Blankenship Amy - Una Luce Nel Cuore Dell'Oscurità стр 21.

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Anche se era ancora arrabbiato, la prese in braccio come se fosse la gemma più preziosa del mondo e la portò su per le scale. Trovando la porta chiusa a chiave, imprecò e forzò la maniglia, sperando di non fare troppi danni mentre il metallo scricchiolava.

Le serve una serratura migliore, con un assassino in giro. pensò, conservando quella scusa per quando lei si sarebbe svegliata e lo avrebbe rimproverato per aver rotto la porta. «Almeno è ancora attaccata ai cardini.» borbottò mentre entrava nellappartamento.

Fermandosi nel salotto, la guardò perplesso quando sentì odore di alcol.

«Guarda come sei ridotta. Non è carino andare a bere senza di me. Che ti è saltato in mente?» mormorò.

*****

Kyou si stava sforzando di stare calmo, e non era la prima volta quella sera. Incapace di trattenersi, sferrò un pugno al muro con tanta forza da mandare in pezzi lintonaco. Ringhiò di rabbia e i suoi occhi divennero rosa mentre annusava laria.

Nessuno poteva sottrargli ciò che gli apparteneva senza pagarne le conseguenze.

Percepiva lodore di Kyoko mescolato ad un altro, maschile e stranamente familiare. Ringhiò di nuovo mentre si librava in aria e seguì lodore che si era insinuato nel suo corpo.

La sua figura solitaria scomparve nellombra mentre cercava la sua preda. Lavrebbe trovata e lavrebbe sottratta al ladro che glielaveva rubata. Serrò le mascelle per la rabbia, come aveva osato, lei, pronunciare il nome di suo fratello solo per confonderlo?

Quella piccola donna gli aveva lanciato un incantesimo, ne era sicuro. Sentiva la sua presenza sotto le dita e provò il desiderio di toccare ancora una volta la sua pelle. Doveva sapere come faceva ad essere così pura e che cosera la luce che emanava.

Era quello che Toya stava cercando? Se così fosse, allora quella ragazza era colpevole della morte di suo fratello? Che senso aveva tutto questo? Voleva delle risposte. Quella luce lo aveva attratto come una falena dal fuoco e adesso non poteva più lasciarla andare. Era come se lei lo avesse chiamato inconsapevolmente e lui non potesse fare altro che rispondere.

Kyou ringhiò mentre i suoi occhi diventavano rosso sangue. Quella ragazza era pericolosa. Lui non era il tipo che cercava o voleva la vendetta per secoli. Doveva affrontarla con cautela, non si fidava di se stesso quando era con lei. Si sentiva irretito e questo lo faceva infuriare a dismisura, perché la ragazza lo aveva in qualche modo indebolito.

*****

Borbottando qualcosa a proposito di incontri degli alcolisti anonimi, Toya portò Kyoko nella sua camera e la adagiò delicatamente sul letto. Poi tornò verso la porta dingresso e la chiuse con il catenaccio, visto che aveva rotto la serratura.

Per fortuna era bloccata solo la maniglia. pensò scrollando le spalle, poi si guardò attorno nellappartamento. Era ben diverso dal rombo assordante che cera in discoteca. Era quasi troppo silenzioso. Togliendosi le scarpe, sospirò: «Che serata.». Si rilassò per la prima volta quel giorno, mentre tornava dalla sua Kyoko che dormiva.

La luce della luna filtrava dalla finestra, avvolgendo il suo corpo in un bagliore etereo. La sua espressione sintenerì mentre le scrutava il viso. Kyoko era distesa sul letto con le mani rilassate ai lati della testa. Sembrava un angelo, così serena e così ignara del pericolo in cui avrebbe potuto imbattersi... anzi, in cui si era quasi imbattuta. Aveva quasi voglia di svegliarla e dirgliene quattro... ma resistette.

Poi si accigliò, ripensando a come potesse essere finita in quel vicolo da sola, per poi perdere i sensi ma rimanendo incolume. A caval donato non si guarda in bocca, perciò ringraziò i suoi angeli custodi... chiunque essi fossero.

Sarebbe rimasto con lei per la notte, tenendola al sicuro. Non gli importava altro.

I suoi occhi brillarono maliziosamente mentre le toglieva le scarpe, poi le tirò su la coperta. Probabilmente domani si sarebbe infuriata ma... Toya strisciò sul letto e la tirò a sé.

Pensieri maliziosi gli pervasero la mente come accadeva sempre quandera a casa da solo. Tuttavia, per qualche ragione, in quel momento gli sembravano fuori luogo. Stare così accanto a lei aveva un qualcosa di innocente. Scosse la testa e si mise comodo, poi la strinse e ringraziò mentalmente qualunque dio per averla protetta. Era tra le sue braccia e per ora gli andava bene così. Il mattino seguente avrebbe anche potuto rischiare di essere fatto a pezzi, ma almeno sarebbe morto felice.

Kyoko sospirò, rannicchiandosi nel calore protettivo che la circondava.

Toya sorrise mentre la baciava su una tempia, poi si addormentò.

*****

Kyou levitò fino alla finestra da cui sentiva provenire lodore della ragazza. Spalancò gli occhi per la scena che si trovò davanti. Lì, nella stanza in cui dormiva Kyoko, entrò un giovane con occhi dorati e lunghi capelli neri, striati dargento come i suoi.

Kyou rimase senza fiato mentre limmagine speculare del suo fratello defunto si avvicinava al letto, osservando la ragazza che lui aveva intenzione di rapire.

La sua espressione gelida svanì, quel ragazzo somigliava moltissimo al suo adorato fratello... Comè possibile? si chiese. Poi ricordò la parola che la ragazza aveva sussurrato e sentì male al petto. Aveva pronunciato il nome di Toya e adesso... nella sua camera cera una persona identica a lui?

Kyou annusò laria, cercando di avere una conferma di ciò che aveva visto, ma la sua mente non collaborava. Lodore di suo fratello era appena mescolato allodore di quel ragazzo ma, prima che potesse rifletterci su, lo vide strisciare sul letto e stringere Kyoko con fare possessivo.

Si sentì pervadere dal fuoco della gelosia quando lei si accoccolò nel suo abbraccio, e un ringhio cupo gli rimbombò nel petto mentre i suoi occhi diventavano rossi. Fratello o no... non glielo avrebbe permesso.

Si sporse verso la finestra proprio mentre cadeva una pioggia di scintille e ritrasse la mano. Vedendo la polvere iridata depositarsi sul davanzale come una barriera protettiva, ringhiò di nuovo. La ragazza sembrava essere circondata dal soprannaturale e la cosa gli dava sui nervi.

Si chiese se non fosse un incantesimo a fargli vedere limmagine di suo fratello lì dentro. Forse lei glielo aveva lanciato quando aveva pronunciato quel nome?

Distolse lattenzione dalla finestra per guardare giù... il lupo stava arrivando. Lanciò unocchiataccia verso la camera da letto, poi levitò verso il tetto.

Toya si era quasi addormentato quando sentì un ringhio animalesco che sembrava provenire da fuori la finestra. Non è possibile... siamo al secondo piano. pensò, poi sentì di nuovo quel rumore e spalancò gli occhi.

Sollevando leggermente la testa per non svegliare Kyoko, guardò verso la finestra. Listinto gli diceva che qualcuno o qualcosa era lì... a guardarli.

Notò lombra di quello che sembrava un uomo, proprio fuori dalla finestra ... al secondo piano? Un bagliore argenteo fluttuava attorno alla sua figura, conferendogli unaria quasi spettrale. Toya aveva già visto quellimmagine... nei suoi incubi.

Gli occhi dorati delluomo erano rivolti verso il basso ma lui li vide diventare rossi per un istante, e gli sembrò di vedere anche un paio di zanne. Poi vide una pioggia multicolore che sembrava volergli coprire la visuale.

Toya scosse la testa e sbatté le palpebre, poi guardò di nuovo verso la finestra e non cera più nulla. Che diavolo è stato? si chiese.

Sentendosi piuttosto nervoso, scese dal letto e andò alla finestra. Guardando fuori, non vide altro che ombre e buio. Inspirò profondamente e si accigliò quando percepì uno strano odore attorno al davanzale.

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