Kristen Strassel - Il Suo Lupo Imprigionato стр 6.

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Sperai che Randy tenesse Ryker sul pavimento della sua cella di prigione con un piede sulle sue palle. Quellindividuo era un verme che doveva solo nascondersi sotto terra. Perché ero sorpresa che potesse fare qualcosa del genere?

Per questo amavo gli animali molto più delle persone. Il loro amore era incondizionato ed erano sempre disposti a dare un'altra possibilità.

Lyssie prese il mio posto così che io potessi controllare la pelle dei cani ora che avevamo lavato via la sporcizia. Avevano lacerazioni provocate dalle catene e segni di morsi. Nessun segno di infezione. Ora che il loro pelo era pulito, era cambiato dal marrone al grigio e al nero con striature bianche, più scure in alcuni punti. I cani dagli occhi marroni avevano un pelo rossastro. Tutti loro avevano uno sguardo che mi faceva venire i brividi. Avevano visto troppo.

Il primo cane si rifiutò di lasciare il mio fianco. Gli tolsi l'asciugamano e si appoggiò a me dopo aver scosso il suo mantello pulito. Non aveva paura, era territoriale.

Deve essere stato piacevole, scommetto. Gli picchiettai il naso e sapevo già che era quello che avrei portato a casa mia, adottandolo. Non puoi tenerli tutti, ricordai a me stessa. Devi trovargli una casa.

Pensi che staranno bene per la notte? C'è qualcos'altro che possiamo fare? chiese Kiera. Eravamo bagnate, sporche ed esauste. Avevamo ancora i nostri animali residenti di cui occuparci, la maggior parte dei quali si era svegliata con il nostro arrivo a tarda notte. Forse avrebbero dormito tutti fino a tardi, lindomani.

Andate a casa. Ci vediamo domani.

Introducemmo i cani nelle loro gabbie. Ognuno aveva una coperta, del cibo e dellacqua.

Te ne stai andando? chiese Lyssie.

No. Posso dormire sul divano. Il mio nuovo amico non voleva lasciare il mio fianco. Si rannicchiò sul tappeto davanti al divano, sistemandosi con un sospiro. Non abbassò subito la testa.

Voleva proteggermi.

Anche tu devi andare a casa, Trina. Kiera fece un ultimo tentativo per convincermi ad andarmene.

Mi chinai e accarezzai la testa del cane. Sono a casa.

***


Quella veterinaria mi odiava e non avevo idea del perché. Avevo un conto da pagare piuttosto alto, ma ciò non avrebbe dovuto fare differenza. Se avesse veramente amato gli animali, non si sarebbe lamentata tanto di dover aiutare quelli che più avevano bisogno di lei.

Era arrivata in ritardo, senza scusarsi, ma aveva trovato il tempo di fermarsi per un caffè.

Ho sentito del combattimento tra cani di ieri sera. Sospirò mentre apriva la sua borsa. Tutti in città ne sanno fin troppo.

Il posto era pieno. Rabbrividii al ricordo.

Sono tutti in subbuglio. Si accusano e si denunciano a vicenda per esserci stati.

Bene. Non sarebbe potuto succedere a della gente migliore. Aprii gli sportelli delle gabbie dei cani e feci loro cenno di uscire. Non so come stiano dentro, ma penso che guariranno dalle ferite esterne. Un paio di buoni pasti non faranno male. Il mio amico dagli occhi azzurri venne al mio fianco e gli grattai il pelo sul capo.

Non si dimentichi che dipende da quelle persone per le donazioni. Mi guardò mentre si sedeva al suolo per esaminare il primo cane. Avrei voluto darle una sberla. Ogni volta che veniva mi trattava come una pezza da piedi. Non capivo perché avesse scelto di fare la veterinaria. Aveva la stessa compassione di Ryker. Lei non può pagare tutti con la buona volontà e le migliori intenzioni.

Di cosa si preoccupa di più, di questi cani o del suo conto in banca? Avrei voluto che ci fosse qualcun altro da poter chiamare oltre a quella donna. Eravamo troppo lontani dalla città per convincere gli altri veterinari a fare visite a domicilio.

Penso che la risposta sia ovvia.

Sì, lo era. Non risposi, non volendola lí un secondo di più di quanto fosse necessario. Dammi la diagnosi, la ricetta e fai attenzione che la porta non ti sbatta contro il culo mentre esci.

Si tolse lo stetoscopio dalle orecchie. Questi non sono cani. Sono lupi.

Santo cielo.


Capitolo cinque


Shadow

Un rumore di vetri che si frantumavano nell'ingresso svegliò tutti nel rifugio.

Cosa diavolo sta succedendo? disse Major, gettandosi contro le sbarre della sua gabbia. Nonostante il baccano nel rifugio provocato dallaccaduto, lopera di distruzione continuò. L'aggressore aveva un ritmo regolare, rompendo con la sua arma tutto ciò che si trovasse davanti. Il legno si spezzava e il metallo prendeva una botta.

Sono gli scagnozzi di Ryker, risposi. Non potevo vederli, ma non c'era dubbio: Sento il loro odore.

Il male aveva un fetore ben distinto, come un acido che mi bruciava le narici. Bloccati in quelle gabbie, non c'era niente che nessuno di noi potesse fare per fermarli.

Gli uomini di Ryker volevano solo dare un avvertimento. Quantomeno quella volta.

Anche dopo aver scoperto che eravamo lupi, Trina ci aveva tenuti. Aveva detto che non avrebbe potuto lasciarci liberi finché non fossimo stati abbastanza in forma da sopravvivere. Non c'era bersaglio maggiore a Sawtooth di un lupo malato.

Fottuti codardi, ringhiò Baron, il naso premuto contro la rete della sua gabbia. Attaccare il rifugio quando è noi che vuole.

Trina lo ha fatto andare in prigione, gli ricordai.

Quando usciremo di qui, è ovvio che gliela faremo pagare a quel bastardo, aggiunse Dallas. Entrambi i nostri branchi sono stati colpiti. Dovremmo collaborare.

Major mi guardò fisso. Non aveva mai esitato a sottolineare quanto mi ritenesse un debole. Avevamo stili diversi e il mio includeva consentire ai miei fratelli di essere una parte vitale della squadra. Ora tutto quello che Major aveva era X, che non aveva detto una parola durante l'attacco. Ma avrebbe portato a termine il lavoro, qualunque cosa gli fosse stata richiesta e non ci avrebbe mai ripensato.

È una buona idea. Non mi tirai indietro. Operiamo in zone diverse e otterremo informazioni differenti. Nessuno si aspetterà mai che lavoriamo insieme.

Può esserci un solo leader. La versione di Major di un sì.

Lo so. Strinsi gli occhi su di lui. Vedremo chi di noi lo sarà, voglio dire.

***


Santo cielo! Kiera, la prima a passare per quella che era stata la porta, lasciò cadere la sua tazza di caffè. Che diavolo è successo qui?

Controlla gli animali! Trina corse attraverso la stanza. Assicurati che stiano tutti bene.

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