Powell Michael - Quattro Destini стр 20.

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Ma papà, disse Marco, Mussolini sta promettendo di ricostruire limpero romano! Non ti eccita tutto questo?

Sei eccitato allora?

Certo disse Marco. Sollevando le mani per imitare un fucile immaginario, andò in giro emettendo dei rumori come se uccidesse dei nemici immaginari.

Giuseppe rise e schiaffeggiò scherzosamente suo figlio. Ricorda solamente che quando uccidi le persone nella vita reale, queste non si rialzano di nuovo, disse, e che loro ti spareranno.

Lo so ma sarebbe magnifico, no?

Yiannis fu affascinato quando scoprì che la mamma di Marco, Maria, era tedesca. Lei parlava un buon italiano e anche un greco passabile, ma i suoi capelli biondi, che Marco aveva ereditato, erano insoliti. La Germania negli anni 30 faceva spesso notizia. Dopo che Hitler aveva preso il potere, la nazione stava chiaramente uscendo dalla Depressione e, anche se le persone fuori dal paese erano sospettose del nuovo regime, ai Nazisti fu dato inizialmente il beneficio del dubbio. Per Yiannis, Maria era una creatura esotica, meravigliosa e sofisticata, e, anche se da adolescente, aveva decisamente una cotta per lei. Spesso portava la conversazione su di lei senza in realtà rendersene conto.

Tua mamma, è tedesca, vero?

Lo sai che lo è. Mi hai chiesto la stessa cosa ieri disse Marco.

Sì, lo so arrossì. È solo

È solo che ti piace! Ah ah a Yiannis piace mia mamma!

Yiannis diede un colpetto a Marco sul braccio. Taci, non è così, sono solo interessato. Se è tedesca, perché non parli tedesco?

Lo parlo beh, un poco. Abbiamo dei parenti lì un cugino di mamma e la sua famiglia. Vivono da qualche parte nel sud, vicino al confine, credo.

Wow sei mai stato lì?

No. Papà non approverebbe.

Perché no?

Ha paura dei tedeschi crede che creeranno dei problemi.

Cosa ne pensi?

Beh, può essere vero, ma è eccitante. Comunque mi piacerebbe scoprirlo da solo.

Forse dovresti scrivere a tuo cugino secondo cugino o quello che è e chiedergli se puoi andare lì. Non hanno scambi scolastici?

Sembra una buona idea. disse Marco. Pochi giorni più tardi avvicinò sua madre mentre era da sola. Vorrei viaggiare un po'. Magari visitare qualche altra nazione. Hai un cugino in Germania, vero? Credi che magari potrei andare a fargli visita?

Non ho molti contatti con Kurt. È un uomo pieno di rabbia. Tuttavia, ho ricevuto una sua lettera qualche settimana fa dove si vantava che ora gli sta andando piuttosto bene. Mi ha scritto che ha un nuovo lavoro. Ora si è messo in proprio. In realtà suo figlio deve avere la tua stessa età. Si chiama Rolf. Kurt dice che sta studiando per diventare pilota.

Wow grande! Mi piacerebbe veramente incontrarlo. Magari potrei andare a trovarlo. Cosa ne pensi?

Non lo so, faremmo meglio a chiedere a papI.

Marco odiava quando lei si riferiva a Giuseppe in quel modo. Sentiva ormai di essere cresciuto, ora aveva quasi sedici anni. Chiamava suo padre papà o padre e questo lo sentiva molto più dignitoso, ma Maria si riferiva sempre a lui come papi ed era scontenta quando le si rivolgeva non come mami ma come madre.

Non mi lascerà andare, lo so che non lo farà. È sempre a criticare i tedeschi credo che per qualche motivo ne sia impaurito, disse scontrosamente.

Non credo che sia vero. Il tuo papi è uno degli uomini più coraggiosi che conosca.

Sì, lo so, ho già sentito quella storia. Ti ha salvato la vita.

Beh, lo ha fatto, non essere così critico. Se non fosse stato per lui

Ma mami si permise di dire nel modo più adulatorio possibile dai, a te non dispiacerebbe se andassi in Germania, vero? Potremmo chiedere a zio Kurt. Può semplicemente dire no se non ha voglia di incontrarmi cosa hai da perdere?

Maria fu daccordo nel parlarne con suo marito e, quella sera, mentre Marco era fuori con Yiannis, sollevò largomento.

Marco ha chiesto di andare a visitare mio cugino in Germania.

Non esiste, è decisamente troppo pericoloso lì.

Perché dici così?

Ci sono stati dei tumulti, ci sono molte voci sul fatto che radunino gli Ebrei e li mandino via. Hitler è un vero agitatore, così ho sentito. Presto ci saranno grossi problemi lì.

Oh, dai, Giuseppe, stai parlando della mia gente. Abbiamo imparato la lezione durante la guerra. Hitler è solo un politico. Mi sembra piuttosto intelligente, sta ispirando la nazione e ci sta facendo di nuovo sentire orgogliosi di essere tedeschi.

E sta costruendo strade e sta facendo arrivare i treni in orario e, e e Ma dove credi che porterà tutto questo?

Cosa cè di sbagliato nel riportare di nuovo in piedi la nazione?

Sta andando in lungo e in largo per il paese con collegamenti per poter spostare un esercito. Credimi, è un uomo pericoloso.

Beh, e tu? Cosa stai facendo? Sta aiutando a costruire postazioni di artiglieria, alloggi per militari e rifugi antiaerei. Non puoi parlare. Almeno Hitler non ha invaso nessuno.

Non ancora, ma lo farà, ricordati le mie parole.

Beh, prima che lo faccia, credo che dovremmo lasciare Marco andare lì e incontrare suo cugino non ha nessun altro parente della sua età. Ed è molto eccitato per il fatto che Rolf stia studiando per diventare un pilota, lo sai quanto gli piacciono gli aerei.

Giuseppe trovava molto difficile discutere con la sua amata Maria. Con riluttanza fu daccordo che lei scrivesse a Kurt. Possiamo offrirgli di ospitare il suo ragazzo qui un altranno, magari, concesse, mostragli il sole del Mediterraneo. Probabilmente gli piacerà. Si scaldò allidea. Forse posso anche ottenere il permesso per mostrargli le cose che stiamo facendo qui.

Così Maria scrisse a Kurt, e ricevette come risposta una lettera molto amichevole in cui si suggeriva che Marco venisse a trovarli nel settembre del 1936. In quel periodo ci sarà con lui un ragazzo inglese, che in precedenza ha invitato Rolf in Inghilterra. Credo che sarà molto istruttivo per tutti i ragazzi incontrarsi.

Maria lesse la lettera a Marco e a suo padre la sera in cui arrivò. Marco era euforico. Wow! Meraviglioso. Non vedo lora! Mi domandavo se Yiannis potesse venire con me.

Oh, non credo proprio che sia una buona idea, disse Giuseppe, è greco e non sono sicuro di come lo tratteranno i tedeschi.

Ma in realtà non è greco, no? disse Marco. Parla italiano bene quanto me e in realtà ora è considerato un cittadino italiano.

Era vero. Spiros, a causa del suo profondo coinvolgimento con i militari italiani, si era sentito obbligato a prendere la cittadinanza per lui e la sua famiglia. A tutti gli effetti, quindi, Yiannis era un cittadino della nazione più strettamente legata alla Germania nazista e aveva diritto agli stessi privilegi di tutti i cittadini italiani.

Dovremo chiedere a suo padre disse Giuseppe. Conosceva già la risposta probabile. Spiros era un grande italofilo, più italiano degli italiani come dicevano alcuni dei suoi colleghi più scettici. Aveva sfruttato al meglio loccupazione italiana ed era rispettato dalle autorità militari per la qualità del suo lavoro.

Tuttavia, Spiros non fu del tutto felice. Non capisco perché gli italiani si stiano legando con la Germania, disse. I tedeschi sono solo dei combina guai e questo Hitler e i suoi uomini sembrano un mucchio di criminali. Mi sembra che il vostro Mussolini stia cercando problemi.

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