Fortuna Ilaria - Fiamme Oscure стр 8.

Шрифт
Фон

“Sono pronta.” rispose Tiara serrando le mascelle. Cercò di tenere a mente che Storm pensava che lei avesse ottenuto il suo potere solo grazie alla morte di sua madre, e in un certo senso era vero. Aveva ereditato i poteri di Myra, ma era anche capace di vedere i fantasmi da quando era nata.

Zachary si allontanò dalla scrivania in confusione quando realizzò una cosa. “Stai dicendo che questa sarà la prima volta che userà i suoi poteri?”

“Sì, il dono della negromanzia viene tramandato soltanto quando il genitore che lo possiede muore...Tiara ha il potere solo da un paio di settimane.” spiegò Storm.

Tiara guardò Zachary...questa volta incrociando il suo sguardo senza paura. Se aveva un problema con lei allora voleva saperlo subito, invece di rimuginarci su in seguito. Se stavano per essere mosse delle accuse, allora lei preferiva che lui andasse dritto al punto e le muovesse.

“E tu la manderà là fuori da sola?” all’improvviso Zachary non gradì l’idea. Sua madre aveva praticato la negromanzia per anni e aveva una squadra di combattenti con sé. E come Storm aveva appena sottolineato... era stata uccisa da un demone solo un paio di settimane prima.

“Andrò io con lei.” sorrise Trevor, posando il palmo sull’elsa del pugnale. “Finché questo coso farà quello che dice Tiara, non sarà un problema tenerla d’occhio.”.

Zachary guardò Trevor, pensando a quanto il mutaforma fosse così distratto da Envy di recente. Secondo il ‘piromane’ quella non era una buona idea.

“Finché Tiara non sceglierà la sua squadra, propongo che sia affiancata da Trevor e Zachary per iniziare. Zachary sarà responsabile della squadra e potrà essere anche di aiuto nel caso in cui qualcuno la sorprenda a mentre ripristina le tombe. Potrà cancellare facilmente la loro memoria.” annunciò Storm.

Gli occhi di Tiara si spalancarono nel sentire che Zachary era il responsabile della sua squadra. Molto tempo fa, Myra le aveva detto che Zachary l’aveva vista con Deth...e lo aveva tenuto segreto per tutti questi anni. Myra aveva anche cercato di farle notare Zachary un paio di volte nel corso degli anni, ma ciò aveva solo fatto crescere in lei paura infantile e timore per l’uomo che conosceva il segreto di sua madre.

Zachary si rilassò un po’ perché sapeva che Tiara non sarebbe stata sola quella notte. Rimase sorpreso di sentirsi meglio nel sapere che le sarebbe stato accanto se fosse successo qualcosa.

“Mi unisco a loro.” annunciò Guy.

Tiara provò un senso di disagio, sapendo il vero motivo per cui Guy voleva aggregarsi. Senza guardare Guy si rivolse a Storm “Ho bisogno solo di tre persone in squadra per ora, e uno di loro deve essere privo di poteri.”

L’espressione di Guy si incupì al rifiuto di Tiara di farlo entrare nella sua squadra... lei mentiva.

Zachary notò il silenzioso scambio tra i due e aggrottò la fronte. Non era sicuro di quale fosse il motivo per cui Guy desiderasse improvvisamente entrare in un altro gruppo così presto...ma d’altra parte, non era possibile prendersi un congedo per lutto. Se così fosse, non si presenterebbe nessuno al lavoro.

Storm annuì, intuendo che Guy non era gradito. “Allora ho la persona che fa al caso tuo.”

“Cioè?” chiese Trevor sospettoso. Gli piaceva Guy e aveva visto i suoi poteri in azione. Era un po’ deluso che non avrebbe fatto squadra con loro.

“Jason.” Storm agitò una mano verso l’uomo in fondo al gruppo.

“Cavolo, no!” esclamò Jason con gli occhi spalancati. “Non darò la caccia ad esseri morti. Se posso permettermi... scappare è più da intelligenti.”.

Zachary strinse le spalle. “D’accordo, come vuoi. Ma conosci l’alternativa.”.

Jason barcollò all’indietro, scontrandosi con il giovane dai capelli viola quando Zachary gli si avvicinò con la mano alzata verso la sua fronte.

“Va bene, va bene.” disse Jason, allungando le mani per allontanare Zachary. “Ci vado. Però... ... tieni giù... le mani.”.

Zachary sorrise e strinse una mano sulla spalla di Jason, come aveva fatto per tutto il tempo. “Sapevo che non ci avresti appesi.”

“Va’ all’inferno.” brontolò Jason, facendo ridere di gusto Kamui.

Capitolo 3

“Dobbiamo aspettare fino al crepuscolo.” disse Tiara guardando fuori dalla finestra, incapace di affrontare la rabbiosa delusione di Guy o l’autoritarietà di Zachary. Era già abbastanza nervosa.

“Perché aspettare?” le chiese Jason, non piacendogli l’idea di cacciare demoni o fantasmi, o qualunque cosa quella ragazza volesse cacciare.

“Bella domanda.” disse Trevor. “Io adoro andare a caccia, ma andarci quando inizia a fare buio è come girare con una grande insegna al neon con scritto ‘Cibo gratis’.”.

“È allora che i morti iniziano a svegliarsi.” rispose Tiara. “Sono più deboli perché la luce del sole contrasta la loro oscurità. Quella debolezza non svanisce...un po’ come quella che si prova quando ci si sveglia al mattino. Per loro vale lo stesso, anche se sono notturni.”.

Trevor sorrise, pensando alle sue mattine con Envy. “Io non sono debole, la mattina. Chi ti ha detto così ha le informazioni sbagliate.”.

“Qual è il problema, le tue ex stanno mettendo di nuovo voci in giro?” gli chiese Zachary con un sopracciglio alzato, facendo ridere alcune persone nella stanza, e Trevor lo guardò storto.

Era bello sentire che la maggior parte dei membri del PIT aveva ancora il senso dell’umorismo. “Per quanto riguarda le altre squadre...” continuò Storm, guardando l’enorme mappa “...sono certo che troverete qualcosa da fare.”.

Si guardarono tutti a vicenda, sapendo quali fossero i compiti di ognuno. La porta si aprì e Kamui fu il primo a lasciare la stanza senza preoccuparsi di chiudere la porta dietro di sé.

Era il segnale che alcuni dei membri più curiosi del PIT aspettavano, e si precipitarono fuori per cercare di vedere il nuovo arrivato mentre saliva al terzo piano. Divenne ben presto una gara di scommesse su quali poteri avesse davvero Kamui.

Storm ridacchiò quando sentì qualcuno brontolare qualcosa riguardo al tizio nuovo che era svanito nel nulla, e i soldi iniziarono a girare. Quel brontolio fu subito seguito da un forte rumore sordo e da grida di voci, portando le squadre del PIT ad alzare lo sguardo quando il lampadario della sala principale iniziò ad ondeggiare avanti e indietro.

“KAMUI, PICCOLO BASTARDO!” Una voce furiosa riecheggiò forte nel castello.

L’attenzione di tutti fu destata quando una luce brillò all’improvviso dalla finestra anteriore, facendo concorrenza alla luce del sole che già filtrava. I membri del PIT corsero fuori appena in tempo per vedere due fasci di luce schizzare sopra di loro e verso l’oceano, prima di rallentare abbastanza perché gli spettatori vedessero.

Stavano andando così veloci da far vibrare forte il tuono sulla loro scia quado ruppero il muro del suono. Il giovane della riunione stava volando all’indietro, con gli occhi pieni di quello che sembrava terrore, mentre guardava il fradicio e furioso uomo dalle ali argentate che lo inseguiva.

“Te lo giuro Toya, non volevo piombare nella doccia con te dentro!” Kamui cercò di placare la furia di suo fratello.

I lunghi capelli neri e argentati di Toya si muovevano attorno a lui mentre seguiva i movimenti di Kamui, e Kamui stava facendo del suo meglio per allontanarsi dalla sua portata.

“Sì, certo, non volevi!” gridò Toya quando notò che il labbro di suo fratello tremava divertito.

Trevor osservava le due vorticose scie volanti sopra di loro e notò una terza persona con la coda dell’occhio. Guardando verso la terrazza del terzo piano, vide un uomo dai lunghi capelli argentati che guardava gli altri due con le braccia incrociate sul petto.

Ваша оценка очень важна

0
Шрифт
Фон

Помогите Вашим друзьям узнать о библиотеке

Скачать книгу

Если нет возможности читать онлайн, скачайте книгу файлом для электронной книжки и читайте офлайн.

fb2.zip txt txt.zip rtf.zip a4.pdf a6.pdf mobi.prc epub ios.epub fb3