Powell Michael - Quattro Destini стр 21.

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Detto tra noi, sono piuttosto d'accordo disse Giuseppe. Ma questo cugino di Maria sembra a posto e dice che si prenderà cura dei ragazzi. Gli italiani in questo momento sono popolari in Germania. Dopo tutto, Hitler ha fatto tutto lui per primo. Ha corteggiato Mussolini e ha detto un sacco di cose buone su di noi. In ogni caso credo che i ragazzi saranno abbastanza al sicuro, i tedeschi sono delle persone civili, ne sono sicuro.

Spiros sentì che non essere daccordo poteva dispiacere i suoi datori di lavoro italiani, perciò fu daccordo che la visita andasse avanti nonostante una dolorosa discussione con Despina. Quando le disse del progetto si rifiutò immediatamente di approvarlo. I tedeschi sono dei barbari! Guarda questo. Gli mostrò un giornale greco. Dice che stanno deportando tutti gli ebrei. Nessuno sa dove li stanno portando. Si sono rimangiati tutte le promesse che avevano fatto dopo la guerra e dice che stanno ricostruendo di nuovo un esercito.

Non so disse Spiros. Chi se ne importa di pochi Ebrei? Sono tutti degli arraffatori. Non riesco a vedere il problema.

Questa è una cosa terribile da dire! Il tuo amico Giuseppe è d'accordo con te?

In realtà no, non lo è. Ma mi ha detto che le chiacchiere sono esagerate. I tedeschi probabilmente stanno solo buttando fuori gli ebrei orientali polacchi, lituani, gente da quelle parti. I loro ebrei stanno bene. Molti di loro hanno combattuto in guerra sono tedeschi come tutti gli altri.

Ne sei sicuro, Spiros? Non è quello che stanno dicendo i nostri giornali. Veramente non voglio mandare Yiannis in quel posto. Inoltre, non parla tedesco e presumo che questo ragazzo tedesco non parli italiano. Come andranno daccordo?

Marco sta studiando inglese a scuola e anche Yiannis. Sembra che lì ci sarà un ragazzo inglese che parla anche tedesco. Può operare come interprete. In ogni caso, non farà loro nessun male imparare anche un po di tedesco, no?

E che se ne farà? Non avremo anche dei tedeschi qui, no?

Certo che no ma il mondo sta cambiando. Yiannis imparerà molto andando all'estero.

Se vuoi solo mandarlo all'estero perché non lo lasci andare a Roma? O anche in Inghilterra non mi importerebbe. Ma la Germania alzò le spalle, no, non posso essere daccordo.

Non è tuo compito essere o non essere daccordo, Despina. Io sono il capo famiglia e ho deciso. Se Giuseppe dice che è un posto sicuro, allora lo è. Yiannis andrà. A parte tutto sarebbe un problema per gli affari se rifiutiamo.

Despina scoppiò in lacrime. Sapeva che non aveva senso discutere con Spiros quando aveva preso la sua decisione. Affari, affari. Tutto quello a cui pensi sono gli affari. Non ti importa di me. Non ti importa di Yiannis ti importa solo di quanto denaro fai.

Spiros sollevò una mano per colpirla, ma si fermò in tempo e sibilò, ah è così? Allora me ne vado. Uscì, sbattendo la porta dietro di sé. Despina, furiosa, gettò il suo bicchiere di vino mezzo pieno contro la porta e scoppiò a piangere.

Yiannis che era rimasto di sopra durante la lite, scese e abbracciò sua madre. Non preoccuparti, mamma, disse. Sarò al sicuro. Sono in grado di badare a me stesso. Voglio veramente andare forse posso capire di più di quello che sta succedendo lì.

Sei un bravo ragazzo e ti voglio bene. Non sono in grado di cambiare tuo padre, lo sai. Promettimi solo che non ti caccerai nei guai in Germania. E che tornerai sano e salvo.

Così fu deciso, e Maria scrisse a Kurt per confermare che due ragazzi due ragazzi italiani (non fece cenno alla nazionalità di Yiannis) avrebbero preso i loro passaporti e viaggiato fino al Pireo, il porto di Atene, poi preso il treno lArlberg Orient Express fino a Budapest via Belgrado. Da Budapest poi avrebbero preso lOrient Express fino a Monaco dove si sarebbero incontrati dopo quel lungo viaggio.

Rolf scrisse a sua zia per ringraziarla per aver organizzato la visita e per confermare che avrebbe incontrato i ragazzi a Monaco. Le chiese di dire ai ragazzi di come non vedesse lora di mostrare loro la sua casa. Fece cenno anche del suo amico inglese che sarebbe andato a trovare in primavera prima della loro visita e che sarebbe stato anchesso presente. Sarà un incontro veramente internazionale e sarà una possibilità di mostrare tutti gli sviluppi del nuovo terzo.

Capitolo 5

Inghilterra 1920-1935

La casa di Godfrey a Deal era in un piccolo cul-de-sac lungo il Church Path che andava in città partendo dalla chiesa di San Leonardo. Era tranquilla, arredata con sobrietà ma confortevole, con un piccolo giardino dove suo nonno coltivava uva spina, zucche e patate.

I suoi genitori si erano spostati nella grande stanza libera e a Godfrey era stata data la piccola camera da letto di fianco. Crebbe in quella stanza, che era nata come una stanza per un neonato con una culla e dei peluche, e la condivise per un certo periodo di tempo con la sua sorellina. Più tardi quando a Elizabeth Lizzie fu data la sua camera, divenne la tipica camera da letto di un ragazzo con modellini di navi e aeroplani che coprivano il vecchio cassettone dove teneva i suoi vestiti.

Aveva adorato suo nonno mentre aveva trovato sua nonna un po tirannica. Sgridava suo marito perché viziava Godfrey se gli comprava un giocattolo o un gelato, e questo Godfrey lo trovava un po ingiusto. Gli volevano però bene e aiutavano Ernest e Margaret facendogli da babysitter quando volevano uscire. La nonna morì nel 1927 e poco dopo il suo adorato nonno la seguì.

Sin dalla più tenera età, Godfrey veniva portato sul lungomare e poi sul vecchio pontile. Da lì suo padre gli indicava gli alberi delle navi affondate alle Goodwin Sands e, in una giornata limpida, la costa della Francia a sole venti miglia, o poco più, di distanza. Dopo di questo cera un gelato al bar di fronte e una camminata a casa per andare a prendere il tè. Chiedeva sempre a suo padre di raccontargli di quei relitti. "Le navi sono affondate durante la guerra?"

"Alcune, forse, ma le Goodwin hanno fatto affondare parecchie navi anche molto tempo prima."

"Eri su una nave durante la guerra, papà?"

Sì, rispondeva suo padre, ma non diceva nulla di più. Godfrey cercò di portare la conversazione su quellargomento per parecchie volte ma ogni volta suo padre cambiava argomento.

"La tua nave è stata affondata?"

"Sì, ma andiamo a prendere un gelato con 'i vermicelli al cioccolato'!"

Quellinvito di solito distraeva Godfrey, ma poi non si arrendeva e di nuovo suo padre non parlava della guerra. Tutto quello che seppe Godfrey, quando divenne più grande, fu che Ernest aveva delle cicatrici che provenivano dalle ferite che aveva subito nello Jutland. Era ancora in Marina, ma lavorava in un ufficio a Dover e non andava in mare.

Perché non sei su una nave? chiedeva.

Non tutti gli ufficiali navali lavorano sulle navi. In effetti, ci sono un sacco di navi a terra.

Navi a terra che non galleggiano?

Sì. Ad alcuni edifici navali vengono dati i nomi delle navi.

È proprio sciocco, diceva Godfrey.

Prima che imparassero a nuotare, Ernest and Margaret portavano i bambini alla vicina St Margarets Bay, dove i nuotatori della Manica, rivestiti di grasso doca, partivano per fare il loro gelido viaggio fino alla Francia. Cera una spiaggia sabbiosa poco profonda ideale per imparare a nuotare, ma era sempre la loro madre, Margaret, che veniva in acqua a insegnare.

Perché papà non nuota? chiese un giorno Lizzie.

Oh, sai, non gli piace lacqua.

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