Amy Blankenship - Cuori Maledetti стр 11.

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"Andiamo, abbiamo una riunione a cui partecipare." Toya tornò verso casa, loro spingendo Shinbe davanti a sé per tutto il tragitto.

Tutta lallegria sparì dal volto di Shinbe mentre raccontava al gruppo le sue paure per la debolezza della barriera. "So che abbiamo ucciso molti demoni che infestano la zona in sua attesa, ma a volte mi chiedo se non abbiamo dimenticato il vero problema." "Faremo i turni per sorvegliarla stasera." L'ordine di Kyou fece scoppiare una violenta discussione su chi sarebbe andato per primo a fare la guardia, e vinse Kyou.

Nella sua forma d'ombra, Hyakuhei si appoggiò alla parete più lontana della stessa stanza dove i guardiani stavano discutendo. Stava a malapena prestando attenzione ai suoi nipoti mentre la sua mente era rivolta alla casa dove dormiva la ragazza in questione. Pensava che fosse triste che ancora non avessero il coraggio di chiamarla per nome e si chiese se non fosse il senso di colpa a trattenerli.

Capitolo 3 I ragazzi del liceo sono tutti ormoni

Kyoko si era sentita frustrata per tutta la mattina, nella ricerca di qualcosa di bello da mettersi. Non è che avesse tanta scelta, visto che al college doveva indossare sempre la stessa divisa. Per fortuna alla fine era riuscita a trovare qualcosa che desse un tocco di colore a quellabbigliamento noioso.

Una delle ragazze le aveva regalato per Natale un bel maglioncino. Era verde smeraldo, corto e con delle frange. Le era sempre piaciuto, ma non aveva mai avuto loccasione di indossarlo. Ma ora, con sotto la gonna nera della divisa della scuola, si sentiva quasi eccitata all'idea di andare a fare shopping nel pomeriggio, per rinnovare il proprio guardaroba.

Il signor Sennin, il giorno prima, in aereo, le aveva consegnato una carta di credito e degli appunti con tutte le informazioni sui soldi che aveva sul conto. Kyoko stava per gridare di gioia, quando aveva visto a quanto ammontasse il suo saldo. Per fortuna si era trattenuta, perché quella cifra si riferiva alle piccole spese. IL grosso dei soldi stava su ben altro conto.

Ora però doveva risolvere un altro problema: come arrivare a scuola. Al suo vecchio college non permettevano alle ragazze di prendere la patente di guida e lei non aveva la più pallida idea se il bus della scuola sarebbe passato nei dintorni di casa sua... o se lautista fosse stato avvisato di allungarsi fin lì. Fu quindi felicemente sorpresa quando sentì il clacson di un taxi sotto casa.

Mentre si precipitava fuori e faceva cenno allautista di aspettarla, pensò: Grazie, signor Sennin! e sorrise, poi salì sullauto. "Bene, problema risolto."

Nel frattempo, Shinbe si stava accomodando sul sedile passeggero della jeep di Toya, mentre Kyou e Kamui si dirigevano verso l'elegante mustang nera.

Nel frattempo, Shinbe si stava accomodando sul sedile passeggero della jeep di Toya, mentre Kyou e Kamui si dirigevano verso l'elegante mustang nera.

"Spero solo che l'incantesimo barriera che le ho lanciato la scorsa notte possa impedire ai demoni di fiutarla e di fare irruzione al college." esclamò.

Toya strinse i denti per la rabbia, al pensiero che non solo tutti i guardiani erano stati nella camera da letto di Kyoko, quella notte, ma che Shinbe doveva esserle stato a un palmo, per lanciarle quellincantesimo; e questo lo rendeva ancor più furioso.

Kotaro si mise gli occhiali da sole e salì a cavalcioni sulla sua motocicletta. "L'ultimo paga pegno! gridò.

*****

Morendo dalla voglia di vedere sua sorella di persona, Tama si sedette sul muro di mattoni alto circa un metro di fronte al liceo. Lanciò un'occhiata a Hyakuhei, che era appoggiato al muro proprio accanto a lui, anche se Tama sapeva che nessun altro poteva vederlo, dato che era un'ombra. Finora era rimasto in silenzio a guardare gli studenti entrare nellIstituto.

Con il suo taglio di capelli da skater e dei vestiti nuovi, Tama sembrava uno studente qualsiasi, mentre osservava e aspettava. Nei suoi occhi verde smeraldo scivolò unombra, quando percepì la presenza dei guardiani nei pressi della scuola. Ma cercò di non guardarli, per evitare che lodio che provava per loro lo facesse scoprire.

La scorsa notte aveva mandato uno dei suoi demoni a sorvegliare la casa di Kyoko, ordinandogli di avvisarlo quando la sorella fosse uscita. Ma, poco prima dellalba, uno dei guardiani si era accorto della sua presenza e lo aveva ucciso. Tama lo aveva percepito nel preciso istante in cui il demone era morto, visto che era uno dei suoi schiavi. Ma non provò alcuna emozione: per lui quei demoni contavano molto meno dei cani, e non gliene fregava niente se venivano uccisi. Anzi, a volte provava un desiderio selvaggio di ucciderli con le sue stesse mani, quando quegli stronzi sfuggivano al suo controllo e ferivano un essere umanoo peggio.

Sentendo unondata di energia intorno a lui, voltò la testa e vide una ragazza che scendeva da un taxi che si era fermato davanti alla scuola. Tama sorrise, quando capì che quella era Kyoko. Aveva lunghi capelli ramati a boccoli larghi e morbidi che le rimbalzavano lievemente sulle spalle, mentre camminava. Una parte era acconciata in una coda di cavallo molto alta, mentre il resto della chioma era libero e fluente. Lei lo guardò distrattamente, con i suoi luminosi occhi color smeraldo, poi distolse rapidamente lo sguardo come se fosse nervosa.

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