Suki la prese per mano e la trascinò mentre camminava. Kyoko lasciò perdere quella sensazione inquietante quando entrarono nelledificio e la sua attenzione fu attratta dallinterno dellenorme club.
Kyou laveva vista girarsi come se percepisse la sua presenza. Il suo sguardo si era spostato molto lentamente verso il punto in cui lui si trovava, ma sapeva che non poteva vederlo nellombra. Nascosto dal mantello delle tenebre, la osservò mentre entrava nel locale.
I suoi occhi dorati scrutarono la stanza, sapendo che non cerano soltanto esseri umani in quegli spazi scarsamente illuminati, tuttavia erano minacce lievi che non meritavano la sua attenzione.
Suki si fermò nei pressi del bar, in modo da non dover allontanarsi troppo per prendere un drink e avere comunque una buona visuale della pista da ballo. La musica si stava già alzando ma non al punto da urlare per farsi sentire.
Kyoko era stupita da quanto fosse bello quel posto, era contenta di essersi lasciata trascinare lì. Dopotutto, nella vita non esiste soltanto lo studio, che aveva occupato tutto il suo tempo per più di una settimana. Tutta lenergia di quel locale creava dipendenza e lei sorrise eccitata, era uno di quei rari momenti in cui sentiva che poteva accadere di tutto.
Invece di tavoli e sedie veri e propri, cerano dei divani imbottiti con tavolini di vetro per poggiare le bevande. Viola, blu e nero erano i colori principali e conferivano al club un pizzico di mistero e magia, con tutte le luci che cambiavano colore e creavano una sorta di caos sensuale. Latmosfera era quasi inebriante.
La penombra dava privacy a coloro che la cercavano e Kyoko arrossì, pensando a tutte le cose che a volte accadevano al buio... cose che lei non aveva ancora sperimentato. Si chiese cosa stesse facendo Kotaro, poi riportò lattenzione sui suoi amici.
Kyou si sedette nellangolo più buio, non lontano da quellaura così pura. Osservando il gruppo, capì che il bagliore proveniva solo da una persona. Il suo sguardo sintenerì per la prima volta dopo innumerevoli anni mentre la guardava sorridere per la maestosità del club. Era come guardare lalba ed era una cosa che non faceva da molto tempo.
Lei era bellissima, con lunghi capelli ramati che coprivano la camicia bianca di seta che indossava.
Scrutò il suo corpo perfetto, osservando la pelle scoperta e la minigonna, poi le gambe ben delineate e di nuovo il suo collo... che era esposto. Le scrutò il viso con disappunto, era girata e non riusciva a vedere i suoi occhi... gli occhi erano lo specchio dellanima.
Il suo istinto stava reagendo come non aveva mai fatto prima dora. Quella sensazione, che non riusciva a descrivere, lo agitava e, in qualche modo, gli ricordava suo fratello. Non gli piaceva lignoto.
Oscurò le ombre intorno a sé quando lei si voltò, guardando nella sua direzione. Quella scena lo fece rimanere quasi senza fiato. Gli occhi verde smeraldo della ragazza erano colmi di innocenza... ma lui vi leggeva anche malizia e potere.
Kyou strinse il pugno così forte che sentiva le gocce di sangue iniziare a colare. Perché una tale innocenza era lì, in un posto del genere? Dovrebbe essere vietato. Sentì un ringhio che cresceva nel profondo del proprio petto e cercò di sopprimerlo.
Se i suoi sospetti erano giusti, Hyakuhei sarebbe apparso e la situazione sarebbe diventata pericolosa molto in fretta. Era lei che teneva dentro di sé il Cuore di Cristallo Protettore? Le parole di suo fratello tornarono a perseguitarlo ... se la troviamo, potremo liberarci di lui....
Isolando gli altri rumori allinterno della discoteca, Kyou si concentrò su di lei con tutti i suoi sensi, per conoscerla meglio e prepararsi. I suoi occhi dorati quasi brillarono mentre simmergeva nei pensieri del gruppo che era seduto al tavolo. Ascoltare il pensiero dei mortali era una cosa che non faceva da molto tempo.
Tasuki si offrì di andare a prendere il primo giro di drink perché il barista era suo cugino... non avrebbe sprecato la sua unica possibilità di fare colpo su Kyoko. Sapeva che lo considerava solo un amico ma lui voleva essere di più, se solo lei avesse aperto gli occhi e notato la sua devozione. Non sarebbe mai esistito un uomo che potesse amarla più di lui, non era possibile.
Suki sorrise nel sentire che Tasuki conosceva il barista e gli chiese di portare due Long Island Iced Tea per loro. Lui fece locchiolino a Kyoko e annuì, dicendo che sarebbe tornato subito. Poi andò subito a ordinare i drink.
Kyoko fissò Suki sbalordita, «Long Island? Ma noi...» iniziò, ma Suki agitò una mano per zittirla e disse: «Dai, Kyoko. Vivi un po! Gli esami sono finiti e poi... abbiamo già bevuto altre volte.», cercò di sdrammatizzare sorridendo, poi alzò gli occhi al cielo. Sperando di cambiare argomento, aggiunse: «Devo ammettere che vestita così, e con quelle curve, non sembra che non hai letà per bere qui.», poi rise per lo sguardo sorpreso della sua amica.
Kyoko la guardò scettica e le disse: «Due volte, Suki. Ho bevuto solo due volte e me lo ricordo a stento... e non ho bisogno di vestirmi così per dimostrare che sono maggiorenne.». Poi arrossì per quello che ricordava dellultima volta in cui aveva festeggiato il suo compleanno... per colpa di Suki non ricordava molto della sua stessa festa.
Ricordò la gigantesca ciotola di frutta che Suki le aveva passato con un sorriso innocente, sapeva che andava matta per la frutta e ne aveva approfittato. Lei laveva finita quasi tutta senza neanche accorgersi che era stata marinata nellalcol.
Mi metterà di nuovo nei guai... me lo sento! pensò Kyoko, abbandonandosi mentalmente alla sconfitta. Gli altri le avevano detto che quella sera non riusciva né a camminare né a parlare.
Suki sogghignò, scrollando le spalle, «Quindi questa è la terza volta.», poi sorrise di gioia quando Tasuki portò i drink, e prese avidamente il suo bicchiere.
Kyoko si morse il labbro e mormorò qualcosa, poi si voltò e sorrise a Tasuki. Dopotutto, capitava a chiunque di essere messi sotto pressione dagli amici e lei, credulona comera, cedeva sempre.
«Ecco i vostri Long Island Iced Tea.» disse Tasuki mentre si sedeva, bevendo un sorso del suo drink. Sentì il calore aumentare improvvisamente perché la bevanda era forte. Guardò suo cugino dietro il bancone e il suo sorriso birichino gli fece capire che le bevande erano più forti del normale.
Poi scosse la testa e guardò di nuovo le ragazze. «Agli esami, sperando di passarli a pieni voti.» disse per brindare, poi, guardando Kyoko negli occhi, aggiunse: «E speriamo di non perderci mai di vista, qualunque cosa accada.».
Lei arrossì e sorrise timidamente mentre prendeva il suo bicchiere. Bevve subito un sorso e spalancò gli occhi, il sapore le piaceva. Se non riesci a batterli, unisciti a loro. pensò, e fece locchiolino a Suki.
Immerse una cannuccia nel drink e in dieci minuti di risate e battute, il bicchiere si svuotò. Le guance di Kyoko erano arrossate mentre gli effetti dellalcol iniziavano lentamente a manifestarsi.
Tasuki, sentendosi più a suo agio e un po più coraggioso, chiese alle ragazze se volevano ballare. I suoi occhi si oscurarono in modo attraente quando prese la mano di Kyoko e la condusse verso la pista da ballo, con Suki che le teneva laltra mano.
Sapeva che quella sarebbe stata la notte migliore di tutto il periodo al college e non se ne sarebbe mai dimenticato.
A poca distanza, Kyou vide il giovane di nome Tasuki che prendeva per mano la ragazza dagli occhi verdi e sentì il bisogno di staccare le dita a quel tipo che osava toccarla. Nei suoi occhi poteva leggere chiaramente i sentimenti puri che provava per la ragazza, ma non si fidava ancora di lui.