Gemma Cates - Voglio Succhiarti Il... стр 4.

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Anziché rispondere alla sua domanda, gli afferro la mano e me lo trascino dietro. Fino alla camera di Megan. Perché qualunque cosa mi stia passando per la mente, il resto di me dice, Sì! e Subito! e anche Dea, spero che il suo uccello sia carino quanto il resto di lui.

Apparentemente, il resto di me è un po sciatto.

Poco dopo aver cominciato a dirigermi lungo il corridoio che porta alle camere da letto, Simon mi mette un braccio intorno. È una bellissima sensazione. Mi sembra di percepire la definizione del suo torace. Ma non ci riesco. Tutto ciò che percepisco è la sensazione di un uomo saldo, muscoloso che mi stringe a sé. Il resto pettorali gonfi e addominali scolpiti è solo frutto della mia immaginazione.

Sono quasi sicura che quello non è il tipo di festa per la quale Megan si aspetta che i partecipanti finiscano nudi per scopare sul suo letto, ma, hey, io vivo per stupire i miei amici, tutti e tre, per cui ci sto.

Non appena lui chiude la porta dietro di noi, mi blocca contro il muro e preme lintera lunghezza del suo sexy e duro corpo contro di me. Il calore del suo respiro sul mio collo mi fa venire i brividi e mi strofino contro di lui.

Mentre le sue labbra disseminano piccoli baci lungo la colonna del mio collo, muovendosi verso lorecchio, mi aspetto di sentire a seguire dolci cose da niente sussurrate. Okay, non esattamente. Mi aspetto di sentire sconcezze oppure mordicchiare lorecchio.

Quello che ricevo è Non possiamo fare sesso.

Aspetta cosa? Io sto facendo sesso. Sei mesi di inazione non aiutano la situazione, ma oltretutto sono follemente, improbabilmente attratta da un uomo le cui labbra, al momento, stanno percorrendo il padiglione del mio orecchio. Spinge i suoi fianchi contro i miei. Luomo il cui fallo rigido mi strofina proprio nel posto giusto.

Gemo.

Mi sciolgo.

Mi strofino contro quel grosso cazzo.

Un attimo. Tolgo la mano dalla natica che sto palpeggiando e lo picchietto tra le costole.

Ow.

Non gli ho fatto male. Sono abbastanza brava nel valutare il dolore, con tutta lesperienza che ho a bucare la carne. Deriva dal mio background vampiresco. Ma se mai ci fosse qualche dubbio, la piega divertita delle sue labbra li ha messi a tacere.

Perché non possiamo fare sesso? Perché, per essere chiari, ci sto. Ci sto completamente. Quando lui non coglie al volo loccasione di passare ai fatti, perché, diciamo le cose come stanno, sono calda, aggiungo, Con completamente, intendo che voglio il tuo uccello. Adesso.

Quella piega divertita delle labbra si trasforma in un sorriso sexy totale. Poi lui strofina luccello contro di me, facendomi guaire. Mi viene da riconsiderare qualunque pensiero positivo possa avere avuto precedentemente sul caro Simon, perché comincio a pensare che possa essere sotto tortura.

Ancora una volta, comunica la brutta notizia con un roco sussurro proprio vicino al mio orecchio. Nove drink.

Fanculo, cazzo, vaffancazzo.

Questo lo fa ridere, ma va bene, perché succede che contemporaneamente mi dà un abbraccio integrale. Penso di avere la soluzione al tuo problema.

Occorrono alcuni secondi alle sue parole per registrarsi, perché vengo circondata dal suo pungente odore di maschio pulito e dalle sue forti braccia, entrambi i quali mi fanno strofinare il seno contro il suo petto. I miei capezzoli sono contenti, ma il mio cervello non sta funzionando.

Stare così vicina alluomo più eccitante con cui potrei fare sesso mi scombina i pensieri. Inoltre, lincombente privazione e la stimolazione dei capezzoli non aiutano il pensiero logico.

Quando, alla fine, le sue parole si districano nella mia testa, mi rendo conto che Simon non è sotto tortura.

Simon è uno che dà.

Hmm. Fingo di prendere in considerazione la sua proposta (mentre continuo furtivamente a sbattermi a secco la sua erezione). Ma non fingo a lungo, perché le sue dita scivolano sotto la vita dei miei pantaloni in finta pelle e mi stringono il sedere.

Non essendo una che resta in ozio quando cè un lavoro importante da fare, allento il bottone dei pantaloni, abbasso la lampo e ondeggiando me ne libero.

Simon mi aiuta.

Le sue mani calde mi sfiorano il corpo, dalle costole giù fino al culo, per poi risalire fino alle tette. Mi palpeggiano i seni sopra il pizzo della bralette, mi pizzicano i capezzoli e in generale fanno sentire le mie piccole coppe misura B adorate prima di scomparire sotto la camicetta e la bralette.

È così che mi sento. Un momento esse fanno la loro magia sulla camicetta e il reggiseno, e il momento dopo sono scomparse, sostituite dalle sue labbra e dalla sua lingua.

Lui si alterna tra pizzicare un capezzolo con le dita e succhiarlo delicatamente con quelle labbra perfette e quella bocca meravigliosa.

E nel mio cervello, a dire il vero, non dimorano così tanti aggettivi positivi tutti insieme da mai.

Mi massaggia un seno con la sua manona mentre si occupa dellaltro con quella sua bocca sexy. E parlando di mani, io ansimo e cerco di fare qualcosa di più che stringere la stoffa della sua camicia. Tipo slacciargli la cintura. Alla fine riesco a farmi strada verso loro. Spingendo da parte i jeans e i corti boxer neri, le mie dita si avvinghiano a lui.

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