Dana Lyons - Segreti стр 8.

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In un'altra foto, aveva un gatto. "Eccellente: nessun cane. Penso che potresti andare, Uptown Girl" disse.

Aprì il suo profilo e inviò il messaggio, sei tu quella giusta?, a Uptown Girl, sapendo che sarebbe passato attraverso una rete fantasma di computer che aveva violato, rimbalzando dall'Asia al Sud Africa all'Arabia Saudita e altro ancora. Non avrebbe mai potuto essere rintracciato fino a casa sua.

Un messaggio separato andò a MixNMatch con incorporato un codice di hacking. Il codice attraversò il firewall di MixNMatch e attaccò la pagina dei dati per il profilo di Uptown Girl. Presto il suo schermo mostrò diversi campi di codice a più livelli.

"Okay, quindi Uptown Girl è Sally Latham e vive in quei vecchi appartamenti di Brookings Street, esattamente come pensavo."

Non si prese la briga di aspettare una risposta da Uptown Girl. Aveva già tutto ciò di cui aveva bisogno. "Ti metto in coda" disse piano.



Dreya si ravvivò i capelli e strinse le labbra, sistemando il rossetto. Uscì nella stanza principale dove Rhys, Quinn e Simon si stavano rilassando, e porse il suo cellulare a Rhys. "Vieni fuori e scatta la foto."

Quando la guardò, un sopracciglio si sollevò. Lei vide gli ingranaggi girare nella sua mente mentre prendeva rapidamente nota dei suoi vestiti e del suo trucco.

Sporse il mento. "Perché?"

Si aspettava che uno dei ragazzi o la Nobility avrebbero eretto un blocco stradale. Dal momento che la Nobility era rimasta in silenzio, la reazione di lui non la sorprese. "Perché ho bisogno di foto."

"Foto per cosa?" Posò il telefono.

A quel punto, Quinn e Simon avevano rivolto su di lei la loro attenzione. "Che succede?" chiese Simon. Quinn si avvicinò e si sedette sul bracciolo della sedia di Rhys. "Che cosa sta combinando?" chiese.

Dreya si leccò le labbra.

Ci siamo.

"Sto creando un profilo su AlleyOop."

"Quando ce l'avresti detto?" chiese Rhys.

"Beh" disse, alzando le spalle, "probabilmente ora. Non è che io abbia segreti per voi, ragazzi. Essendo addestrati nell'indagare e tutto il resto, ho immaginato che l'avreste capito abbastanza in fretta." Cercò di sembrare spavalda, ma la Nobility la faceva sentire piuttosto subdola.

Quinn si schiarì la gola. "Il punto è che avresti dovuto essere tu a discuterne con noi prima di prepararti all'operazione fotografica."

Espirò, incapace di mantenere alcun livello di indignazione. Benché i loro impulsi protettivi interferissero con il lavoro, era comunque una cosa piacevole. Per quanto fosse piacevole però, stava comunque interferendo con il lavoro. "Non è la prima volta che faccio l'esca. Sembrava una buona idea."

"Ne hai discusso con Jarvis?" chiese Rhys.

"Non con così tante parole."

"Il che significa per niente." Lui la fulminò con lo sguardo, le labbra strette.

Era solo prudente, e Nobile, ma doveva esserci una linea tra lavoro e Nobility. "Possiamo scattare le foto, dal momento che mi sono agghindata e tutto il resto, e parlarne con lui al mattino."

"Non sappiamo nulla di questo assassino" obiettò Rhys. "Tranne che tutto ciò che si lascia alle spalle sono donne morte. Prima di esporti e metterti nel suo campo visivo, dovremmo sapere di più su ciò con cui abbiamo a che fare."

"E un'altra donna viene uccisa mentre ce ne stiamo con le mani in mano." Lei scosse la testa.

"Metterti in pericolo non è una garanzia che impedirai un altro omicidio" ribatté Simon.

Dreya si agitò sul posto. Lui le lancio quel suo sguardo oscuro e penetrante che vedeva troppo in profondità. In sua difesa, protestò. "So che è l'assassino a essere responsabile degli omicidi, non io. Ma è mio compito correre rischi, se necessario, per risolvere e prevenire questi crimini. Quindi, sono io che faccio il mio lavoro nessun motivo personale e nulla più né meno di quanto fareste voi."

Quinn arricciò il naso, in disaccordo. "Possiamo monitorare AlleyOop da dietro le quinte. Non è necessario che tu ci metta la faccia."

"Con tutti questi dati personali, l'ordine del tribunale richiederà una settimana o più. Se mi infilo semplicemente nel gregge, vedremo se questo predatore cerca di individuarmi."

Rhys arricciò le labbra e scostò con la mano una ciocca ribelle di capelli. Il suo cipiglio lo marchiava come non convinto. Quinn guardava il vuoto con gli occhi increspati, la bocca stretta da un lato.

Simon balzò in piedi come se stesse per scappare, girò in cerchio senza avere alcun posto dove andare, e si fermò altrettanto all'improvviso. Scosse la testa con disapprovazione. "Non mi piace, ma vedo che sei decisa a farlo. Sei immediatamente sotto scorta. Non starai mai sola."

"D'accordo" disse lei. Lasciò lo spazio per ulteriori discussioni, ma con la dichiarazione di Simon, la decisione era presa.

Rhys prese il telefono. "Okay, andiamo fuori e facciamo le foto."

Dopo cena Rhys, Quinn e Simon tirarono fuori un mazzo di carte sul tavolo da pranzo e passarono da Rubamazzo a Ramino a Black Jack. Il loro prendersi in giro in sottofondo la confortava. Il dolore della solitudine del signor Harrison persisteva come il cattivo retrogusto di una notte di tequila. Non voleva finire come lui.

"Trova un assassino" disse. Iniziò il processo di creazione di un profilo su AlleyOop sotto il nome di Michelle Love. Caricò le sue immagini e compilò il questionario, facendo una pausa per scegliere il suo nome utente. Aveva visto alcuni ridicoli nomi di uomini e ghignò, ricordando un idiota che usava lo pseudonimo "Buongustaio di Passere".

Dietro di lei, i suoi uomini scherzavano e ridevano. Li guardò da dietro la spalla. Simon diede una gomitata a Quinn sul braccio, provocandolo a fare qualcosa. Quinn resistette, restituendo lo spintone a Simon, quasi ribaltandone la sedia. Rhys si portò le carte davanti alla faccia, i suoi occhi parzialmente coperti che sbirciavano dall'alto come se giocassero per milioni.

Come le carte nella mano di Rhys, il desiderio verso di loro si allargava per tutto il suo corpo. Erano così dannatamente meravigliosi, come aveva notato l'agente immobiliare, che anche Dreya era intimidita dalla loro bellezza. Quelle bellezze eccezionali portavano gioia nella sua anima perché sapeva che, alla fine, sarebbero stati tutti insieme come voleva la Nobility per la vita.

Un formicolio scaturì dal profondo del suo essere e prese a ruotare attorno al suo cuore. Aveva quello che volevano le donne di AlleyOop, moltiplicato per tre. Il comportamento della signorina Thompson aveva chiaramente illustrato quanto fosse stata fortunata ad avere tre compagni Nobili. Quando sia il suo cuore che la sua mente si capacitavano di quanto la Nobility avesse migliorato la sua vita, voleva gridare "alleluia" e votare per darne una dose a tutta l'umanità.

Lazar, dove sei? Cosa stai facendo?

Sperava di non doverlo mai più incontrare. Dove una volta lo aveva voluto morto per punirlo, ora l'impulso di arrestarlo e assicurarsi che ricevesse il giudizio pieno della legge era lentamente scomparso.

Quell'evoluzione del suo pensiero si scontrava con il suo addestramento e la lasciava con un senso di disagio riguardo come sarebbe potuta finire la cosa. La Nobility non le aveva ancora mostrato come convivere con l'idea di Lazar libero tra una popolazione ignara. Nonostante lo considerasse ancora un pazzo, lui aveva aperto la porta alla Nobility e le aveva regalato così tante cose che ora amava.

La telepatia, a casa o al lavoro, continuava a migliorare e complicare la sua vita. Sempre nella sua mente c'era la prospettiva del sesso e della telepatia con ciascuno dei suoi uomini eccezionali. Mentre li guardava, il loro linguaggio del corpo parlava di contentezza.

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