Juan Moisés De La Serna - La Lista Dei Profili Psicologici стр 3.

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Accumula? chiesi, stupito per quel commento.

Sí, lo so, è molto strano, ma non posso evitarlo. Tutto quello che trovo ha un posto in casa mia, già so dove lo metterò.

Soffre di Sindrome di Diogene?

Sì, mi hanno detto così, quelli dei Servizi Sociali, quando sono venuti a sgombrare lappartamento. Si può immaginare tutta una vita a conservare cose, da un giorno allaltro me lo hanno lasciato vuoto, senza lasciare il più piccolo oggetto.

Ma sa che non è salutare? le chiesi,stupito per il verso che stava prendendo quella conversazione.

Lo so, però sono molto pulita, a volte trasandata, ma tenevo tutto in ordine, e nessuno si è mai lamentato.

Non volevo insistere troppo su questo, primo perchè sembrava essere un argomento doloroso per lei, del quale ancora si vergognava, e secondo perchè non capivo cosa avesse a che vedere con la mancanza di sonno, quindi ho cercato di approfondire questo secondo aspetto.

Ebbene?, Quale relazione crede che possa avere la mancanza di sonno e questo oggetto che ha recuperato?

Ah!, sí, quella disse, sconcertata. Vede, credo che sia preziosa, ma non ho neppure osato aprirla, era così bello che mi dispiaceva rompere linvolucro nel quale era avvolto.

 Ma se non sa cosè, come fa a togliere il sonno? dissi, mettendo in evidenza lincoerenza di ciò che diceva.

Precisamente, non so cosa sia, immagino siano un paio di scarpe nuove.

Scarpe? chiesi, sconcertato.

 Sì, o un bel fazzoletto per la testa. Non sa quanto ne vorrei uno rispose emozionata con un gran sorriso.

E perchè non apre e non lo scopre? chiesi, stupito.

 Forse perchè è avvolto in una bella carta decorata.

Come quella di un regalo? chiesi, cercando di ottenere più informazioni possibili su quelloggetto.

Sì, di color rosso, per il mio gusto un colore molto attraente, e si nota che cera un fiocco, ma ora rimane solo un pezzo incollato.

Ma quando lha trovata cera qualcuno?

No, no, lho guardata e sono stata per un po con la scatola in mano, ma non è venuto nessuno a reclamarla, e non si fermava neppure chi mi passava accanto.

E cosa vuole che faccia? chiesi, sconcertato per la situazione.

Forse che mi aiuti a dormire.

E riguardo al pacchetto? Insistetti su quel dettaglio.

Cosha che non va il pacchetto?

Cosa vuol farne?

Ah!, non lo so, lo riporterò dovera, che cè di male?

 No, assolutamente, è che pensavo che, se quello può essere la causa della sua mancanza di sonno

Sì, mi dicainterruppe facendo molta attenzione.

Bene, se è così, suppongo che se va a disfarsene tutto tornerà alla normalità.

Crede?

Certo!affermai a chiare lettere, anche se non mi era così chiaro.

La signora mi guardò con pena, come se quella notizia le fosse arrivata al cuore dandole un gran dolore.

Cosa crede che debba fare?

Non lo so, ma se vuole risorverlo, deve aprirlo.

Il pacchetto?

Sí, il pacchetto ribadii.

Ma se è un regalo che qualcuno sta aspettando, come posso aprirlo?

Se lo ha lei non arriverà mai al suo destinatario, certamente lo da per perso dissi, tentando di mostrare lassurdità di quella situazione.

Preferisco che lo tenga lei disse la donna dopo averci riflettuto un poco.

Cosa? chiesi, sorpreso per quella decisione.

Sì, così può dirmi cosè, e può impacchettarlo di nuovo una volta che lha visto, e lo riporterà doveera rispose con un sorriso nervoso.

 Ma, se lo apro

Con molta attenzione mi interruppe la donna con gli occhi grandi come piattini e uno sguardo penetrante.

Sí, infatti, se lo apro, non perderà il suo fascino?

No, guardi allinterno e mi dica cosè, poi lo chiuda comera, così credo di poter dormire come prima.

Personalmente non ero molto convinto di quale fosse la soluzione, ma vidi che questa signora era disosta a fermarsi per ciò che restava del pomeriggio se non avessi accolto la sua richiesta.

In verità non avevo mai affrontato una situazionetanto sconcertante e assurda, Poteva aprirlo lei stessa senza necessità di venire a una mia seduta!, ma, poichè volevo chiudere la questione, le dissi:

Mi lasci vedere queste regalo!

La signora fece uscire da una borsa per la spesa una scatola bianca con una carta rossa e sopra un nastro dello stesso colore. Sembra proprio una scatola da scarpe, pensai tra me e me.

Con attenzione tolsi il nastro che ancora era presente e aprii la scatola alle spalle di quella signora, come mi aveva chiesto. Quale non fu la mia sorpresa quando la aprii del tutto.

Cosè? chiese a voce alta tra il preoccupato e lo stupito.

Sono scarpe? chiese la signora, emozionata e ansiosa.

No, è un anello di fidanzamento e un invito a un balletto.

Un balletto? chiese la signora, un po delusa dalle mie parole.

Così sembra e cè anche una dedica, Anche se non ci conosciamo, sono sicuro che le nostre strade si incroceranno.

Non ha detto che era un anello di fidanzamento? rimarcò la donna, cercando di guardare mentre si copriva gli occhi per non farlo.

Sí, perchè? chiesi, senza capire la domanda.

Come fa a sapere che è un anello di fidanzamento se non conosce laltra persona? puntualizzò la donna.

Non lo so! dissi, un po sconcertato, senza sapere se quello era una specie di scherzo o qualcosa del genere.

Sembrava che quella scatola non fosse stata persa, ma che fosse stata messa apposta per essere trovata da qualcun altro, una sorta di messaggio nella bottiglia,del quale avevo sentito raccontare delle storie, ma linvito al balletto era molto strano, che fosse un appuntamento al buio?, ma, qualcuno sarà disposto ad andarci senza sapere con chi?

Che delusione!affermò la signora preparandosi a lasciare la seduta, tante speranze per nulla.

Bene, penso che ora potrà dormire meglio sapendo cosa contiene affermai con un sorriso forzato.

Già!, bene, ma se almeno fosse stato un paio di scarpe, anche se di un numero diverso dal mio protestó la signora.

Prenda la sua scatola! dissi, con lintenzione di restituirgliela una volta richiusa e sistemato il tutto comera.

Non la voglio, che perdita di tempo!, addio concluse la signora mentre chiudeva la porta alle sue spalle.

Uscii dietro di lei, cercando di farla tornare indietro per riprendersi la scatola e rimetterla dove laveva trovata, ma la signora non voleva saperne, e salendo sullascensore chiuse le porte in ferro e premette il pulsante per il piano terra.

Quella fu lultima volta che vidi la strana signora, che, lunghi dal cercare aiuto per il suo problema di accumulatrice seriale, aveva perso perfino il sonno per sapere cosa conteneva una scatola, questa sì, confezionata con gusto.

Bene!, e io che pensavo di aver finito, dissi tra me e me mentre tornavo nel mio studio, soddisfatto di aver fatto unopera buona per una sconosciuta, Ora potrà dormire tranquilla.

Guardavo dalla finestra quando suonò lorologio da parete così ben decorato, Guarda un po, si è fatto tardi, pensai mentre mettevo le mani nella giacca per verificare di avere le chiavi dello studio.

Ora sì che ho finito, per oggi, dissi, mentre controllavo che il mio schedario fosse in ordine prima di lasciare il mio posto di lavoro, che era come una seconda casa, anche se, a dir la verità, passavo molto più tempo lì che dove abitavo.

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