Lo accarezzo dalla radice alla punta, facendo scorrere il palmo sul suo glande. Dallorifizio esce del precum e io lo spalmo col pollice. La lubrificazione extra permette al mio palmo di scivolare più agevolmente mentre lo masturbo.
Ed è in questo momento che la sua bocca torna sulla mia. Con la testa inclinata, in modo da poter esplorare, saccheggia la mia bocca e fa scivolare una mano sullo stomaco e poi giù, tra i riccioli umidi. Le sue abili dita continuano a percorrere la strada verso il mio centro bagnato, librandosi intorno, ma senza toccarlo, al mio sensibile clitoride.
Oh, Simon.
Ho appena pronunciato il suo nome con un gemito in stile porno? Spero proprio di no, ma con due dita dentro di me e il pollice che compie il primo, dolce passaggio sul mio clitoride, è altamente probabile che lo abbia fatto.
Per tutto il tempo continuo, senza pensarci, a masturbargli luccello, ma mentre Simon lavora sul mio corpo, io lo accarezzo con lo stesso ritmo. Non mormora una parola di lamentele. A dire il vero, i suoi fianchi si muovono con un crescente e frenetico entusiasmo.
E, Dea, quanto mi piace lo scivolamento delle sue dita dentro e fuori la mia passera.
Con quella sua voce profonda, e tutto il velluto andato, sostituito da un tono roco, dice, Voglio sentirti venire intorno alle mie dita.
E quelle poche, sconce parole sussurrate al mio orecchio mi fanno oltrepassare il limite.
Vengo sulle sue dita mentre lui geme per la sua liberazione.
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* * *
Voglio morderti. Mi piace chiedere il consenso. Solo perché succhio il sangue alla gente non significa che sono un mostro.
La cosa è abbastanza buffa, poiché il consenso, specificamente la mancanza, mia e di Simon, di esso, sotto leffetto di una grande quantità di tequila, è stata la cosa più distante dalla mia mente quando ci siamo ritirati nella camera da letto di Megan.
Siamo crollati entrambi come due bambole di pezza sudate, appoggiandoci contro il muro. In realtà guardando il mio misterioso compagno di sesso io ero sudata; Simon sembrava avere una leggera imperlatura. È il tipo di uomo che deve correre per una quindicina di chilometri prima di mostrare un bel po di sudore, ovviamente. E sebbene, di solito, questa cosa mi infastidisca, perché ho scoperto che molti dettagli personali della gente mi infastidiscono, il mio primo pensiero è stato maratona di sesso.
Lespressione sulla sua faccia un quarto intrigata e tre quarti eccitata mi fa capire che non ha idea che il morso di cui parlo comprende una perdita di sangue.
Mi allontano, di modo che le nostre spalle non si tocchino più, e lo affronto con coraggio. Sono una vampira.
I vampiri hanno bisogno di sangue umano fresco per prosperare. Un bel problema quando è la nostra fonte di cibo che governa il pianeta. Così ci siamo sempre nascosti, cacciando con discrezione, rubando silenziosamente quantità trascurabili di sangue e usando piccoli trucchi per manipolare la percezione dei nostri donatori.
Un altro punto fermo dei miei: donatori, non vittime. Perché il consenso conta, anche se devo rubare il ricordo del morso, per proteggere la nostra esistenza, circa sei secondi dopo avere affondato i denti nella carne.
E cè un altro requisito: i miei donatori sono sempre uomini. Succhiare sangue da un corpo è un gesto sessuale, e si dà il caso che io sia etero.
Una vampira. Ripete le mie parole, ma è come se il suo cervello non riuscisse a elaborare.
Capita spesso. È la reazione a quando uno dice, Sono una creatura mitica che esiste soltanto nella narrativa fantastica e nelle leggende metropolitane, a parte il fatto che non è proprio così, perché sono reale e questo è ciò che sono.
Una vera vampira. Non come Dick.
Robert. La replica di Simon è automatica.
Uh-oh. Ha quello sguardo. Quello sguardo da a-che-razza-di-ragazza-ho-appena-fatto-un-ditalino.
Questa è una novità per me, perché prima di Simon ho fatto sesso soltanto con vampiri.
Poveruomo. Sto quasi male per lui, ma ho intenzione di alterare questi pochi minuti, cambiando la sua percezione degli eventi, per cui, in realtà, non è un grosso problema.
Mito: i vampiri hanno il potere di controllare la mente.
No.
Però possiamo riavvolgere. Non il tempo, solo la percezione. E funziona soltanto su una persona alla volta. Un esempio a caso: non posso entrare in un bar, inciampare nella valigetta di un ragazzo carino, dare un colpo al tavolino rovesciandogli in grembo caffè bollente e poi, come per magia, cancellare il ricordo dellepisodio dalla mente di tutti i presenti.
Oh, e non posso nemmeno curargli lo scroto ustionato.
Non che desideri fare male alla gente, no. Mi piace pensare di essere una persona relativamente buona, ma magari quello è uno stronzo.
Per paura di dare unimpressione sbagliata, faccio quello che posso per lui. Sono stata io, inciampando, che con la mia distrazione gli ho fatto male, per cui gli do delle pacche sul braccio, scusandomi, e faccio del mio meglio per alleviargli un po il dolore con quel breve tocco.
Mito: i vampiri possono guarire ferite, malattie e linvecchiamento trasformando i mortali in vampiri immortali.