Rebekah Lewis - Sotto La Luna Del Satiro стр 11.

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Lily rallentò il passo, esitante, ma poi si avvicinò in punta di piedi, non volendo rendere nota la sua presenza, sebbene la musica la spingesse a manifestarsi. Nella boscaglia oziava un uomo dalla chioma dorata. Lily si nascose velocemente dietro un albero ed ebbe un sussulto, la mano poggiata sul petto, dove poteva sentire il suo cuore battere rapidamente sotto la superficie. Luomo che aveva immaginato era reale, ma come? Come è possibile tutto questo? Laveva davvero chiamata a sé con una canzone e una promessa di seduzione?

Lily diede unaltra sbirciatina e si rese conto che luomo delle sue fantasie era esattamente come laveva immaginato, eccetto per un piccolo dettaglio.

Un gioco di luce creava la forma di un corno a spirale di colore scuro al lato della sua testa. Sempre suonando lo strumento, luomo si mosse e divenne ovvio che la luce non centrava nulla. Aveva chiaramente un paio di corna. Un copricapo pagano di qualche tipo? Forse faceva parte di un culto e sarebbe stato più saggio sgattaiolare via prima di essere notata. Stava suonando lo strumento che Lily aveva visto nella sua mente: una serie di flauti di diverse lunghezze legati insieme. Soffiò sulle estremità e le note risuonarono nellaria, dandole il benvenuto. Pregandola di ricambiare il saluto. Giurandole piacere e libertà ed estasi e tutte le cose necessarie a farle scatenare gli ormoni. Allimprovviso, come avvertendo la sua presenza, luomo abbassò lo strumento e si mise più ritto, allerta. Pronto ad agire. Salvo che non guardò nella sua direzione. Al contrario, si concentrò su qualcosa dritto davanti a sé, da qualche parte alla sinistra di Lily.

Una donna dai capelli biondi si addentrò nella radura. Indossava una camicia a quadri gialli e blu annodata sopra lombelico e i pantaloncini di jeans più corti mai cuciti abbassandosi avrebbe probabilmente mostrato le parti intime al mondo intero. Stava fissando luomo con uno sguardo pieno di ammirazione e Lily non poté biasimarla. Lei stessa sarebbe stata forse abbastanza sciocca da precipitarsi verso luomo delle sue fantasie, se la bionda non lavesse preceduta.

Laltra donna si fermò a contemplare luomo che aveva davanti, poi piegò il fianco verso lesterno e iniziò a sbottonarsi la camicia. Ancheggiando verso di lui, la bionda continuò a spogliarsi, portando Lily a domandarsi se non fosse la sua professione. A quel punto, luomo si alzò. Era completamente nudo e Lily ebbe una perfetta visione frontale. Fece un impercettibile cenno di approvazione, tirando fuori il labbro inferiore. Non male.

Era magnifico.

Lily non riusciva a scorgere alcun elastico o corda che sostenesse le corna debano sulla sua testa. Partivano dalle sue tempie e si arricciavano, incurvandosi allindietro, ruotandogli sotto le orecchie, per poi pendere con le estremità appuntite sulle sue spalle. Erano più spesse nella parte superiore e incorniciavano il suo splendido volto come la corona di una divinità della natura. Si credeva il Re della Foresta o cosa? Lily ridacchiò ripensando per un attimo al testo della canzone del Leone Codardo ne Il mago di Oz. Non poteva prendere la situazione sul serio. Aveva chiaramente perso il senno.

Mentre il Signor Bendotato, primo fra tutti i nudisti di montagna, avanzava verso la bionda, Lily notò qualcosa di strano. I fiori celavano i suoi piedi, ma le gambe si piegavano in modo strano quando si muoveva. Si inarcavano leggermente allindietro, sotto il ginocchio, come quelle di un animale; i suoi polpacci non avevano la linearità delle gambe umane. Ed erano molto più pelose vicino alla caviglia, come se avesse dei ciuffi di pelo.

Forse è eccessivamente peloso e sopra si depila. I peli sul suo torso erano radi, una spruzzata dorata che gli cospargeva il petto, scendendo giù versi i genitali e le cosce, che non erano affatto pelose come le caviglie. Lily sbatté le palpebre. Cera qualcosa di molto strano nei suoi piedi. Quello è è uno zoccolo?

Macché. Non può essere.

Ma se lo fosse La curva delle sue ginocchia spiegava langolo incorretto delle caviglie, necessario per supportare il suo corpo bipede abbastanza da permettergli di camminare. Lily era convinta che avesse un senso dal punto di vista fisico, ma le sue uniche conoscenze scientifiche provenivano da Discovery Channel. La ragazza si ritrovò a fissare la sua andatura, finché il suo sguardo non cadde nuovamente sul suo pene uguale a quello di un umano che ondeggiava con i suoi movimenti, decisamente pronto allazione. Era stupendo, persino con le sue deformità e Lily lo avrebbe rappresentato volentieri su una tela, se fosse stata capace di dipingere decentemente.

Okay, quelli sembrano seriamente zoccoli.

Era chiaro cosa stesse per accadere. Lily stava delirando, dopotutto. E dato il suo stato delirante, avrebbe potuto guardare luomo-bestia e la bambolina bionda esplorarsi i corpi a vicenda senza ripercussioni. Erano state le accuse di Donovan del giorno prima a farle venire un esaurimento nervoso e a evocare quello scenario di perversione estrema?

Forse.

Si tolse lo zaino e lo appoggiò delicatamente contro il pino dietro al quale si era nascosta. Era difficile spiare i prodotti della sua immaginazione schiacciata dal peso opprimente della realtà. Ho trasformato sul serio il mio zaino in una metafora? Devo essere davvero impazzita.

Luomo ehm, la creatura? fece sdraiare la donna tra i fiori selvatici, sottraendola allo sguardo di Lily. Luomo-bestia non perse tempo e si tuffò di testa. Vista la posizione delle gambe di lei e la testa di lui, limmaginazione di Lily non ebbe problemi a indovinare dove la stesse baciando. Non era neanche lontanamente eccitata dallattacco appassionato della creatura al corpo della donna. No no, non lei. Non quanto la bionda, in ogni caso I suoni che stava producendo quella donna sembravano quasi disumani, una sorta di lamento e gemito insieme.

Santo. Cielo. Lily li fissò con la bocca aperta e gli occhi spalancati per lo stupore. Cosa cavolo sta facendo con quella bocca per farle fare un suono simile?

Lily rimase impassibile. Le sue folli allucinazioni pornografiche non la eccitarono. No. Neanche un po. Non si rimproverò nemmeno per essersi dimenticata di mettere il vibratore nello zaino.

Si spostò dallaltro lato dellalbero per vedere meglio.

Crack!

Lily fissò il bastone spezzato sotto la sua scarpa con lo stesso terrore che immaginava dovesse provare la vittima di una mina, pochi secondi prima della sua esplosione. Quando sollevò la testa, la sicurezza che quella scena non fosse che un prodotto della sua immaginazione morì di una morte rapida. Lo sguardo delluomo dai capelli biondi era puntato su di lei, come il mirino del fucile di un cacciatore con la sua preda.

A quel punto, non cera che un modo ragionevole di affrontare la situazione.

Lily iniziò a correre.

Capitolo tre

Non tutte le donne soccombevano al canto da satiro di Ariston, il che andava bene. Non gliene importava molto, dal momento che non erano altro che facce senza nomi, corpi disponibili per alleviare il suo desiderio e rendere leternità un po più piacevole per qualche settimana. Se non avesse fatto sesso con delle donne a caso, il dolore delleccitazione lo avrebbe costretto a trasformarsi di nuovo in quella creatura irrazionale con una sola cosa in mente. Ariston non voleva assolutamente sperimentare di nuovo quellorribile e doloroso bisogno al massimo della sua intensità.

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