Alessandro Manzoni - I PROMESSI SPOSI стр 30.

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- Ben date, ben applicate, - gridò il conte Attilio. - Fu una vera ispirazione.

- Del demonio, - soggiunse il podestà. - Battere un ambasciatore! persona sacra! Anche lei, padre, mi dirà se questa è azione da cavaliere.

- Sì, signore, da cavaliere, - gridò il conte: - e lo lasci dire a me, che devo intendermi di ciò che conviene a un cavaliere. Oh, se fossero stati pugni, sarebbe un'altra faccenda; ma il bastone non isporca le mani a nessuno. Quello che non posso capire è perché le premano tanto le spalle d'un mascalzone.

- Chi le ha parlato delle spalle, signor conte mio? Lei mi fa dire spropositi che non mi son mai passati per la mente. Ho parlato del carattere, e non di spalle, io. Parlo sopra tutto del diritto delle genti. Mi dica un poco, di grazia, se i feciali che gli antichi Romani mandavano a intimar le sfide agli altri popoli, chiedevan licenza d'esporre l'ambasciata: e mi trovi un poco uno scrittore che faccia menzione che un feciale sia mai stato bastonato.

- Che hanno a far con noi gli ufiziali degli antichi Romani? gente che andava alla buona, e che, in queste cose, era indietro, indietro. Ma, secondo le leggi della cavalleria moderna, ch'è la vera, dico e sostengo che un messo il quale ardisce di porre in mano a un cavaliere una sfida, senza avergliene chiesta licenza, è un temerario, violabile violabilissimo, bastonabile bastonabilissimo...

- Risponda un poco a questo sillogismo.

- Niente, niente, niente.

- Ma ascolti, ma ascolti, ma ascolti. Percotere un disarmato è atto proditorio; atqui il messo de quo era senz'arme; ergo...

- Piano, piano, signor podestà.

- Che piano?

- Piano, le dico: cosa mi viene a dire? Atto proditorio è ferire uno con la spada, per di dietro, o dargli una schioppettata nella schiena: e, anche per questo, si posson dar certi casi... ma stiamo nella questione. Concedo che questo generalmente possa chiamarsi atto proditorio; ma appoggiar quattro bastonate a un mascalzone! Sarebbe bella che si dovesse dirgli: guarda che ti bastono: come si direbbe a un galantuomo: mano alla spada. E lei, signor dottor riverito, in vece di farmi de' sogghigni, per farmi capire ch'è del mio parere, perché non sostiene le mie ragioni, con la sua buona tabella, per aiutarmi a persuader questo signore?

- Io... - rispose confusetto il dottore: - io godo di questa dotta disputa; e ringrazio il bell'accidente che ha dato occasione a una guerra d'ingegni così graziosa. E poi, a me non compete di dar sentenza: sua signoria illustrissima ha già delegato un giudice... qui il padre...

- È vero; - disse don Rodrigo: - ma come volete che il giudice parli, quando i litiganti non vogliono stare zitti?

- Ammutolisco, - disse il conte Attilio. Il podestà strinse le labbra, e alzò la mano, come in atto di rassegnazione.

- Ah sia ringraziato il cielo! A lei, padre, - disse don Rodrigo, con una serietà mezzo canzonatoria.

- Ho già fatte le mie scuse, col dire che non me n'intendo, - rispose fra Cristoforo, rendendo il bicchiere a un servitore.

- Scuse magre: - gridarono i due cugini: - vogliamo la sentenza!

- Quand'è così, - riprese il frate, - il mio debole parere sarebbe che non vi fossero né sfide, né portatori, né bastonate.

I commensali si guardarono l'un con l'altro maravigliati.

- Oh questa è grossa! - disse il conte Attilio. - Mi perdoni, padre, ma è grossa. Si vede che lei non conosce il mondo.

- Lui? - disse don Rodrigo: - me lo volete far ridire: lo conosce, cugino mio, quanto voi: non è vero, padre? Dica, dica, se non ha fatta la sua carovana?

In vece di rispondere a quest'amorevole domanda, il padre disse una parolina in segreto a sé medesimo: queste vengono a te; ma ricordati, frate, che non sei qui per te, e che tutto ciò che tocca te solo, non entra nel conto .

- Sarà, - disse il cugino: - ma il padre... come si chiama il padre?

- Padre Cristoforo - rispose più d'uno.

- Ma, padre Cristoforo, padron mio colendissimo, con queste sue massime, lei vorrebbe mandare il mondo sottosopra. Senza sfide! Senza bastonate! Addio il punto d'onore: impunità per tutti i mascalzoni. Per buona sorte che il supposto è impossibile.

- Animo, dottore, - scappò fuori don Rodrigo, che voleva sempre più divertire la disputa dai due primi contendenti, - animo, a voi, che, per dar ragione a tutti, siete un uomo. Vediamo un poco come farete per dar ragione in questo al padre Cristoforo.

In vece di rispondere a quest'amorevole domanda, il padre disse una parolina in segreto a sé medesimo: queste vengono a te; ma ricordati, frate, che non sei qui per te, e che tutto ciò che tocca te solo, non entra nel conto .

- Sarà, - disse il cugino: - ma il padre... come si chiama il padre?

- Padre Cristoforo - rispose più d'uno.

- Ma, padre Cristoforo, padron mio colendissimo, con queste sue massime, lei vorrebbe mandare il mondo sottosopra. Senza sfide! Senza bastonate! Addio il punto d'onore: impunità per tutti i mascalzoni. Per buona sorte che il supposto è impossibile.

- Animo, dottore, - scappò fuori don Rodrigo, che voleva sempre più divertire la disputa dai due primi contendenti, - animo, a voi, che, per dar ragione a tutti, siete un uomo. Vediamo un poco come farete per dar ragione in questo al padre Cristoforo.

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