Dawn Brower - Saluta Il Mio Cuore Con Un Bacio стр 5.

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La calmò in un modo che non riusciva a spiegare. Non si era resa conto che stava urlando fino a quando la sua stessa voce raggiunse le sue orecchie. Chi cera con lei? Aprì lentamente gli occhi e non trovò altro che unimmagine sfocata. Sbatté le palpebre diverse volte fino a quando riuscì a mettere a fuoco. Il bellissimo diavolo che non sembrava allontanarsi dai suoi pensieri nonostante tutte le volte in cui lei cercasse di esorcizzarlo, ed ora la fissava con preoccupazione. Non poteva essere un buon segno. Sully? La sua gola era secca, rendendo la sua voce roca.

I suoi capelli scuri e gli occhi verde smeraldo erano solamente una parte della sua maschile bellezza. Era il pacchetto completouna bocca peccaminosa, zigomi marcati, ed un bel corpo definito. Peccato che fosse un irraggiungibile abile sciupafemmine. Avrebbe forse prevalso su Lucifero in persona in quanto al più bellangelo caduto di sempre. Era la personificazione delliniquità, Sullivan Brady.

Non parlare, le disse. Chiamo linfermiera.

Estese il braccio afferrandolo per il polso per fermarlo. Normalmente non sarebbe stato la sua prima scelta in fatto di compagnia, ma era terrorizzata, e lui era lunico viso famigliare nelle immediate vicinanze. Non andartene.

Non me ne vado la rassicurò. Premo solo il pulsante di chiamata.

Aveva parlato di uninfermiera. Si trovava in ospedale? Doveva essere così; altrimenti nulla di tutto ciò avrebbe avuto senso. Che motivo avrebbe avuto Sullivan di essere lì? Dovera sua madre? Lana si prese il tempo di guardarsi attorno. Riconobbe la stanza, o meglio, una delle stanze dellospedale. Si era già trovata lì lavorando come infermiera. Nella struttura erano disponibili solamente poche stanze per la terapia intensiva. Doveva essere ferita gravemente per trovarsi in una di esse. Il bip proveniva dai monitor attorno a lei. Misuravano il suo battito cardiaco, il livello dossigeno e la pressione sanguigna. Li guardò, valutando le cifre su di essi. Non sembrava andare male

La bella addormentata si è svegliata disse un altro maschio. Alzò lo sguardo incrociando quello di Preston West. Come ti senti?

Si leccò le labbra. Erano un po secche e screpolate. La sua bocca era riarsa e la sua lingua le pareva di cotone. Potrei avere dellacqua?

Fra un momento disse il Dottor West. Devo esaminarti, poi linfermiera ti porterà del ghiaccio.

Annuì. Dovè andato Sullivan? Aveva detto che non lavrebbe abbandonata. Ma perché era rimasto? Loro non erano niente. Una volta sperava di essere qualcosa di più per lui. Una sciocca fantasia adolescenziale che morì altrettanto velocemente di quanto nacque.

Sono qui disse. Si voltò verso la direzione della voce. Era appoggiato alla finestra. Nel suo sguardo era presente unintensità che le faceva venire i brividi lungo la schiena. La fissava come se non lavesse mai vista prima. Doveva essere solo la sua impressione. Sullivan Brady aveva cose migliori da fare che prendersi cura di lei in ospedale. Avrebbe dovuto chiedere chi laveva costretto a sedersi accanto a lei. Sua madre avrà avuto bisogno di una pausa, e lui stava facendo una cosa onorevole.

Non devi restare, disse. Sto bene adesso.

Non vado da nessuna parte, Lisanna disse con decisione.

Era come se una parte di lei che aveva seppellito fosse stata riportata in vita alla menzione del suo verso nome. Non veniva chiamata Lisanna da anni, tutti la chiamavano Lana. Anche i suoi documenti allospedale erano intestati con il suo soprannome. Non molte persone si ricordavano di lei come Lisanna. Sua madre la chiamava ancora così in certe occasioni, solitamente quando si arrabbiava con lei. Sullivan non la chiamava Lisanna da così tanto tempo da essersi dimenticata come suonasse pronunciato da lui. Qualcosa doveva essere cambiato in lui, ma non era sicura se le piacesse.

Lana decise di ignorarlo e portò la propria attenzione su Preston. Che cosa mi è successo?

Sei stata coinvolta in un incidente stradale con Jessica rispose. Che cosa ti ricordi?

Le si accese una lampadina nella mente, e poi era come se udisse ancora lo stridere del metallo sul metallo. Le gomme che stridevano dallo sforzoera stato orribile.

Linfermiera entrò in stanza e le porse un bicchiere di ghiaccio. Lana se ne mise un po in bocca con lausilio di un cucchiaio, ricordandosi che lincidente non era più in corso. Non voleva riviverlo, ma temeva che lavrebbe perseguitata nei suoi incubi per un po di tempo a venire. Dopo aver deglutito alcuni ghiaccioli alzò lo sguardo su Preston e rispose alla sua domanda, la stavo portando allospedale. Lana non voleva dirgli nulla di più. Jessica poteva già avergli confessato tutto, e nonostante pensava che il dottore avesse il diritto di sapere tutto, non era un segreto che Lana poteva condividere. Unauto ci ha colpite.

Esatto, disse. Jessica sta bene. È stata operata ed è stata dimessa un paio di settimane fa. Sarà felice di vedere che sei sveglia.

Lana si accigliò. Non è rimasta ferita?

Non ho detto che non è stato così, rispose Preston. Ha dovuto essere operata ulteriormente alla procedura che era stata programmata. Ma tu eri ferita molto peggio di lei.

Se Lana avesse letto fra le righe, avrebbe appreso che Preston fosse al corrente delloperazione alla quale Jessica doveva essere sottoposta in primis. Ad ogni modo non voleva rischiare. Dopo aver parlato con Jessica avrebbe compreso meglio che cosa le era successo.

Che cosa mi è successo?

Quella stronza, Imogen, voleva vendicarsi di sua sorella, e vi ha colpite con lauto sbottò Sullivan. Verrà condannata per tentato omicidio.

Preston gli rivolse unocchiata. Non è il momento.

Le labbra di Sullivan formarono una linea retta. Era incazzatochi era la sorella di Imogen? Intendeva Jessica? Le faceva male la testa solamente a pensarci. Si massaggiò le tempie e riportò lattenzione su Preston. La sua rabbia sembrava diretta ad Imogen. Si era reso conto della propria colpevolezza? Era uscito con lei accogliendolo nelle loro vite. A Lana non era piaciuta Imogen sin da subito, ed era prima che Sullivan iniziasse ad uscire con lei. Ovviamente non aveva aiutato il fatto che gli fosse piaciuta una bionda immatura, ma non era questo il punto. Lui non vedeva oltre il bel viso della ragazza, e voleva dare la colpa agli altri per le azioni di Imogen. Imogen, e solamente Imogen, era responsabile per il caos che aveva causato.

Avevi una piccola ferita alla membrana attorno al cuore. Una delle tue costole ha bucato un polmone e ti ha tagliato il cuore. Fortunatamente non ti trovavi lontano dallospedale, ed i primi soccorsi sono arrivati velocemente, o avresti rischiato di non farcela.

Lana deglutì. Una ferita al cuore sarebbe potuta essere fatale. Era fortunata di essere sopravvissuta. Se le fosse successo altrove, e se Preston non fosse stato il suo dottoreallontanò il pensiero. Le cose succedono per una ragione. Non era sicura quale fosse al momento, ma lavrebbe scoperto in seguito.

Per quanto sono rimasta incosciente?

Troppo mormorò Sullivan sottovoce.

Preston gli rivolse unaltra occhiataccia. Sullivan era restato al suo fianco più a lungo di quanto pensasse? Avrebbe posto ulteriori domande dopo essersi riposata. Sorprendentemente era ancora stanca, nonostante avesse sicuramente dormito per giorni. Essere feriti faceva schifo.

Sullivan ha ragione disse Preston con fare allegro. Stava probabilmente cercando di lusingarla per non farla preoccupare. Una ferita al cuore era qualcosa di serio, e se la sua pressione sanguinea si fosse alzata, avrebbe complicato le cose. Sei stata incosciente per una settima. Mi aspettavo di tenerti sotto osservazione per unaltra settimana, ma mi sento a mio agio a dimetterti.

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