Kathryn Lively - Concludi Ciò Che Hai Iniziato стр 2.

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Revlon: Revlon, Inc.

Kentucky Derby: Churchill Downs Incoporated

Mystery Science Theater: Vivendi Entertainment

Cinemax: Home Box Office Inc.

Elvira:

Dr. Martens: Martens Havighorst

Louboutin: Christian Louboutin Ltd.

Cracker Jack: Frito-Lay Inc.

Meet the Press: NBC News Productions

Mary Poppins: Buena Vista Distribution

Tutti gli uomini del Presidente: Warner Bros Television Distribution

I Soprano: Chase Films, Brad Gray Television

Photoshop: Adobe Systems Incorporated

In-N-Out Burger: In-N-Out Burgers, Inc.

Carl's Jr.: CKE Restaurants Holdings

Instagram: Facebook, Inc.

Rolex: Rolex SA

Canters: Canter's Deli

TMZ: Time Warner

Doctor Who: British Broadcasting Corporation

The King of Queens: CBS Studios International

Innamorati pazzi: Sony Pictures Television

Red Bull: Red Bull GmbH

MGM Grand: MGM Resorts International

Capitolo Uno

Aprile 2006

Las Vegas

Gabby Randall guardava le luci accecanti di Fremont Street dalla finestra della loro suite al quindicesimo piano del Fitzgerald Hotel & Casino. Migliaia di luci, forse un milione, brillavano in rapida successione, come se fossero onde, fuochi dartificio ed esplosioni di stelle dai colori che lei non pensava esistessero. In basso, alla sua destra, un cowboy di neon alto due piani ammiccava e salutava i passanti dal suo piedistallo al Pioneer Club. I bordi di un giallo acceso ne incorniciavano la camicia a quadri e lo sguardo furbo, e se Gabby si fosse spostata di un centimetro da un lato o dallaltro, sarebbe stata sicura di vedere nei suoi occhi un bagliore sinistro.

Lui la fissava, con uno sguardo accusatorio, come a dire Vergognati, ragazzina. Scappare senza dirlo a nessuno. Lei voleva voltarsi, ma i suoi occhi erano troppo ipnotici e non riusciva a resistergli.

Zitto. Sono adulta, mormorò lei e sbatté le palpebre per rompere lincantesimo. Il cowboy aveva un nome. Limpiegato alla reception aveva detto la stessa cosa, ma le era sfuggito di mente, sostituito da cori di slot machine tintinnanti nelle vicinanze mentre Dash gli dava due nomi falsi e pagava la stanza in contanti.

Lei ignorò il sorrisetto di neon e si mise a studiare i motivi accesi della hall dellhotel. Le venne in mente un pensiero riguardo le luci: come si fa a sapere quando controllare eventuali surriscaldamenti e sostituire le lampadine se quei cartelli funzionano 24 ore su 24? Gli hotel assumevano una persona specifica per lavorare come elettricista? Erano come i fili delle luci di Natale, che se una luce era difettosa, allora tutto il filo non si accendeva?

Il motivo per cui stava riflettendo su questo, tra tutte le cose che ci si potesse chiedere riguardo Las Vegas, non lo sapeva. Fece un respiro profondo e decise che la sua mente aveva scelto di concentrarsi su osservazioni insulse per calmare i nervi.

Il problema non era tanto landare in una città sconosciuta quanto la sua prima notte da sola con Dash. La sua prima notte da sola con un uomo, a dirla tutta.

Non era mai stata a Las Vegas, anche se aveva ricevuto numerosi inviti da organizzatori di eventi. I suoi genitori e manager, rispettosi del loro cattolicesimo tanto quanto del loro senso degli affari, avevano rifiutato per conto suo più e più volte. Nessuna convention o visita ufficiale non autorizzate dal sistema, o da loro, per lei. Sicuramente, non volevano che venisse coinvolta in uno spettacolo di magia per celebrità di cattivo gusto o in qualche trovata pubblicitaria. Las Vegas avrebbe potuto anche trovarsi ai confini con l'Inferno, ma ora il loro parere contava poco. Lei aveva compiuto ventuno anni la settimana precedente, nello stesso giorno in cui era scaduto il suo contratto con Randall Talent. Marie e Walter rimanevano comunque la sua famiglia, ma non prendevano più decisioni per lei, che si trattasse di affari o altro. Inclusa la decisione più importante finora: il suo matrimonio con Dash Gregory.

Gregory. Adesso il suo nome era Gabby Gregory. O forse dovrebbe farsi chiamare Randall-Gregory e usare il suo nome di battesimo, Gabrielle. Forse questo l'avrebbe fatta apparire matura e più professionale durante gli incontri con potenziali agenti che lavrebbero aiutata nella transizione da ragazza ingenua della TV a un ruolo dietro la telecamera.

Nella mano sinistra teneva lultimo numero del giornale People, la cui copertina la ritraeva insieme agli altri cinque protagonisti di Wondermancer High, lo spettacolo televisivo che aveva costituito il suo lavoro e la sua casa negli ultimi sei anni. Nella mano destra, piegato dalla sua stretta, un certificato di matrimonio che affermava la sua unione con Dash Gregory. Era successo solo unora prima e se avvicinava il foglio, poteva sentire l'odore dell'inchiostro della stampante. Il suo pollice sfiorò la firma apposta con un pennarello nero dal celebrante, un sosia di Johnny Cash di mezza età con basette vere e la trippa. Dash aveva insistito dicendo che un falso Elvis sarebbe sembrato troppo cliché, e che il suo defunto padre, un fan di Cash, avrebbe apprezzato.

Gabby aveva ceduto facilmente. Si sarebbe sposata di fronte a una soubrette con un vestito luccicante con piume di struzzo pur di avere un matrimonio legittimo. Il sosia di Cash non aveva riconosciuto nessuno dei due, il che era positivo. Non faceva parte della fascia di pubblico del loro spettacolo e apparentemente non aveva nessun adolescente che lo costringesse a sedersi davanti al televisore ogni giovedì sera alle otto.

Poggiò il certificato di matrimonio sul comodino per evitare che si rovinasse ulteriormente, poi si concentrò sulla rivista. Buona fortuna, diplomati!, recitava il titolo, in riferimento al finale della serie che sarebbe andato in onda il mese successivo. La tristezza la sfiorò appena mentre ricordava lemozione e langoscia che avevano pervaso il set mentre giravano le scene finali. Una sensazione molto più simile al sollievo. Aveva recitato la parte di Tula Truebend per sei stagioni e, per quanto ne sapesse il paese, la sua vita reale rispecchiava quella della studentessa etero e puritana che aspirava ai vertici del mondo magico. Con fatica. I suoi voti, abbastanza discreti da permetterle di continuare a recitare, non l'avrebbero fatta ammettere ad Harvard. Non aveva intenzione di andare alluniversità, comunque.

Ora, con la serie alle spalle, non vedeva l'ora di intraprendere una carriera come sceneggiatrice e produttrice, per creare piuttosto che ripetere a pappagallo. Primo punto allordine del giorno: sviluppare un progetto per Dash.

Dei sei attori principali dello spettacolo sul paranormale - creato per sfruttare al meglio il successo della serie di Harry Potter - il suo nuovo marito era quello che soffriva la maggior parte degli stereotipi. Mentre lei interpretava la secchiona, un ruolo carino per cominciare, lui era larchetipo del nerd. Occhiali, bacchetta perennemente piegata, risata sciocca e zero senso della moda. I responsabili del programma avevano ignorato tutte le richieste di far crescere Freddie Grodin verso la fine dello spettacolo, lasciando che Grody rimanesse un nerd amato ma goffo e inetto agli occhi dei fan di Wondermancer High.

Si era messa in testa che Dash avrebbe avuto una lunga carriera da attore, non interpretando variazioni dello stesso ruolo. Comunque, perché diavolo ci stava mettendo così tanto tempo? Era andato a prendere l'acqua... si era perso?

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