Partenza in Costa DâAvorio
Teniamo ben presente che la Costa DâAvorio, il Senegal, il Ghana, câentrano quasi sempre nelle love story fasulle, perché i lestofanti vivono in questi posti ed è lì che devono farsi mandare il denaro. Il caro Vincent avverte Luciana di essere in procinto di partire in Costa DâAvorio per il suo lavoro di commerciante di opere dâarte. Ma è una bella notizia questa per la donna. Lui, terminato il suo giro africano per acquistare maschere intarsiate in legno, rientrerà in Francia, ma non senza aver prima fatto scalo in Italia per abbracciare la sua bella innamorata riminese.
Che gioia! Il sogno si avvera. Luciana comincia a fantasticare sullâincontro in aeroporto. Lei con un cartello sul quale avrebbe scritto a grandi caratteri â VINCENTâ. Lui, elegante, con la valigia etichettata Abidjan, gli occhiali da sole, forse un piccolo souvenir per lei e per il suo bambino.
Non sta nella pelle Luciana e organizza nei dettagli lâaccoglienza per Vincent. âFarò uno striscione da mettere allâingresso di casa? Forse no, è banale. â
Non vuol sembrare troppo presa e trattarlo come se fosse lâunico uomo sulla terra. Meglio pensare a cose più concrete come una cena di quelle speciali, con i suoi cavalli di battaglia: le lasagne allo zafferano, la crostata di mirtilli, un buon vino italiano. Dovrà essere tutto semplice, ma perfetto per accogliere colui che darà un nuovo corso alla sua vita. Luciana non vede lâora di abbracciarlo. Riprende a fare ginnastica, pranza con insalata e mozzarella. Vuole perdere due-tre chili nel tempo che manca allâincontro con Vincent.
Luciana si fa più bella e lo notano le sue amiche. Ha gli occhi che le brillano mentre racconta la sua storia, la sua fortuna di aver incontrato un uomo speciale su facebook. Qualche amica si lascia scappare un: «Staâ attenta con i social! Non sempre le cose sono come sembrano! » Ma Luciana non ascolta quasi. Si aspetta tali ammonimenti, e non vi bada. La sua felicità nasce dallâaver incontrato lâuomo giusto della sua vita, e non saranno le chiacchiere delle amiche a turbarla.
Un giorno però arriva una cattiva notizia che smorza la sua contentezza, quel suo sentirsi fortunata, quasi privilegiata dal destino. Vincent le manda un messaggio dalla Costa DâAvorio e le chiede aiuto. à disperato. Gli hanno rubato la valigetta in cui câera il portafoglio con la carta di credito, il cellulare, e tutto il denaro che aveva portato con sé. I rapinatori, inoltre, lo hanno inseguito con lâautomobile e lui per fuggire ha investito un bambino di 8 anni che ha subito gravissime lesioni ed è ricoverato in ospedale. Vincent in questo frangente rischia la galera se non paga subito 2500 euro per cure mediche
La coscienza di Luciana si snebbia
Molte donne avrebbero pagato, come pagano in altre Romance Scams , ma Luciana comincia ad avvertire un piccolo campanello dâallarme, e chiede, chiede, chiede: la foto del bimbo investito, i suoi dati, i recapiti e le coordinate bancarie dellâospedale a cui versare il bonifico.
Vincent un poâ si offende per la diffidenza. Glielo dice. Poi le spiega che lâospedale non accetta le transazioni bancarie dallâEuropa. Lâunico modo per pagare è fare un versamento tramite Money transfert .
La nebbia nel cervello di Luciana si dirada e lei scrive una mail allâambasciata di Abidjan dove chiede informazioni sul sedicente Vincent, fornisce il suo profilo Fb, e poco altro. Scopre che lâuomo è un impostore conosciuto dalla polizia in quanto fa parte di una banda specializzata in truffe sentimentali.
Il campanello dâallarme
Luciana comincia a sommare le informazioni in suo possesso. Il presunto Vincent si spaccia per francese poiché la Costa dâAvorio, ex colonia, ha il francese come lingua ufficiale. Lui non si è mai mosso da Abidjan, ed ha finto di recarvisi per poter ottenere in patria il versamento in denaro.
Luciana non gli manda il denaro, ed è brava ad accorgersi per tempo della truffa. La richiesta di soldi fa suonare il suo interiore campanello dâallarme. Lâintuito e la ragione prevalgono sulle emozioni, e lo scammer perde la partita così laboriosamente giocata.
Ogni donna, ogni persona - alla richiesta di soldi - dovrebbe risvegliarsi dallâobnubilamento amoroso. Dovrebbe scattare una reazione automatica: Soldi = Risveglio!
Poi un bel vaffa al predone senza scrupoli. Ma non è certo facile lasciar crollare un sogno. Luciana piange per giorni, dopo aver sporto denuncia. Dice di essersi sentita una povera stupida, unâidiota.
«Lui ha usato una tale violenza psicologica - spiega Luciana durante unâintervista - da mettermi letteralmente in ginocchio. Si preoccupava persino di chiedermi se avevo riposato bene, se avevo mangiato e di com'era stata la mia giornata allavoro!à chiaro che se fossi stata lucida avrei dovuto capire che era impossibile che esistesse un uomo tanto gentile e garbato che si innamorasse di una come me, né bella, né giovane; ma purtroppo lâamore come si suol dire è cieco » [vi] .
Mary
La storia di Mary è raccontata da suo figlio Lucien. Brutta storia, ma con un lieto fine, se così si può dire quando si recuperano i propri soldi.
Mary ha appena compiuto 59 anni quando viene contattata da un marinaio americano che le fa gli auguri e le chiede lâamicizia. Lâuomo dice di chiamarsi Michael Miller e di avere 53 anni.
Lei vive in Italia da un decennio. à di origine francese, ed è stata sposata con un giornalista italiano da cui ha divorziato. Ha un figlio Lucien, nato dal matrimonio, che insegna matematica alle scuole superiori e vive a Roma, come sua madre.
Lâapproccio di Michael avviene il giorno del suo compleanno. Lui le chiede lâamicizia, lei accetta. Lui le manda un enorme mazzo di rose rosse (in fotografia) con gli auguri in lingua inglese.
« Come hai passato il tuo compleanno? » gli chiede Michael il giorno seguente, in un italiano sgrammaticato.
« Bene! Sono stata a cena con i miei amici, ed abbiamo trascorso una bella serata. »
«Do you have a lot of friends? who do you like? I'm jealous.»
«Parli il francese? - chiede Mary - lâinglese lo conosco poco.»
« Avez vous beaucoup d'amis? Qui aimez-vous? je suis jaloux, » ripete ammettendo di aver tradotto la frase su google, e prosegue a conversare con il copia-incolla dalle traduzioni on line.
«Allora se usi google scegli pure la lingua italiana - lo esorta Mary - perché in francese mi viene lâimpulso di correggerti gli errori.»