SCALA E CRISTALLO
ALESSANDRA GROSSO
INTRODUZIONE
Benvenuti. Questa è una semplice raccolta di incubi, non
ha grandi pretese se non farvi entrare nelle pieghe della mia
mente. Credo che tutti noi abbiamo avuto degli incubi, sia a
occhi aperti sia a occhi chiusi; be, io sono una super
specialista degli incubi a occhi chiusi.
Gli incubi a occhi chiusi sono la mia personale
maledizione: li ho da sempre, sin da piccola, e non ho mai
capito il motivo. La mia infanzia è sempre stata legata alla
paura che qualcosa di catastrofico stesse per succedere, a me
o alle persone che amavo. Avevo spesso sensazioni tipo
quellaria fredda che ti provoca il brivido dietro il collo,
quella mano viscida e gelida che ti tocca la schiena e ti fa
trasalire, sbigottita; molto spesso vedevo tutto nero e in
seguito a ciò dovevo andare a dormire. Appena entravo nella
cameretta avevo paura di quello che sarebbe stato chiudendo
gli occhi.
Durante ladolescenza le cose non sono migliorate: sognavo
e mi svegliavo tremante e sudata. Dopo una nottata così dovevo
come tutti affrontare la vita, ma ero piena di dubbi sul
futuro, e ogni volta che avevo una scelta da fare gli incubi
peggioravano. La mia vita diventava un inferno, mi chiudevo in
me stessa e mi chiedevo sempre a che punto fossi, dove fossi e
dove volessi andare.
Con il tempo ho imparato a scrivere i miei sogni per
cercare di capirli, mentre su un altro foglio scrivo i miei
desideri per vedere se si avverano. Questultima idea mi ha
aiutato in più di unoccasione a fare chiarezza, ma ora
torniamo agli incubi.
Ho pensato di raccontarvi tutti i miei incubi romanzandoli
e legandoli uno dietro laltro per regalarvi la collezione di
tutti i brividi agghiaccianti che ho provato.
Scusate per il gelido regalo, ma la mia mente è un posto
freddo e disordinato. È la mente di una donna, di una
combattente che ha affrontato il male a viso aperto e che ha
deciso di parlare.
Le mie parole possono ogni tanto urtare gli animi più
suscettibili, ma non sono né mi sento in alcun modo migliore
di nessuno di voi. Voi vedete il mondo attraverso i vostri
filtri e la vostra sensibilità; io invece uso la mia. Cerco di
usare il terzo occhio per creare una visione di un futuro più
fertile e proficuo, dopo tutte le avventure che ho passato
nella vita. Provo a vedere un futuro pieno di sogni, di studi
e di viaggi Vi ricordo che i sogni sono desideri; ora
torniamo però agli incubi.
Siccome gli incubi a occhi chiusi sono la mia specialità
da sempre, i motivi di questo fenomeno sono molteplici e
forse il più importante è questo: ho pazienza ma sono anche
una persona emotiva e sensibile; nel corso della vita ho avuto
le tante schegge nei piedi e i miei periodi bui.
Ho sempre però cercato la luce per illustrare questa parte
della mia vita, e adesso vi metterò al corrente della mia
poesia preferita: La scala di cristallo.
LA SCALA DI CRISTALLO
Figliolo, ti dirò una cosa:
la vita per me non è stata una lunga scala di cristallo.
Ha avuto chiodi,
e schegge,
e tavole sconnesse,
e tratti senza tappeto:
nudi.
Ma sempre
continuavo a salire,
raggiungendo un pianerottolo,
svoltavo un angolo,
e certe volte entravo nel buio
dove non cera la luce.
Perciò, figliolo, non tornare indietro.
Non fermarti sugli scalini
perché ti è faticoso andare.
Non cadere, adesso:
perché io continuo ancora, amore,
ancora mi arrampico,
la vita per me non è stata una scala di cristallo.
LA MISSIONE (PROLOGO)
La missione della nostra eroina è di preservare la sua
vita e di trovare il suo equilibrio e la sua libertà e
indipendenza dopo aver affrontato tutti i suoi mostri, che
sono tanti.
Tanti sono gli ostacoli interni ed esterni che ho dovuto
affrontare, che si sono materializzati e smaterializzati nei
miei incubi, ma ho sempre cercato la luce, come potete vedere
nella poesia La scala di cristallo.
La scala di cristallo rappresenta il periodo di confusione
che sto attraversando e la voglia di realizzarmi.
Nel libro si vedrà prima uneroina molto timida che scappa
di continuo davanti ai propri mostri; poi inizia a combattere,
sebbene, a volte, quando la situazione è ancora pericolosa,
scappi. Alla fine di un complicato processo interiore, si
vedrà una prevalenza di combattimenti rispetto alla fuga.
In questi passaggi parlo di unevoluzione personale dalla
fuga allattacco, ma tutto questo avviene per preservarmi o
per tutelare quello che ritengo giusto.
Nel libro verrò aiutata da alcuni e ostacolata da altri,
ma adesso vi lascio leggere.
Buona lettura.
PARTE 1
Sognatori
Solo chi sogna può spostare le montagne citazione dal
film Fitzcarraldo
CAPITOLO 1
Punta sempre alla luna, mal che vada avrai vagabondato
tra le stelle. (Les Brown)
LA FUGA
La vita è una lunga lezione di umiltà. (James Matthew
Barrie)
Stavo correndo sulle scale per prendere la chiave che ci
avrebbe finalmente liberati. Sapevo istintivamente che erano
cinquantacinque scalini a salire e altri cinquantacinque a
scendere. Dietro di me si chiudevano le porte, i cancelli e
grate antichissime; tutto era buio e disperazione.
Paura e ansia i sentimenti, respiro corto e affannato,
pareti che dal giallo al bianco panna diventavano sempre più
sfumate stavo entrando nellinferno ma non potevo
rallentare. Nella mia corsa la chiave di uscita da quel posto
era tutto: era la salvezza!
Arrivata allultimo scalino scattai verso la stanza dove
cera la chiave. Essa era il simbolo della liberazione, era il
nostro liberarci dalle tenebre ma sapevo che il mostro con
gli artigli lavrebbe difesa: non sarebbe stato semplice.
Affrontare il mostro richiedeva forza. Era stato un uomo
nella vita precedente, un uomo forte, pedofilo e di potere.
Potevo solo scattare sulla destra e attaccare con lunica