Anette Christensen - Mercedes Sosa La Leggenda стр 3.

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Sul mio canale YouTube, Mercedes Sosa The Voice of Hope (La Voce della Speranza), troverai una playlist con molte delle canzoni e degli episodi che descrivo nel libro. Mentre ascolti queste canzoni, ti incoraggio a visitare il canale in modo da poter apprezzare appieno ciò che viene descritto.

Sono entusiasta del fatto che dopo quasi dieci anni di riflessione, ascolto, osservazione, ricerca e scrittura, posso finalmente presentarti questa donna straordinaria che ha influenzato un intero continente usando il suo talento unico e la sua personalità eccezionale. E che ha cambiato la mia vita anche dopo la sua morte.

Se vuoi saperne di più sul mio viaggio personale con Mercedes Sosa, è incluso in Mercedes Sosa The Voice of Hope, dove ti mostro come mi sono ripresa dalle mie ferite emotive relazionandomi a Mercedes Sosa come ad una madre. Credo che la mia storia e le intuizioni scientifiche che sostengano la mia esperienza possano essere utili a chiunque si trovi bloccato in esperienze del passato limitanti, paralizzanti o tormentate. Questa edizione è pubblicata in occasione del decimo anniversario della morte di Mercedes Sosa e contiene solo la parte biografica del libro originale.

Ho scritto questo libro per profondo rispetto per Mercedes Sosa e tutto ciò che lei rappresenta. Questa è la mia canzone d'amore per Mercedes Sosa. Nella sua voce, la vita diventa una canzone con un profumo di speranza dolce e bella come il fiore che cresce nei sentieri di chi guarda avanti. La sua voce rappresenta una donna che a sua volta rappresenta sogni, ideali e amore che vanno ben oltre il confine della musica.

Mercedes Sosa era più che una canzone. Era la voce della speranza per molti. Possa questo libro estendere la sua voce e la speranza che lei ha acceso.

Le persone più belle che abbiamo conosciuto sono quelle che hanno conosciuto la sconfitta, la sofferenza, la lotta, la perdita ed hanno trovato la loro via d'uscita dall'abisso. Queste persone hanno un apprezzamento, una sensibilità e una comprensione della vita che le riempie di compassione, dolcezza e profonda preoccupazione amorosa. Le persone belle non accadono e basta."

Elisabeth Kübler-Ross

Danimarca, 4 ottobre 2009

La cantante ed eroina popolare argentina Mercedes Sosa è morta per un collasso di più organi in un ospedale di Buenos Aires dopo essere stata ricoverata tre settimane fa. La sua carriera è durata oltre sei decenni e questa artista ha registrato più di quaranta album, esibendosi in tutto il mondo. Sosa fu il punto di riferimento sotterraneo per molti argentini durante il periodo della dittatura e tramite le sue canzoni diede vita al movimento di protesta della classe operaia, un movimento che portò al crollo della giunta militare nel 1983. Mercedes Sosa divenne famosa in Europa quando visse in esilio in Spagna e in Francia dal 1979 al 1982. Ha vissuto fino a settantaquattro anni. "

É UNA DOMENICA sera e mi accomodo a guardare le notizie con mio marito. Insieme ad un resoconto sulla morte di Mercedes Sosa, sullo schermo televisivo compare un breve filmato di una bellissima signora dai capelli lunghi e scuri, che indossa un abito nero con sopra un poncho andino rosso. Con straordinaria passione e una voce notevole e piena di sentimento, canta una canzone, "Gracias a la vida" (Grazie alla Vita). Resto affascinata dalla sua autenticità e carisma, ed in breve tempo capisco che sto guardando una donna genuina e sincera, così pura e straordinaria che inizio a chiedermi perché non ne ho mai sentito parlare prima d'ora. Come se nient'altro avesse importanza, mi alzo per usare Internet e scoprire di più su questa signora. Compare un enorme numero di collegamenti YouTube. Comincio a guardare ed ascoltare.

Nella prima clip, Mercedes canta "Zamba por vos" (Zamba per Te) in modo così glorioso con il quartetto folcloristico argentino, Los Chalchaleros. Raggiante ed aggraziata come un dolce abbraccio, Mercedes arriva sul palco con un sorriso consolatorio sulle labbra e uno scintillio di vitalità negli occhi. Tra infiniti applausi procede a salutare i membri del gruppo, attirandoli in caldi abbracci. Quindi si rivolge alla folla e con un atteggiamento calmo, inizia a cantare con la sua voce contralto: profonda, piacevole e morbida.

La seconda clip che guardo è Todo cambia (Tutto Cambia), registrata al Festival de Viña in Cile, 1993. Vestita di nero dalla testa ai piedi, appare mistica e monumentale, suonando altrettanto potente e convincente come il suo aspetto. Sento una tremenda energia che emana da lei mentre conquista il palco con i suoi passi di danza latinoamericana e la sciarpa che oscilla sopra la sua testa. Vedo una persona dinamica e schietta che non ha timore di esprimere il suo vero io. Lo sguardo sincero e tenero ma deciso nei suoi occhi mi affascina e mi sento come se stesse guardando direttamente nella mia anima attraverso lo schermo del computer. C'è qualcosa in lei, una "presenza mistica", che raggiunge le parti più profonde del mio essere e il mio pozzo di desiderio. Le lacrime mi scorrono sul viso mentre mi rendo conto di aver incontrato qualcosa che ho sempre sperato di trovare.

Istintivamente so che è una cantante con un messaggio e una missione. Voglio scoprire cosa sono.

Buenos Aires, 4 ottobre 2009

A SEGUITO dell'annuncio ufficiale del Presidente che segna l'inizio di tre giorni nazionali di lutto, le bandiere sventolano a mezz'asta in tutta l'Argentina. In tutto il Paese i concerti e gli spettacoli in programma durante questo periodo vengono cancellati e si ricevono le condoglianze dei capi di stato in America Latina e nel resto del mondo.

"La Negra" (La Nera), come è stata chiamata affettuosamente a causa dei suoi capelli neri e la sua origine argentina del Nord, di discendenza Andina, giace pacificamente nella sua bara nella sala più formale del Congresso, il "Salón de los Pasos Perdidos ", un onore riservato solo alle icone nazionali più importanti.  In Avenida Callao, il viale principale che porta al Congresso, i fans fanno la fila per renderle omaggio.1

Nel salone Pasos Perdidos, ghirlande sontuose adornano l'imponente sala di marmo. Giganteschi lampadari ed enormi candele illuminano l'oscurità della stanza dal soffitto alto con la bara scoperta posizionata proprio al centro. La presidente argentina, Cristina Fernández de Kirchner, accompagna la famiglia di Sosa mentre rendono omaggio alla cantante. La famiglia, incluso il figlio di Mercedes, Fabián Matus, e i suoi due nipoti, Agustín e Araceli, si stringono l'uno all'altro come in un mezzo abbraccio mentre Cristina accarezza la mano senza vita di Mercedes Sosa. Il marito di Christina, l'ex presidente Néstor Kirchner, è al suo fianco in maniera circospetta con uno sguardo cauto.

Ci sono anche persone comuni. Rispettosamente, uno stormo crescente di persone in lutto passa accanto al feretro aperto dove la si vede riposare nel suo abito blu ricamato. I suoi lunghi capelli neri, che all'età di settantaquattro anni, non hanno una sola ciocca di grigio, incorniciano il viso calmo, con gli zigomi alti. Le sue mani sono accuratamente adagiate sul ventre attorno ad un mazzo di rose bianche. La cantante argentina Luna suona le sue canzoni mentre i fan piangenti cantano e si alternano per lasciare fiori vicino alla sua bara.

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