Fortuna Ilaria - Calore стр 7.

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Zachary trasalì mentre il paesaggio cambiava e fu circondato dall’incubo di Angelica. Quando le immagini tremolanti alla fine sbiadirono e Angelica si scostò lentamente da lui, Zachary aprì gli occhi e sussurrò “Wow...era un sogno spaventoso.”

Angelica annuì “Sì, soprattutto per chi non ha mai fatto un sogno, non una sola volta in tutta la sua vita.”

*****

Kriss aveva cercato nei luoghi in cui pensava si sarebbe potuto nascondere un caduto spaventato, rimasto imprigionato a lungo. In realtà non stava cercando il caduto...ma Dean. Dopo aver finito con tutte le chiese e le piccole aree della città che il male evitava, gli venne in mente che forse stava cercando nei luoghi sbagliati. Non che conoscesse la sua preda intimamente.

Andando da un estremo all’altro, Kriss si diresse verso il cuore della città. Dopo poche ore fu ricompensato quando intravide la creatura che correva sui tetti e saltava da un edificio all’altro.

Seguendolo a distanza, Kriss notò il colore chiaro del caduto insieme ad ali bianche come la neve, nascoste alla vista umana ma non alla sua. Inclinò la testa quando il caduto guardò dietro di sé, come se percepisse di essere seguito.

Quando il caduto rivolse la sua attenzione alle strade sottostanti, Kriss ebbe la sensazione di non essere l’unico a caccia, stasera.

“Chi stai cercando?” sussurrò Kriss sottovoce, seguendolo per diversi isolati. Seguendolo dietro un angolo, Kriss si fermò di colpo quando l’altro uomo fu improvvisamente in piedi sul cornicione dell’edificio...di fronte a lui. Furono l’atteggiamento aggressivo e lo sguardo feroce nei suoi occhi argentati a frenare Kriss.

Per un momento, nessuno dei due si mosse. Kriss usò quel tempo per concentrare i propri poteri e scrutare l’anima dell’uomo. Quando l’immagine della sua anima si delineò, Kriss si aspettò di vedere l’argento scintillante di un’anima pura, ma con sua grande sorpresa l’anima di questo caduto era contaminata. I suoi occhi si spalancarono realizzando che quest’uomo era un ibrido.

Quindi questo era ciò che aveva percepito quando la creatura era esplosa via dalla chiesa. Kriss cercò di stabilire se questo ibrido fosse cattivo quanto il demone effettivo con cui era stato imprigionato. Sentì un colpo mentre la sua visione fu respinta e Kriss sbatté le palpebre. L’unica persona che avesse mai incontrato, in grado di impedirgli di vedere la propria anima, era Dean.

Inalando profondamente e poi espirando lentamente, Kriss decise che c’era solo un modo per scoprirlo. Proprio quando si mosse, il caduto gli rivolse un sorriso tutt’altro che amichevole e fece un passo indietro, scomparendo mentre saltava dal bordo del tetto e fuori dalla vista.

Riconoscendo un invito quando ne riceveva uno, Kriss annuì e, con un salto in corsa, fece una capriola giù dal cornicione dell’edificio. Prima di atterrare al suolo quattro piani più sotto, qualcosa lo colpì al fianco e sentì delle braccia stringersi intorno a sé.

“No.” disse Dean, placcando Kriss a mezz’aria.

“Pensavo che volessi trovarlo e catturarlo.” urlò Kriss, improvvisamente furioso. Cercava Dean da giorni e lo faceva incazzare che Dean fosse ovviamente abbastanza vicino da sapere che era lì, ma che non sarebbe uscito allo scoperto.

“Non è un coniglio.” disse Dean mentre cambiavano direzione e salivano sul tetto dell’edificio. “E poi, lo osservo da un po’, non vuoi sapere cosa sta facendo?”

“Cosa?” Kriss si accigliò.

Dean si allontanò immediatamente per mettere distanza tra loro. “Sta seguendo Misery, il demone che lo teneva intrappolato nella grotta.”

In quel momento, le nuvole sottili sopra di loro si dissiparono, permettendo alla luce della luna di proiettarsi su di loro, e creare ombre sul tetto che rivelarono la loro vera identità. Dean dovette distogliere lo sguardo dalla perfezione di Kriss...doveva sempre distogliere lo sguardo.

“Beh, forse ci permetterà di aiutarlo ad ottenere una piccola vendetta.” suggerì Kriss. “È passato un po’ di tempo, ma insieme potremmo probabilmente sconfiggerla.”

“Ne dubito.” Dean guardò nella direzione in cui era andato il caduto. “Ogni volta che mi avvicino a lui, sento la sua rabbia e la sua paura.”

Kriss fissò nella stessa direzione comprendendo la verità. “Forse ha un buon motivo per avere paura di noi.” Iniziò a dirgli che era un ibrido...non un caduto a tutti gli effetti, ma Dean lo interruppe.

“Non importa, perché non si fida di noi.” Dean si avvicinò al cornicione e guardò la città.

Sapeva che Kriss pensava di aver capito tutto. Quindi questo caduto non era un purosangue... …era abbastanza vicino ed era quello che contava. Negli ultimi giorni Dean aveva guardato diverse volte nella sua anima e non aveva visto il male che etichettava la maggior parte degli ibridi come demoni. Agli occhi di Dean, questo lo rendeva uno di loro. A pensarci bene...forse era ora di far notare a Kriss quel piccolo particolare.

“È più puro di quanto pensi, non un ibrido. La sua anima è diversa dalla nostra, ma non c’è il male in essa...adesso è piena di paura, sfiducia e desiderio. Spero che tu non sia cambiato così tanto da non riuscire a vedere il bene in lui.”

Sapeva che Kriss non aveva mai dato la caccia agli ibridi distruggendoli senza una buona ragione. Kriss era uno degli ultimi caduti ad essere mandato qui, molto tempo dopo che le guerre demoniache erano finite...banditi in questo mondo solo per sbarazzarsi di una parte della popolazione maschile. Kriss non lo sapeva, ma Dean era molto più vecchio.

Dean era stato uno dei capi della ribellione che pose fine alla guerra tra demoni...sebbene inviando alcuni purosangue sottoterra per aver massacrato senza motivo ibridi che non erano demoniaci. Alcune cose erano peccaminose...non importa cosa si pensa.

Kriss ebbe un flashback di quando voleva uccidere Kane e poi aveva trovato un’anima lacera, ma stranamente pura, che lo fissava. Non aveva mai visto una tale stranezza. Se Kane era umano o demone con un’anima così danneggiata...lui sarebbe stato male puro. Lui sarebbe stato male puro. Si chiese se Dean avesse ragione...se forse aveva perso la propria capacità di giudizio.

Vivere tra gli umani da così tanto tempo gli aveva insegnato che anche le migliori intenzioni hanno sempre un lato oscuro. Aveva deciso molto tempo fa che avrebbe serbato la morte solo per la forma più concreta del male, il resto lo avrebbe lasciato risolversi da sé.

“Per quanto tempo intendi seguirlo?” chiese Kriss con curiosità.

“Finché non capisce che non sono una minaccia.” rispose Dean misteriosamente.

Kriss inclinò la testa e guardò Dean, notando diversi fori di proiettile sui suoi vestiti. “Che diavolo hai combinato? Puzzi di fumo e quelli sui tuoi vestiti non sono buchi di tarme.”

“Lascia che ti chieda una cosa.” Dean non guardò Kriss. “Sei davvero qui per me? O hai solo bisogno di una distrazione perché stai evitando i tuoi sentimenti per Tabatha?”

Kriss si allungò, strattonando il braccio di Dean e girandolo, per guardarlo in faccia. “Perché è sempre guerra con te?” gli chiese.

Dean scosse il braccio dalla presa di Kriss “Forse perché posso vedere nella tua anima quello che tu non vedi.”

Kriss distolse lo sguardo e quando si girò Dean se n’era andato.

*****

Kane aprì silenziosamente la finestra della camera da letto di Tabatha e sgattaiolò dentro. La stava osservando attraverso le finestre ma sentire la sua agitazione non gli piaceva, e il fatto che non riuscisse a leggere i suoi pensieri lo stava facendo impazzire. Tutto quello che poteva sentire erano sussurri quasi silenziosi provenienti dalla sua mente.

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