I suoi occhi si trasformarono immediatamente in argento fuso, mentre il suo istinto protettivo di guardiano gli ordinò di agire. Non l'aveva mai sentita così spaventata, nemmeno durante la battaglia. Il cuore quasi gli balzò in gola, mentre le sue ali argentate presero vita, e lui volò via troppo velocemente perché l'occhio umano potesse vederlo.
"Kyoko!" urlò spaventato, nel cuore della tempesta.
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Shinbe era fuori della capanna di Suki, e anche lui non riusciva a dormire. I suoi incubi non glielo permettevano. Il suo sguardo ametista si fissò sulla foresta dove si trovava il portale del Cuore del Tempo. Qualcosa non andava, poteva sentirlo ... e la tremenda tempesta che ora infuriava nel bosco non centrava nulla...
"Kyou?" Cosa ci faceva Kyou così vicino? Per un lunghissimo istante Shinbe dimenticò di respirare e il cuore gli si bloccò nel petto, mentre aguzzava lo sguardo per guardare lontano. La sentiva ... Kyoko era tornata. I suoi capelli blu notte ondeggiarono, al vento di tempesta che gli portava il profumo della rabbia di suo fratello, e allora serrò i pugni: non era sola ... cera Kyou con lei!
Afferrò il bastone che aveva appoggiato allo stipite della porta. Shinbe sapeva che non cera bisogno di dare la sveglia ai suoi fratelli, poteva già sentirli in piedi dietro di lui. Due ali traslucide color ametista gli si allargarono dietro la schiena e si alzò immediatamente in volo. Kamui lo seguì a ruota, lasciando una scia di polvere multicolore al suo passaggio. Kaen afferrò Suki per la vita e insieme si alzarono in volo, per unirsi al gruppo.
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"No!" La voce di Kyou era dura come se la stesse rimproverando. Ma questa volta no. Non se lo sarebbe negato. Avrebbe voluto toccarla prima, durante il frastuono della battaglia, ma non l'aveva mai fatto. Qualcosa lo aveva avvertito che toccarla sarebbe stato pericoloso per entrambi, quindi si era trattenuto.
Ma questa volta avrebbe placato il suol sangue. La sua anima lo aveva tormentato già troppo a lungo. Era l'unico essere umano che lo avesse mai affrontato in battaglia o altrove e non avesse tremato di paura dinanzi a lui. Si strinse nelle braccia per placare il suo tormento.
Sapeva che i suoi fratelli adoravano quella ragazzina ... che Toya era innamorata di lei, della sacerdotessa. Lo faceva infuriare il fatto che suo fratello potesse starle vicino e lui no. Non riusciva ancora a capire perché Toya non lavesse ancora presa, e invece lavesse lasciata andare. Non si era reso conto che il nemico poteva strappargliela? Il solo pensiero che Toya la rivendicasse come sua gli fece salire il sangue al cervello per lira.
Kyou sapeva che Toya l'aveva sentita gridare aiuto. Poteva sentire il guardiano d'argento avvicinarsi a una velocità allarmante. Non solo le avrebbe insegnato a non vagare da sola la notte ... avrebbe anche impartito al suo ingenuo fratello una lezione che non avrebbe dimenticato.
Con la forza della mente, creò davanti a sé uno scudo protettivo che il fratello non avrebbe mai potuto scalfire. Posò lo sguardo sulla ragazza, che ora aveva gli occhi color smeraldo sbarrati per la paura. Kyou le tolse la mano dalla bocca solo per sostituirla con le sue labbra ... interrompendo il suo grido. Cercò freneticamente la sua bocca in un bacio affamato e impetuoso. Nel momento stesso in cui laveva baciata, capì che non avrebbe più potuto fare a meno di lei.
Kyoko prese subito a lottare contro di lui, senza fiato. Cosa stava facendo? Non era mai stata baciata prima e quello non era il bacio che aveva sempre sognato! Gridò contro le sue labbra e lui la penetrò con la sua lingua.
Kyou cominciò a scavarle dentro tenendole stretto il viso tra le mani, le dita intrecciate nei suoi morbidi capelli ramati. Poi, con una mano scivolò di nuovo sotto la sua gonna, e accarezzò la sua pelle liscia spingendosi sempre più su, fino a toccare il lembo delle sue mutandine di cotone.
La guardò con lascivia, mentre i bellissimi occhi di lei si chiudevano, e la ragazza gemette al suo bacio. Kyou poteva quasi percepire la voglia della fanciulla che lui continuasse a toccarla per scatenarle dentro quelle sensazioni meravigliose che non aveva mai provatoinsieme alla sua paura. Le avrebbe insegnato tanto, quella notte.
I suoi occhi dorati brillarono di una luce perversa e un'ondata di desiderio incandescente lo attraversò e gli penetrò i lombi, mentre si premeva contro la morbida rotondità dei suoi fianchi. Non voleva arrivare a tanto ... cosa stava facendo?
Lira spingeva Toya ad una velocità folle e gli aguzzò la vista a tal punto che ben presto potè scorgere da lontano il debole bagliore blu nascosto nelle profondità della foresta. Atterrò velocemente, e quasi cadde a faccia in giù per limpatto. Una barriera blu fluorescente circondava Kyou e la sua prigoniera, crepitando di energia pericolosa. Ciò che vide lo folgorò e ingigantì la sua rabbia.
"Kyou!" ruggì Toya. Spinse le mani verso il basso e due lucenti pugnali gli apparvero nel pugno. Afferrò saldamente quelle armi sacre e incrociò le lame scintillanti. Il potere all'interno dei pugnali gemelli pulsò di vita provocando un'onda d'urto intorno a lui ... spingendo violentemente i suoi capelli indietro e rivelando la rabbia che deformava il suo volto.
Si lanciò con forza contro la barriera cercando di infilzarvi i pugnali, ma fu spinto violentemente allindietro da unondata di energia luminosa. Andò a sbattere contro il tronco di un enorme albero, e lì si fermò. Ringhiò, mentre scivolava lungo la ruvida corteccia.
Rialzandosi da terra, Toya potè vedere suo fratello dallaltra parte della barriera che baciava Kyoko. Poi vide il gesto furtivo della mano di Kyou che sintrufolava sotto la gonna di lei. La rabbia lo assalì con una forza devastante: Kyou la stava toccando! Sentì i muscoli della mascella contrarsi e poi chiudersi di scatto in un colpo secco, mentre cercava di gridare con tutto il suo impeto il dolce nome della sacerdotessa.
"Kyoko!" urlò Toya, mentre percepiva con i suoi sensi da guardiano leccitazione che faceva ribollire il sangue di suo fratello. Kyoko era sua e non avrebbe permesso a Kyou di toccarla a quel modo!
"Maledetto bastardo!" Ancora una volta un'onda di energia si diffuse intorno a lui, mandando in frantumi pezzi dellalbero che aveva alle spalle e facendoli vorticare in aria.
Kyoko, intanto, si sentiva completamente frastornata al vedere che il corpo la tradiva... Picchiò disperatamente i suoi piccoli pugni sul petto di Kyou per costringerlo a lasciarla andarema sentì le ginocchia cedere e le forze abbandonarla. Si spinse disperatamente contro il petto del guardiano per liberarsi, ma riuscì solo a eccitarlo di più e a rendere il suo bacio ancora più penetrante.
Sentì Toya urlare il suo nome e sapeva che lui la stava guardando, ma Kyou non voleva saperne di allentare la sua presa. Il bacio si approfondì e divenne più esigente, e i gemiti di Kyoko più intensi. Lei provò a prenderlo a calci, ma Kyou intrappolò la sua coscia tra le gambe; al culmine della frustrazione la ragazza provò a dargli un morso, ma nemmeno quellespediente funzionò.
Non le stava facendo del male. Anzi, quello che le faceva erapiacevole. Ora la stava tenendo imprigionata tra le sue gambe e si muoveva ritmicamente contro di lei come seKyoko stesse cavalcando la sua mano. Era una tortura terribileingiusta. Non aveva mai provato quelle stranesensazioni, prima. Non aveva mai pensato che Kyou fosse capace di baciare qualcunotantomeno che potesse toccarla così. Ma le piaceva, le piaceva tantoProvò a scuotersi da quel piacere, a liberarsi ancora di lui, mentre il suo corpo e la sua mente ingaggiavano una lotta sena quartiere nelle profondità del suo cuore