Guardò verso il mare e notò un idrovolante in lontananza che si stava avvicinando allisola. Con le mani dietro alle orecchie era in grado di sentire il suo motore, ma quando le tolse il suono scomparve.
Marco arrivò. Non mi sentivi, papà?
Sì, forte e chiaro. Incredibile disse Giuseppe, distrattamente.
Incredibile? Bene, allora posso?
Puoi cosa?
Papà, ti stavo chiedendo se potevo portare Yiannis quassù per vedere quello che stiamo facendo?
Cosa? Sì, certo no. No, è una zona militare, lo sai disse, quando capì cosa stava dicendo Marco. Ma torna lì, voglio fare un esperimento. Voglio che tu mi parli. A bassa voce prima poi che mi parli più ad alta voce che puoi quando te lo dico.
Marco andò dove gli indicava suo padre, piuttosto confuso. Cosa vuoi che dica? disse, mentre suo padre si metteva di nuovo le mani dietro alle orecchie.
Continua solo a parlare di' quello che vuoi disse Giuseppe, e cominciò a girarsi, le mani ancora a coppa. Ora va laggiù disse, indicando una piccola salita poco distante. Marco fece come gli era stato detto, ancora parlando, recitando una poesia che aveva imparato a scuola. Suo padre gli indicò che doveva muoversi sotto alla salita poi gli urlò di parlare a voce più alta. Alla fine, terminò e senza spiegargli quello che aveva fatto mandò via Marco prima di prendere un taccuino e di cominciare a disegnare pieno di eccitazione.
Un paio di giorni più tardi fece rapporto a Gramatika. Credo che abbiamo la risposta per rilevare gli aerei disse, aprendo il taccuino su cui aveva disegnato immagini di sezioni di cerchi che davano verso lesterno con linee che puntavano indietro verso il punto centrale di ogni sezione. Questi sono specchi acustici. Metteranno a fuoco il suono di un aereo che vola verso lisola. Se ti poni di fronte a essi qui indicò il centro focale di una delle sezioni, il suono sarà riflesso verso di te. Sarà amplificato in modo che tu possa sentirlo piuttosto chiaramente. Ora, se ti muovi attorno in un semicerchio davanti allo specchio, avrai il suono più rumoroso quando sarai in linea con la direzione dellaereo. Possiamo usarlo per rilevare gli aerei ed essere pronti a sparar loro prima che siamo sopra di noi.
Funzionerà?
Credo di sì, ma ho bisogno di un po più di tempo per ottenere la giusta configurazione. Credo che dovremmo fare le sezioni paraboliche in verticale in modo che il suono venga amplificato.
In realtà non capisco molto, ma se credi che funzionerà, procedi e decidi quello di cui hai bisogno. Mi serve una stima dei costi. Se veniamo attaccati, è piuttosto probabile che ci saranno aerei e non solo navi, perciò sembra unidea interessante.
Anche se si dimostrò complicato, alla fine Giuseppe era fiducioso che il suo progetto avrebbe funzionato. Propose tre sezioni orizzontali a forma circolare disposte a triangolo con le parti di mezzo curve verso linterno e ogni punta che toccava la successiva, per permettere il rilevamento degli aerei da ogni direzione. Le sezioni erano curve verso linterno anche sul piano verticale per concentrare il suono verso un ascoltatore davanti. Fece poi un modello in cartapesta per presentarlo agli altri ingegneri, architetti e costruttori che lo avrebbero creato fisicamente.
Decisero di costruire un modello più grande in cemento per testare lidea facendo solo una delle sezioni. Non fu facile in particolare per ottenere la curvatura giusta ma non si persero danimo ed eressero il modello vicino alla stazione aeronautica per testarlo. I primi tentativi non andarono molto bene. Scoprirono che il suono di un aereo in avvicinamento poteva essere udito altrettanto bene anche senza il dispositivo. Giuseppe si rese conto che lascoltatore doveva essere posto fuori dalla linea diretta del suono. Fu scavata una trincea davanti al muro e ora lascoltatore poteva sentire il suono riflesso senza venire distratto e muoversi lungo la trincea per valutare la direzione giudicando dove il rumore fosse più forte.
Non va ancora bene, disse Giuseppe. Il suono deve essere più concentrato. Si scervellò su questo problema per alcuni giorni.
Di che forma ha fatto il muro? chiese al muratore.
È una sezione circolare come ha disegnato lei.
Ma la sezione verticale dovrebbe essere parabolica.
Parabolica? No, è circolare, proprio come il muro stesso.
Ma così non concentrerà il suono nel modo giusto! Deve modificarla.
Il muratore brontolò, e mandò via Giuseppe mentre rifletteva come sistemare la curvatura. La settimana successiva chiamò Giuseppe perché osservasse il muro revisionato. È stato maledettamente difficile, glielo assicuro e non sono sicuro che farà alcuna differenza. Comunque, ora ha la sua parabola e cè un aereo in arrivo. Salti dentro alla trincea e veda se riesce a sentire meglio.
Giuseppe saltò nella trincea e si sforzò di sentire laereo arrivare. Un ronzio distante divenne udibile e alzò la mano per mostrare che lo aveva sentito, muovendosi lungo la trincea fino a quando era arrivato a essere il più rumoroso possibile. Alzò lo sguardo verso il muratore. Indicò nella direzione opposta al muro. Posso sentirlo ora sta venendo da laggiù.
Il muratore guardò verso il mare. Ora poteva sentire laeroplano, ma non era esattamente sicuro dove fosse fino a quando non seguì il braccio di Giuseppe che indicava la direzione. Bene, che Dio mi fulmini, ha ragione! esclamò, sorpreso e compiaciuto.
Giuseppe uscì dalla trincea e il muratore si congratulò con lui. Impressionante! disse.
Una versione a grandezza naturale fu costruita sulla cima di Patella, nella posizione scelta da Giuseppe. Nel corso delle settimane seguenti, testò il muro acustico che aveva costruito, usandolo per mappare la direzione di arrivo degli aerei e delle navi quando i loro motori erano forti abbastanza. Funzionava abbastanza bene, anche se Giuseppe fu deluso nello scoprire che il raggio non era grande quanto aveva sperato. Se arriva un caccia veloce o un bombardiere, potrebbe essere su di noi prima che abbiamo il tempo di reagire disse Gramatika.
Non importa, addestriamo qualche uomo a usarlo abbiamo altri modi per rilevare gli aerei e abbiamo parecchia forza di fuoco inoltre, non siamo neppure in guerra!
Marco fu eccitato per il nuovo dispositivo di suo padre. Voleva mostrarlo a Yiannis, ma la zona era vietata al personale non militare anche Marco non avrebbe dovuto essere lì.
Nel 1935, l'Italia invase l'Abissinia, a cui seguì loccupazione militare dellEtiopia. Questa isolò lItalia di Mussolini e spinse la nazione ad allearsi con la Germania. Il flusso continuo di navi militari italiane che entravano nellampio porto naturale di Lero testimoniava le ambizioni militari della nazione che erano chiare sia a Marco sia a Yiannis. Yiannis era eccitato per la dimostrazione di forza, senza capirne completamente le implicazioni, ma il padre di Marco era molto più ansioso. È tutto molto bello che la nostra gente se ne vada in giro sentendosi forte e importante, ma non siamo fatti per la guerra e perché avremmo bisogno di esserlo?
Ma papà, disse Marco, Mussolini sta promettendo di ricostruire limpero romano! Non ti eccita tutto questo?
Sei eccitato allora?
Certo disse Marco. Sollevando le mani per imitare un fucile immaginario, andò in giro emettendo dei rumori come se uccidesse dei nemici immaginari.
Giuseppe rise e schiaffeggiò scherzosamente suo figlio. Ricorda solamente che quando uccidi le persone nella vita reale, queste non si rialzano di nuovo, disse, e che loro ti spareranno.