a Jilly. “Starai bene qui.”

Adesso Jilly sembrava nervosa ma felice. Li abbracciò tutti, poi seguì la Signora Lewis in fondo al corridoio.

“Mi piace questa scuola” Gabriela disse a Ryan, Riley ed April, mentre tornavano all’auto.

“Mi fa piacere la tua approvazione” Riley rispose.

Era proprio sincera. Gabriela era molto più che una semplice governante. Era un vero membro della famiglia. Era importante che concordasse con le decisioni familiari.

Entrarono tutti in auto, e Ryan mise in moto.

“Dove si va ora?” l’uomo chiese allegramente.

“Devo andare a scuola” April esclamò.

“Poi, dopo a casa” Riley intervenne. “Devo prendere un aereo a Quantico.”

“D’accordo” Ryan rispose, uscendo dall’area del parcheggio.

Riley osservò il viso dell’uomo mentre guidava. Sembrava davvero felice, felice di far parte delle cose, e felice di avere un nuovo membro in famiglia.

Non era stato così per la maggior parte del loro matrimonio. Sembrava davvero cambiato. E in momento come questo, lei provava gratitudine nei suoi riguardi.

La donna si voltò e guardò sua figlia, che era seduta sul sedile posteriore.

“Te la stai cavando davvero bene” Riley le disse.

April sembrò sorpresa.

“Ce la sto mettendo tutta” disse. “Mi fa piacere che tu l’abbia notato.”

Sul momento, Riley fu colpita da quelle parole. Stava ignorando sua figlia per assicurarsi che il nuovo membro della famiglia si stabilisse tra loro?

April rimase in silenzio per un attimo, poi aggiunse: “Mamma, sono sempre contenta che tu l’abbia portata a casa. Credo che sia tutto molto più complicato di quanto avessi pensato, nell’avere una nuova sorella. Ha avuto una vita difficile e a volte non è facile parlare con lei.”

“Non voglio che il peso ricada su di te” Riley disse.

April sorrise debolmente. “Non ti ho reso la vita facile, io” rispose. “Sono abbastanza forte da confrontarmi con i problemi di Jilly. E la verità è che aiutarla sta cominciando a piacermi. Staremo bene. Per favore, non preoccuparti per noi.”

Riley si sentiva più tranquilla, sapendo che stava lasciando Jilly alle cure di tre persone di cui poteva fidarsi: April, Gabriela e Ryan. Eppure, la preoccupava il fatto di doversi allontanare proprio in quel momento. Sperava che non sarebbe stato a lungo.

*

Il suolo si allontanava, mentre Riley guardava fuori dal finestrino del piccolo jet del BAU. Il jet si innalzò oltre le nuvole, iniziando un volo, verso Seattle, che sarebbe durato quasi sei ore. Nell’arco di pochi minuti, Riley stava osservando il paesaggio sotto di sé.

Bill le era seduto accanto.

Le disse: “Volare per il paese in questo modo mi fa sempre pensare a quando tanto tempo fa le persone dovevano camminare, o cavalcare o andare con il carro.”

Riley annuì e sorrise. Era come se Bill le avesse letto la mente. Aveva spesso quella sensazione su di lui.

“All’epoca il paese dev’essere apparso enorme alle persone” lei disse. “Ci volevano dei mesi per attraversarlo.”

Un silenzio familiare e confortevole cadde tra di loro. Nel corso degli anni, lei e Bill avevano condiviso disaccordi e persino litigi, e, a volte, la loro unione era sembrata sul punto di crollare definitivamente. Ma ora, lei si sentiva più vicina a lui, a causa dei momenti difficili che avevano vissuto insieme. Si fidava ciecamente dell’uomo, e sapeva che era un sentimento assolutamente reciproco.

In momenti come quello, era contenta che Bill non avesse ceduto alla loro attrazione reciproca. Ci si erano pericolosamente avvicinati a volte.

Avrebbe rovinato tutto, pensava Riley.

Erano stati intelligenti a tenersene lontani. La perdita della loro amicizia era troppo difficile per lei anche solo da immaginare. Lui era il migliore amico che aveva al mondo.

Dopo alcuni momenti, Bill disse: “Grazie di essere venuta, Riley. Stavolta, mi serve davvero il tuo aiuto. Non credo che riuscirei ad affrontare questo caso con un altro partner. Nemmeno con Lucy.”

Riley lo guardò e non disse niente. Non doveva chiedergli che cosa avesse in mente. Sapeva che stava finalmente per rivelarle la verità su quanto accaduto a sua madre. E aveva compreso quanto fosse importante e preoccupante questo caso per lui.

Ваша оценка очень важна

0
Шрифт
Фон

Помогите Вашим друзьям узнать о библиотеке

Скачать книгу

Если нет возможности читать онлайн, скачайте книгу файлом для электронной книжки и читайте офлайн.

fb2.zip txt txt.zip rtf.zip a4.pdf a6.pdf mobi.prc epub ios.epub fb3

Популярные книги автора